L’Europa è la prima destinazione turistica al mondo. Milioni di turisti visitano posti come la Spagna, Parigi, Londra o l’Italia. Allo stesso tempo, il turismo è un settore trainante dell’economia europea (10% del PIL dell’Unione Europea). Essendo l’industria turistica così influente, lo è anche la sua responsabilità sul pianeta. Hai mai pensato a qual’è l’impatto ambientale dei turisti?
I turisti consumano molto più dei residenti. Questo potrebbe essere causato dalla tendenza a “chiudere un’occhio” e a non considerare i problemi ambientali mentre si godono le vacanze. Quando le persone sono in ferie, spesso hanno la sensazione che nulla conti. Così ci sono turisti che non si fanno problemi a lasciare cartacce in giro, a sprecare risorse o a rubare la sabbia dalle spiagge. Tantissime persone tendono a non prendere in considerazione la loro impronta ecologica durante le vacanze. Non importa se produco rifiuti, è solo una settimana, giusto? No, ci dispiace deludervi ma non è così, è importante … e molto. Vediamo insieme perché.
I turisti consumano di più. Proprio così!
I dati statistici ci dicono che, a livello di consumi, un turista in media consuma 3 o 4 volte più acqua al giorno rispetto ad un residente permanente. L’elettricità non fa eccezione. Tutti noi consumiamo molta più energia elettrica rispetto al passato, e questo anche in vacanza. Ad esempio, a Torremolinos, una famosa località turistica della Spagna, il consumo di elettricità è aumentato del 160% tra il 1989 e il 2008. Il dato ineressante è che il 40% di questa elettricità viene consumata dai turisti.
Con l’aumento dei turisti, aumenta di conseguenza la quantità di rifiuti prodotti. Gli studi ci dicono che un residente maltese produce 0,68 kg di rifiuti ogni giorno, mentre i turisti in un hotel sulla stessa isola ne producono 1,25 kg al giorno, quasi il doppio! Purtroppo sappiamo che i rifiuti sono uno dei problemi principale della nostra epoca. Se mentre siamo in viaggio riuscissimo almeno a produrre la stessa quantità di rifiuti che produciamo abitualmente quando siamo a casa, la nostra impronta ambientale sarebbe minore (e in alcuni casi, come nell’esempio di Malta, quasi dimezzata!).
Trasporti: prima causa dell’impronta ecologica dei turisti
Anche se il consumo di risorse e la produzione di rifiuti dei turisti è abbastanza sorprendente, quando parliamo dell’impatto ecologico dei turisti dobbiamo sicuramente considerare i trasporti. Molti turisti si muovono in automobile. Alcuni di loro vanno in vacanza con la propria auto, alcuni ne prendono in prestito una arrivati a destinazione. Il trasporto turistico in automobile è secondo i dati la principale causa di impatto ambientale sulla qualità dell’aria, mentre il trasporto aereo è il principale colpevole delle emissioni di gas serra legate al turismo (80% nel 2000 secondo i dati dell’Unione Europea).
Un’altra grande parte delle emissioni di anidride carbonica è causata dalle navi da crociera (che come sappiamo inquinano enormemente l’aria). Abbiamo già parlato dell’impatto ambientale della crociera anche in questo articolo.
Paradossalmente, il modo più ecologico di viaggiare è anche il meno utilizzato. Ferrovie, pullman e traghetti rappresentano solo il 20% di tutti i viaggi turistici. E sono responsabili di una percentuale molto piccola di impatto ambientale.
L’ecologia conta
Le informazioni riportate sopra sono solo una sintetica (e limitata) illustrazione del grande problema ambientale causato del turismo. I dati ci fanno riflettere, e una cosa è certa: tutti dobbiamo pensare alla nostra impronta ecologica. Non importa se ci stiamo godendo le vacanze o siamo a casa. La nostra Terra è piena di rifiuti, la sua capacità di assorbire le nostre emissioni, e le sue risorse naturali si stanno lentamente esaurendosi. Prenotare hotel ecologici tramite Ecobnb, comportarsi in modo consapevole mentre si fa shopping, preferire ristoranti locali e biologici, sono solo piccoli passi che tutti possono fare durante le vacanze. Piccoli passi, che sommati uno all’altro possono incidere enormemente sul futuro del nostro Pianeta. Un passo alla volta mi basta, come diceva Mahatma Gandhi.
Foto di copertina: Turisti su una spiaggia nell’isola di Hurghada, foto di Kallerna via Wikimedia