L’Università di Yale ci racconta il mondo dal punto di vista della sua sostenibilità. Qualche settimana fa, è stato pubblicato l’Environmental Performance Index del 2016, progetto iniziato 15 anni dal World Economic Forum che ci svela i paesi più green del mondo.
I ricercatori hanno preso in esame venti indicatori sulla tutela della salute dell’uomo e quella degli ecosistemi, considerando ad esempio fattori quali l’inquinamento dell’aria, la qualità dell’acqua, le foreste, la biodiversità e l’agricoltura.
Quali sono i paesi più virtuosi?
La Top Ten è tutta europea; quest’anno il primo posto se lo aggiudica la nordica Finlandia grazie alle sue politiche ambientali precise e puntuali.
Arrivato in terra finlandese non potrai non notare le sue vaste aree verdi, la sua ottima rete di trasporto pubblico ma anche l’attenzione per le macchine elettriche e per le luci intelligenti. Il podio è completato dall’Islanda e dalla Svezia. Seguono Danimarca, Slovenia, Spagna, Portogallo, Estonia, Malta e Francia.
Le prime posizioni di quest’anno sono tutte nuove; l’anno scorso avevano conquistato il podio la Svizzera, il Lussemburgo e l’Australia, ora scese di diverse posizioni.
E l’Italia dov’è?
Se nel 2012 era tra i primi dieci, e se nel 2014 arrivò ventiduesima, l’Italia continua a peggiorare. Per trovare la penisola tra i paesi più green bisogna arrivare sino alla ventinovesima posizione tra le 180 presenti. Purtroppo non è un dato che ci stupisce più di tanto, considerato l’inquinamento delle nostre città che negli ultimi tempi hanno spesso registrato il superamento della soglia delle polvere sottili. La nostra speranza è di assistere a nuove importanti politiche ambientali per tornare nella top ten dell’Environmental Performance Index in pochi anni, per essere di nuovo tra i paesi più green del mondo.