Abbiamo divorato le risorse del nostro Pianeta in soli 7 mesi. E dal 1 Agosto iniziamo a consumare le fonti che la terra non è in grado di rigenerare. E’ un record negativo mai raggiunto prima. Questo Earth Overshoot Day ci chiama all’azione!
Le risorse del nostro Pianeta sono al limite anche quest’anno. Dal 1 Agosto iniziamo a consumare risorse oltre le capacità rigenerative della Terra. Dall’1 Agosto l’ennesimo Earth Overshoot Day sarà compiuto.
Le risorse stanno per finire. Purtroppo non è uno scherzo. A dircelo, anche quest’anno, è il Global Footprint Network. Le stime sono state calcolate sulla base della domanda mondiale di beni di consumo. Più il totale delle emissioni nocive di gas serra dovute a produzione, trasporto e smaltimento degli stessi beni richiesti.
Quest’anno siamo riusciti a divorare le risorse sufficienti per un anno (365 giorni) in soli 212 giorni. Un nuovo record. Mai registrato dagli anni Settanta in poi. Abbiamo ancora 5 mesi davanti prima di riprendere il conteggio. Ma alla fine, nella più ottimistica delle ipotesi, il 2018 ci costerà 1,7 pianeti.
L’uomo è la causa principale dell’inesorabile consumo di risorse
La causa principale è l’azione maldestra dell’uomo nel gestire ciò che la natura ci offre. Distruggiamo le foreste per lasciare spazio a colture intensive. Inquiniamo l’aria e i fiumi per spostarci o produrre energia. Svuotiamo i mari con tecniche sconsideratamente illecite.
Le conseguenze non possono che essere devastanti. Basti pensare alla desertificazione, alla scomparsa di biodiversità, all’acidificazione degli oceani, allo sfruttamento dei suoli o alla riduzione dell’acqua potabile. Gli scompensi provocati all’ambiente si riflettono sull’equilibrio del sistema biologico della Terra. E anche sul nostro stile di vita futuro.
Un equilibrio sempre più in bilico. Il clima sta cambiando e dimostrare il contrario è difficile. Nel polo nord si iniziano a registrare temperature nettamente superiori alla media. In America gli uragani aumentano di potenza e distruzione. I forti venti soffiano sugli incendi di tutto il mondo.
Dobbiamo tornare a posticipare l’Earth Overshoot Day al più tardi possibile. È fondamentale ridurre il nostro impatto ambientale.
L’Italia è tra i paesi con l’impronta ecologica più insostenibile
Solo il 14% della popolazione ha la fortuna (o il merito) di vivere in un luogo dove le risorse seguono il loro ritmo biologico. Il restante 86% però sembra in ripresa. E questo ci fa ben sperare. La Cina ad esempio ha ridotto il suo impatto ambientale dello 0,3%. Una percentuale modesta, ma comunque in positivo.
In generale, l’impronta ecologica dei paesi più sviluppati si è abbassata quasi del 13% rispetto al 2000. Un dato che rispecchia l’efficacia positiva delle politiche volte a favore dell’ambiente. E probabilmente anche l’effetto esercitato da una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale.
Nonostante alcuni paesi stiano facendo meglio, altri purtroppo continuano a distinguersi in negativo. È il caso dell’Italia (2,7 Pianeti) che, dopo Sud Corea e Giappone, sale sul podio dei paesi con il più alto impatto ambientale nel mondo.
Cosa fare per contrastare il consumo selvaggio di risorse
La settimana del 1 Agosto in tutto il mondo sono previste iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica globale sul tema dell’impatto ambientale. Affinché il messaggio si diffonda ovunque, il Global Footprint Network ha inoltre organizzato varie dirette Facebook di eventi ed interviste.
Pure noi nel nostro piccolo possiamo adottare soluzioni pratiche per contrastare il consumo selvaggio di risorse. Ad esempio, se solo ognuno di noi consumasse regolarmente cibi a basso impatto ambientale, seguendo diete equilibrate e non sprecando nulla, l’impronta ecologica umana diminuirebbe fino al 16%.
Una pratica sostenibile e imprescindibile per la nostra salute e quella della Terra che rinvierebbe l’Overshoot Day di ben 42 giorni!
Non possiamo continuare a consumare gli ecosistemi biologici oltre le loro possibilità. Perché non ne abbiamo il bisogno reale. Perché le generazioni future hanno il diritto di vivere in un mondo sano. E perché un mondo ricco di biodiversità è un mondo di bellezza.
Bisogna sempre ricordarsi di non sprecare risorse, rispettare l’ambiente e la sua biodiversità. Le buone abitudini sono le migliori per vivere in equilibrio ogni momento. Sono sane e ci offrono benessere e soddisfazione. Anche quando siamo in vacanza!
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