E‘ solo una delle tante conseguenze dei cambiamenti climatici ma è di sicuro tra quelle più pericolose. Stiamo parlando dell’innalzamento del livello del mare, una realtà connessa al riscaldamento globale che sta mettendo in pericolo alcuni dei luoghi più vulnerabili al mondo, come Venezia, per l’appunto.

Proprio così, nonostante sia tra le perle urbane più belle e mozzafiato del mondo, Venezia ha anche un’accezione tristemente negativa: è infatti tra gli esempi più eclatanti di città a rischio sommersione. Al giorno d’oggi sono già presenti svariati chilometri quadrati sotto il livello del mare e ad aggravare la situazione è il fatto che la costa piatta e le abitazioni su di essa non hanno le difese adeguate per combattere questo imminente innalzamento delle acque marine.

Ma quanto siamo consapevoli di tutto ciò? Talvolta nemmeno i cittadini della stessa città di Venezia sanno con precisione cosa sta accadendo, o meglio, cosa potrebbe accadere. Per raccontare questo problema, qualcuno ha perciò deciso di usare uno degli strumenti di comunicazione più forti ed impattanti al mondo, ovvero, l’arte.

Il murales sui cambiamenti climatici a Venezia

Camminando lungo il Canal Grande, in Fondazione Santa Lucia a Venezia, si può ora osservare l’opera di Andreco, ingegnere ed artista visivo, che ha realizzato un murales lungo cento ed alto sei metri, per rappresentare i rischi che potrebbe comportare l’innalzamento delle acque nella pittoresca città veneta.

Sì, avete letto bene, Andreco non è solo artista, ma anche ingegnere: dopo il dottorato in ingegneria per l’ambiente ed il territorio ha sempre lavorato cercando di far combinare le sue due passioni e nel 2015, dopo la Cop21 di Parigi, ci è riuscito cominciando a lavorare al progetto Climate.

In cosa consiste? Questo progetto innovativo si incentra sulla realizzazione di opere che si ispirino ed affrontino in modo artistico e visivo il problema dei cambiamenti climatici, con l’aggiunta di una installazione dedicata alle piante ed una conferenza sul tema per ogni opera.

Un esempio facente parte del progetto è proprio il murales di Venezia: Climate 04 Sea Level Rise, un’opera d’arte (dipinta con vernici naturali!) che attraversa le mura gialle sul Canal Grande, un concentrato di dati e previsioni scientifiche accurate che si presentano davanti agli occhi dell’osservatore sopra e sotto un susseguirsi di linee blu, che rappresentano appunto le onde del mare.

Cosa ci racconta Climate 04 Sea Level Rise?

Andreco ha raccolto i dati di varie fonti scientifiche, tra cui quelli dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), del Delta Commitee o Wgbu e di Stefan Rahmstorf, climatologo tedesco. Nonostante i valori che Andreco ha deciso di rappresentare a Venezia siano una media, si può già intuire da certi numeri che la situazione non è tra le più favorevoli. Le linee rette celesti ci dicono che l’innalzamento può arrivare fino a due metri, mentre le forme che impazzano sopra di esse rispecchiano le onde di massima del mare. Mentre scorriamo con le nostre dita sul muro, ci facciamo travolgere da questa altezza, che per ora è solamente dipinta, ma che potrebbe presto diventare realtà.

Venezia sul mare, foto di Henry Be via Unsplash
Venezia sul mare, foto di Henry Be via Unsplash

Tuttavia, i valori che si leggono sul murales non sono solamente negativi. L’artista infatti ci mostra anche uno scenario favorevole legato ad una eventuale riduzione delle emissioni e le tendenze a cui porterebbe, ponendo l’osservatore di fronte ad un bivio. Possiamo davvero scegliere l’alternativa di valori più favorevole per far sì che si rifletta nella realtà? La risposta è sì, perché come per tutti i problemi ambientali, ci sono tante cose che possiamo fare anche noi stessi nel nostro piccolo. Come tutte le opere d’arte, anche questa ci insegna che dobbiamo passare attraverso una presa di coscienza e metterci in gioco per salvare le gemme più fragili e vulnerabili del nostro pianeta, come Venezia.

Oltre al murales, è anche presente una struttura in ferro dipinta d’oro con alla base le stesse piante autoctone che rendono possibile l’esistenza e sopravvivenza della laguna a Venezia, per ricordarci quanto sono importanti per mantenere vivo e dinamico l’ambiente caratteristico di questa zona.

Insomma, il murales di Andreco ci racconta una storia che potrebbe avere risvolti tragici, ma che è anche ricca di informazioni per poter continuare a vivere in modo più cosciente e responsabile. Il riscaldamento globale e l’innalzamento del livello del mare sono temi delicati ma estremamente attuali, di cui bisognerebbe parlare più spesso. Ora che anche l’arte è arrivata a mettersi in gioco, è il momento di aprire gli occhi!

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Autore: Margherita Potrich

Nata a Rovereto, Margherita studia Lingue Moderne per l’intermediazione turistica e d’impresa presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. La conoscenza e l’utilizzo della lingua inglese nel lavoro è il suo principale obbiettivo; grazie ad Ecobnb ha avuto la possibilità di applicarla al tema emergente del turismo sostenibile.
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