Questa che vi racconto è una storia ambientata tra le montagne dell’Appennino Bolognese. A sud di Bologna, le valli sono abitate da piccoli paesini, una manciata di case in pietra che si raccolgono attorno alla loro chiesa. Vi sembrerà strano, ma le biblioteche, quelle ci sono lo stesso: leggere è importante, si sa!

foto di Adriano Prati
foto di Adriano Prati

Al tempo in cui è ambientata questa storia, vi parlo di circa 30 anni fa, nel paese di Lizzana in Belvedere, ai piedi del Corno alle Scale, la biblioteca era frequentata da poco più di due persone al giorno. Il Sindaco e il bibliotecario del luogo, che ci tenevano all’educazione dei giovani abitanti del borgo, decisero di sperimentare un progetto molto innovativo: la Bibliteca by night. Venne costruita una grande balena di compensato e carta pesta, e come Pinocchio e Geppetto, i bambini, tutte le sere, si accomodavano nella sua grande pancia, ed ascoltavano o leggevano storie fino al mattino seguente. Si dice che i frequentatori crebbero fino a raggiungere quasi i 250 ogni sera! Pensate la gioia di bambini e ragazzi, che potevano finalmente uscire di casa la sera senza che i genitori si preoccupassero, ritrovandosi con i loro amici, in un posto in cui potevano restare anche per tutta la notte.

Ma la lungimirante amministrazione del borgo, non era ancora soddisfatta. Restavano infatti alcune case, un po’ isolate sulla collina, troppo lontane dalla biblioteca per far si che i bambini la frequentassero la sera. Ebbero un’idea: quella del bibliotecario porta a porta! Il buon bibliotecario del paese, tutte le sere in sella alla sua bicicletta, raggiungeva le case al limitare del bosco. Ve lo immaginate a correre per le cavedagne con la sua borsa piena di libri?

La delibera dell’amministrazione recitava: “lettura di storie in cambio di un piatto di maccheroni e di un bicchiere di vino” ed era quello che succedeva, per la gioia dei bambini e ovviamente del giovane bibliotecario. Questa iniziativa ebbe un grande successo, tanto che anche giovani coppie di sposini, già con il pigiama e infilati sotto le coperte, chiamavano il bibliotecario a leggere le storie della buona notte, lasciandogli un piatto caldo di maccheroni sul tavolo della cucina.

Quando mi è stata raccontata questa storia (ero assieme ad altri ragazzi Trentini, ospiti dell’albergo diffuso La Fenice, a Rocca di Roffeno), non vi nascondo che mi sono un po commossa! E’ raro al giorno d’oggi trovare delle persone che amano la cultura e hanno così tanto a cuore gli abitanti del proprio paese, da portare di casa in casa la magia di un buon libro. Storie di altri tempi, che trovano la loro perfetta ambientazione tra le colline del nostro Appennino.

E la magia ha conquistato anche noi quella sera! Si perchè il buon bibliotecario della storia era proprio li, in carne de ossa, a leggerci le storie della buona notte, con forse qualche capello di meno in testa, ma ancora con tutta la sua energia e il suo spirito giovanile! E una pentola, con la quale ha annunciato la sua storia, suonandola come fosse una rock star! Grazie ai suoi virtuosismi con questo strumento a percussione d’eccezione e alla sua grande capacità interpretativa, è riuscito a coinvolgerci a tal punto nella narrazione da farci sobbalzare sulla sedia per lo spavento quando cappuccetto rosso viene inghiottita dal lupo in un sol boccone.

Quando si dice che un’esperienza per restare impressa deve saper creare un’emozione, ecco io intendo proprio questo. E di emozioni ne abbiamo vissute molte durante il primo weekend dell’iniziativa “Il Sussurro della Montagna”, realizzato dalla Fondazione Trentina Alcide de Gasperi, in collaborazione con Itacà, Festival dei Migranti e Viaggiatori. Abbiamo conosciuto persone che, con la loro passione e le loro idee, cercano di promuovere il territorio dell’Appennino Bolognese, attraverso iniziative di turismo sostenibile, eventi di genuino contatto con la natura e con le bellezze meno conosciute del luogo. Ascoltare la loro testimonianza e visitare luoghi unici e incredibili, come La Rocchetta Mattei o il borgo di Scola, ma anche gustare le prelibatezze eno-gastonomiche di questi territori, è stata una conferma del fatto che la nostra Italia è veramente meravigliosa! Nasconde angoli incredibili, tutti da scoprire, pur non essendo le mete più ambite del turismo di massa. E’ in questi luoghi che si vivono esperienze che fanno davvero emozionare, in armonia con la cultura, le tradizioni e il paesaggio che ci circonda.

 

Autori: Anita Cason, Adriano Prati

Immagine di copertina: Giorgio Galeotti via Flickr

 

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