Architettura, Alpi e attenzione alla sostenibilità: sono queste le 3 “A” del progetto Constructive Alps. Un concorso che premia i progetti eco-friendly non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale… è questa la nuova frontiera della sostenibilità?
Che cos’è Constructive Alps?
Ecco la “A” n°1: Architettura. Constructive Alps è, per definizione, il Premio Internazionale per le costruzioni e ristrutturazioni sostenibili nelle Alpi. Viene indetto ogni due anni da Liechtenstein e Svizzera ed è aperto a tutti i Paesi dell’arco alpino: Slovenia, Austria, Germania, Liechtenstein, Svizzera, Italia, Principato di Monaco ed infine Francia. E in questi Paesi, possono partecipare progetti di nuova costruzione o comunque di ristrutturazione recente.
Ma per capire come funziona questo concorso, dobbiamo prima chiederci perchè si chiama così (…e quindi la nostra seconda “A”, quella di Alpi). Constructive Alps significa letteralmente “Alpi costruttive“. Sono quindi Alpi che costruiscono, che creano qualcosa di utile. L’obiettivo del concorso non è perciò quello di premiare l’architettura più bella, o la più stravagante. Gli ideatori vogliono invece andare oltre e scovare l’architettura integrata nella vita quotidiana delle Alpi e dei suoi paesi sulle alture.
Constructive Alps valuta i progetti presentati in base a 4 regole d’oro della terza “A” di Attenzione all’ambiente:
- Ecologia, perchè i materiali costruttivi devono rispettare l’ambiente (ma ciò non vuol dire solo legno…) e la struttura sia efficiente dal punto di vista energetico, così come l’accessibilità con il trasporto pubblico;
- Economia, perchè il risparmio – non solo energetico – possa aiutare l’integrazione dell’architettura nel paesaggio;
- Cultura, perchè si rappresenti la storia del paese ed il progetto la sappia rappresentare al meglio;
- Aspetto sociale, perchè l’edificio non sia un solo simbolo di innovazione architettonica, ma sia in primis utile per chi ci vive accanto.
Le Alpi costruttive cercano quindi l’architettura che comprenda a fondo il paesaggio in cui si trova.
Constructive Alps 2017: ecco chi è salito sul podio
Per l’edizione 2017, la giuria ha premiato ben 4 strutture alpine, con 2 medaglie di bronzo. Scopriamo insieme cos’hanno di speciale per essersi meritate questo importante titolo.
1° Premio: un complesso scolastico in Austria
La scuola elementare e l’asilo di Brand, in Austria, ha conquistato il gradino più ampio del podio soprattutto grazie all’importanza sociale della struttura. È infatti un punto d’incontro per bambini, genitori ed associazioni, che ha preso il posto del vecchio asilo del paese. L’edificio è costruito principalmente in legno ed è fedele all’architettura della regione di Vorarlberg.
2° Premio: un caseificio in Austria
Medaglia di bronzo per il Caseificio Kaslab’n a Radenthein, in Austria. Anche questa struttura svolge un ruolo sociale importante, soprattutto per gli allevatori ed i caseificatori della zona, che grazie al nuovo caseificio hanno a disposizione uno spazio condiviso dove poter lavorare il loro latte e vendere i propri prodotti. Le grandi vetrate interne permettono infatti ai visitatori di tutte le età di scoprire come avviene la trasformazione delle materie prime locali, di altissima qualità, nei prodotti caseari finali.
2° Premio a pari merito, un supermercato austriaco
Se l’obiettivo del concorso è di premiare l’integrazione anche a livello sociale, sicuramente il Supermercato MPreis, a St. Martin im Tennengau in Austria, ha fatto centro. In un piccolo paese come St. Martin, un supermercato così grande è anche un punto d’incontro per la vita di ogni giorno di chi abita in paese, grazie anche al bar creato al suo interno. Un edificio in travi in legno che dimostra che anche un supermercato di una grande catena può diventare un luogo d’interesse architettonico.
3° Premio: una casa sociale in Italia
Medaglia d’argento per la Casa sociale di Caltron, a Cles, in Trentino. E come dice il nome stesso, questa casa è a servizio della comunità per le occasioni più diverse: dal carnevale alle feste di paese, al. Dalla Casa Sociale si gode di una vista spettacolare sulla Val di Non e sulle coltivazioni delle sue mele, gli ambienti sono molto spaziosi ed accoglienti, cucina e tavoli sono a disposizione di tutti e l’intera struttura è alimentata dai pannelli solari installati sul tetto.
Sostenibilità: non solo ambientale, ma soprattutto sociale
La sfida più grande con cui l’architettura alpina ha a che fare, è quella della memoria collettiva. Con la crescita dei grandi centri urbani, i piccoli paesini di montagna si spopolano e vengono spesso un po’ dimenticati. Proprio per questo bisogna fare molta attenzione a non dimenticare: la memoria collettiva deve essere mantenuta. Chi partecipa al concorso Constructive Alps tiene sempre in mente questo obiettivo: per costruire un edificio in una località montana non basta che sia bello esteticamente ed all’avanguardia. Deve integrarsi con secoli di storia e cambiamento che quel territorio ha vissuto e rispecchiare queste evoluzioni. Ecco perchè parliamo di sostenibilità sociale.
Sia che l’edificio sia nuovo, sia che sia una ristrutturazione, il principio rimane lo stesso: che sia un’opportunità per migliorare il territorio e la vita di chi lo abita.
Cosa ci insegna Constructive Alps? Che sostenibilità non significa solamente rispetto per la natura, ma anche attenzione all’aspetto sociale dell’ambiente ed alla storia che questo porta con sè!