Vi ricordate di Forrest Gump nell’omonimo film, di Robert Zemeckis, in cui il protagonista senza un apparente ragione un giorno si alza e comincia a correre da una parte all’altra degli Stati Uniti?
Vogliamo raccontarvi di imprese incredibili, che non hanno semplicemente il gusto della sfida, ma probabilmente provocano un certo piacere a chi le compie, e che sopratutto sono ad impatto zero!
In questo caso i nostri eroi sono, un runner di 80 anni e una coppia di ciclisti giapponesi.
Cos’hanno in comune?…Nulla se non un’impresa epica, condita da una grande passione per lo sport all’aria aperta e la voglia di staccare dalla solita routine, alla scoperta autentica del mondo, riducendo al minimo la propria impronta ecologica.
Una pedalata lunga 100 Paesi, il giro del mondo in Bici
Ogni tanto dovremmo essere più impulsivi, assaporando la vita giorno per giorno, come ha fatto una coppia di giovani ragazzi, Ryohei e Hide, sua moglie. Ispirati, forse, dalla lettura del libro “Il giro del mondo in 80 giorni”, hanno deciso di intraprendere un lungo viaggio per il mondo, ma in bicicletta!
Partendo da Nagano in Giappone, in sella alla loro bicicletta, hanno lasciato tutto per poter viaggiare in 100 Paesi diversi. Lui è un ex analista finanziario che coltiva da sempre il sogno di viaggiare “around the world” in sella ad una bici.
Ora si trovano in Europa e hanno visitato già 84 Paesi e percorso all’incirca 100.000 km. Durante il loro viaggio hanno dormito in tenda e anche in diverse abitazioni, ospitati da persone dei diversi luoghi che hanno visitato.
Un’avventura memorabile che il protagonista Rio, come idea, vuole tradurre in un libro, appena di ritorno in patria.
Di sicuro ritorneranno con un’esperienza e una ricchezza interiore senza eguali, come se avessero vissute oltre 100 vite diverse.
Una camminata attraversando tutto lo stivale, dall’Alto Adige alla Sicilia
Cos’ha di straordinario questa impresa? – si domanderà qualcuno… La cosa stupefacente sta nel fatto che chi l’ha compiuta altri non è che un signore di 80 anni, Alessandro Belliere, appassionato di sport che ha costantemente praticato nel corso della sua esistenza e quindi è ben allenato.
Originario di Parma, ma residente a Bologna, Belliere, per il suo ottantesimo compleanno ha voluto mettersi alla prova, partendo con un completo da trekking, zaino e Gps (per far si che tutti potessero controllare i suoi spostamenti e per non dare adito a nessuno che volesse insinuare di aver utilizzato bus o corriere).
Non una sfida qualsiasi, ma un vero e proprio tour de force della durata di 44 giorni, che lo ha portato, partendo a piedi dall’Alto Adige, alla punta più estrema della Sicilia, per un totale percorso di circa 1700 km. Si è concesso solo due soste. E’ arrivato nel paese di Ispica, in Sicilia, macinando una media di 40 km al giorno.
Per ottenere questi risultati, non va dimenticato tutto il lavoro di allenamento che è stato compiuto nei mesi e negli anni precedenti (all’età di 78 anni, per esempio, è arrivato a percorrere a piedi il tragitto da Bologna a Roma, attraverso la via Francigena). La preparazione è fondamentale e per sostenere questa impresa si è allenato duramente per un anno, percorrendo la bellezza di oltre 6000 km, praticando 10 ore di esercizi ogni giorno.
La soddisfazione di affrontare una sfida del genere, sta nel sentire intorno il calore della gente, che ti accoglie a braccia aperte, ogni volta che ti vede arrivare.
Sport e tecnolgie, amici della salute
Sempre più persone nel mondo stanno riscoprendo gli sport all’aria aperta: camminare, correre a piedi, andare in bicicletta… I benefici che essi possono apportare, se praticati costantemente, sono molteplici, per se stessi e per l’ambiente, producendo un impatto pari a zero.
Oggi, poi, praticare questi sport è veramente entusiasmante, grazie alle sempre più sofisticate attrezzature e al contributo che le nuove tecnologie ci forniscono. Queste tecnologie, ormai sono diventate un alleato importante per gli sportivi, poiché garantiscono il controllo delle prestazioni, della posizione, attraverso l’uso di sistemi integrati Gps, studiati appunto per gli atleti.
Nessuno adesso può accampare scuse per non praticare sport: tutti in pista!