1. Cosa vedere a Trieste
Che cosa fare a Trieste? Passeggiate, visitate i caffè e ricordate che la prima domenica di maggio si corre la Maratona o Bavisela (che in dialetto vuol dire “alito di vento”), una festa davvero imperdibile. In estate l’acqua del mare è piuttosto pulita e tutta la costa (eccetto il porto) è balneabile.
Cosa visitare a Trieste? In centro troverete le tre statue dedicate a Italo Svevo, a Umberto Saba e James Joyce. Due triestini di nascita, Joyce, amante della letteratura italiana, traferitosi a Trieste per lavoro.
Una tappa d’obbligo è lo storico caffè San Marco, intriso di storie e di letteratura. E poi la Biblioteca Civica di Piazza Hortis con il Museo Sveviano, qui Svevo dimorava spesso, intento a fantasticare e riprodurre su carta quel mondo visionario che sia apriva davanti a lui. Altra tappa immancabile è la passeggiata al Giardino Pubblico di via Giulia, teatro di diverse scene dei suoi romanzi come La coscienza di Zeno.
2. Trieste e dintorni
Tantissime le cose da vedere nei dintorni di Trieste ma a volte le cose più vicine sono quelle che trascuriamo di visitare. Sicuramente non avrete mai visitato la Grotta Gigante, una cavità accessibile al pubblico, piccolo tesoro nel cuore del Carso triestino. Originata da un fenomeno davvero particolare come quello delle montagne carsiche, è stata “costruita” da un complesso di rocce calcaree che si sciolgono facilmente con il passaggio dell’acqua o della pioggia, modellandosi in una costellazione di forme uniche. Nella provincia di Trieste di queste grotte se ne contano più di tremila. Questa è la più famosa è la Grotta Gigante.
È nata circa 6 milioni di anni fa e al suo interno si accede attraverso un ingresso naturale scoperto nel 1890 e che nel 1908 è diventato l’accesso turistico alla Grotta.
La Grotta è anche un importante punto di rilevazione dell’attività sismica, non perdetela.
3. Natura, sport e itinerari lenti
Una delle più belle passeggiate a piedi in zona comincia presso il valico del Monte Spaccato, al Parco Globojner. Si può comodamente lasciare l'auto al grande parcheggio del Consorzio Boschivo di Padriciano, e salire per pochi metri lungo il sentiero principale. Si bipartiranno due sentieri: uno è quello del Derin: soleggiato e riparato dal vento. Dopo circa 30 minuti di cammino la passeggiata Derin continua in lieve salita, snodandosi nel bosco Capuano fino a raggiungere il Sentiero Kugy. A questo punto siete giunti sul Castelliere del Monte Calvo (Globojnar).
I Castellieri sono cinte murarie a secco, collocate in posizioni strategiche, lontano dal mare, a difesa delle vie di penetrazione.
4. I sapori e la cucina a km 0
Trieste è la vera capitale italiana del caffè. Una permacultura che ha invaso la sua storia facendo nascere numerose botteghe del caffè, alcune arrivate sino a noi. Provate il centenario caffè San Marco, già ritrovo di Svevo e Saba e il Caffè degli Specchi in Piazza Unità d’Italia, gestione che Generali, compagnia d’assicurazione proprietaria dell’immobile, ha affidato a Segafredo Zanetti di Bologna.
La cucina tradizionale triestina invece è un variegato mosaico di sapori e di piatti: si incontrano e si uniscono i sapori del mare mediterraneo e dell'entroterra continentale. Trieste è da sempre una città di frontiera, l’accoglienza è davvero sacra quindi gustate i piatti tipici in una delle decine di osterie disseminate per la città.
L’Antipastoteca di Mare ‘Alla Voliga’ in realtà è una trattoria di mare con verace e squisita cucina triestina. Da provare tassativamente le zuppe.
5. Dove dormire in città e nei dintorni
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Testi di: Angela Sebastianelli
Foto di copertina di: Riccardo Ravelli, via flickr