Chi non ha mai pensato almeno una volta nella vita di abbandonare tutte le fonti di stress e trasferirsi in un luogo verde ed incontaminato?
Poter ricominciare a vivere serenamente, facendo qualcosa che ci appassiona e ci gratifica, in uno stile di vita improntato alla green economy.
Per intraprendere questa strada bisogna essere carichi di passione e procedere poco alla volta con forti motivazioni, come dimostra l’esperienza di Elisabetta Monti nella sua piccola azienda a Mezzomonte di Folgaria.
Il successo delle piccole aziende agricole biologiche
L’azienda agricola La Fonte è una delle poche, in Trentino, a non essere basata su monocolture affidate alla grande distribuzione: in questo modo i profitti crescono ma si perde il reale valore della vita di montagna.
Elisabetta, dopo diverse esperienze all’estero, ha deciso di perseguire un ideale di sobrietà e contatto con la natura nella propria terra, creando dal nulla (un maso malridotto) una realtà produttiva efficace ed ecologica, che oggi svolge anche attività didattica tramite visite e laboratori, non solo per scolaresche ma anche per visitatori e turisti.
Il suo successo si basa sul contatto diretto con i consumatori, sull’offerta di produzioni in azienda diversificate non troppo estese, potendo garantire quindi anche un prodotto completamente biologico. E naturalmente su una grande passione per natura ed ambiente.
Il Decreto Campolibero
Valori come la riscoperta delle vecchie tradizioni contadine e di una produzione che rispetta i ritmi della natura, potrebbero ora essere maggiormente diffusi grazie al decreto legge 91 del 24 Giugno 2014, ovvero il decreto #Campolibero, che determina agevolazioni per i giovani che intraprendono la strada dell’agroalimentare, detrazioni ed incentivi all’assunzione per le imprese, ed una maggiore sicurezza in questione di OGM .
Per i giovani coltivatori diretti o imprenditori agricoli fino ai 35 anni è prevista una detrazione del 19% per l’affitto dei terreni, mentre le nuove imprese agricole under 40 potranno usufruire di mutui a tasso zero. Le aziende vengono incentivate all’assunzione di giovani privi di diploma oppure disoccupati da almeno sei mesi con la compensazione dei contributi di 1/3 sulla retribuzione lorda.
Altri provvedimenti sono mirati ad una migliore l’operatività riguardo bonifiche, controlli di terreni a rischio (soprattutto nella Terra dei Fuochi) e salvaguardia del Made in Italy .
Un futuro green
Secondo i dati di Coldiretti, le iscrizioni agli istituti agrari per l’anno 2015 sono in crescita, un buon segnale dell’interesse dimostrato dai giovani e che lascia ben sperare per un ricambio generazionale nella gestione del campo agroalimentare.
In questo modo sarà forse possibile rilanciare l’occupazione giovanile, che porterà l’utilizzo di idee e strumenti innovativi verso produzioni eco-sostenibili, diffondendo un modo di vivere naturale e gratificante.
In fondo, chi non vorrebbe vivere in mezzo alla natura?
Info: Campolibero, le slide della presentazione sintetica del Decreto
Il Decreto Campolibero e La circolare esplicativa del Decreto Campolibero (2 luglio 2014)