Stretto tra il mare e la montagna, il sentiero si fa strada tra fasce di ulivi, boschetti e rocce a strapiombo sul mare. Scopriamo insieme la piccola baia che ospita l'abbazia di San Fruttuoso!
  • Tempo di percorrenza: 3 ore da Camogli a San Fruttuoso, 2 ore da San Fruttuoso a Portofino
  • Difficoltà: Media
  • Perchè ci piace: per la vegetazione rigogliosa ed esplosiva nel fresco riparo dei boschi, per Sua Maestà Il Pino Marittimo, per le pareti rocciose arse dal sole e protese verso il mare, a cui si aggrappano i tenaci arbusti della macchia mediterranea. La storia ha preservato questo ecosistema incantevole e fragile, lontano dai mostri della cementificazione. Questa è la Liguria che ci piace!
  • Lunghezza: 10 km
  • Dislivello: 490 m
  • Percorribilità: a piedi, nordic walking, battello
  • Costo: 0 €
  • Il nostro consiglio: evitate i mesi estivi! Settembre potrebbe essere un ottimo compromesso per evitare la calura e l'affollamento eccessivi, senza rinunciare a fare il bagno; l'inverno ha un fascino malinconico nei paesini della riviera, le spiagge sono deserte, i turisti spariti. A vostro gusto!

 

Mappa dell'itinerario Camogli - San Fruttuoso
Itinerario Camogli - San Fruttuoso. Fonte: openstreetmap




 

Mappa dell'itinerario San Fruttuoso - Portofino
Itinerario San Fruttuoso - Portofino. Fonte: openstreetmap

 

 

Due ragazze salgono una scalinata tra i palazzi del centro storico di Camogli
Centro storico di Camogli

 

Camogli, la “Città dei Mille Bianchi Velieri”. Questo piccolo borgo marinaro affacciato sul Golfo Paradiso fa parte del parco naturale regionale di Portofino e sarà il punto di partenza della nostra camminata.

All'ingresso del centro storico, un'enorme padella attira la nostra attenzione. Si tratta della padella utilizzata per friggere il pesce in occasione della grande festa che in maggio celebra il patrono dei pescatori, San Fortunato.

Vale la pena di addentrarsi nel budello e percorrere la passeggiata sul mare, per ammirare le case variopinte, far rifornimento di focaccia e salire fino alla Basilica di Santa Maria Assunta e al Castello della Dragonara.

Vista di Camogli dalla spiaggia nelle ore del tramonto
Camogli. Foto di Stefano A. Bertinotti via Flickr

 

Appena fuori dal centro, proseguendo verso levante e superando un parcheggio, inizia il nostro sentiero, che nel primo tratto costeggia il Rio Gentile. Presto iniziamo a salire per una stradina che si snoda tra fasce di ulivi e case isolate; l'ultima scalinata ci porta nella frazione di San Rocco. Dal piazzale della chiesa, si gode un bellissimo panorama sul Golfo Paradiso

Facciamo rifornimento di acqua alla fontanella a destra della chiesa e siamo pronti per ripartire.

Vista del tramonto in controluce nella piazza della chiesa di San Rocco di Camogli
San Rocco di Camogli

 

Da San Rocco partono due sentieri per San Fruttuoso: noi scegliamo quello a ridosso sul mare, che presenta maggiori difficoltà ma è anche il più panoramico.

Il primo tratto è riparato dagli alberi e non presenta particolari difficoltà. Arrivati a Batterie, incontriamo il primo di una serie di bunker usati dai tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale. Qui è possibile fare una deviazione e scendere a Punta Chiappa (nella prima foto a inizio pagina) imboccando un sentiero sulla sinistra che presto si trasforma in scalinata.

La Punta è formata dal tipico conglomerato di Portofino e delimita il Golfo Paradiso. Il primo agosto di ogni anno si celebra la Stella Maris, la Madonna protettrice dei navigatori, a cui è dedicato il mosaico sull'altare che si trova all'inizio della punta. La mattina ha luogo una processione via mare e via terra che termina con la benedizione delle imbarcazioni; la sera centinaia di lumini colorati vengono affidati alle onde, in ricordo delle vittime del mare.

Un sentiero sterrato si snoda tra gli alberi, il sole filtra tra i rami
Sentiero Camogli-San Fruttuoso. Foto di Andrea Puggioni via Flickr

 

Dopo essere risaliti sul sentiero principale, si prosegue sino a Passo del Bacio. Qui il paesaggio cambia: il sentiero attraversa punti molto esposti, rocce a strapiombo sul mare dove è possibile aggrapparsi a delle catene. Si ha l'impressione di potersi tuffare, i riflessi vividi del mare ci attraggono verso di lui. 

Il paesaggio è stupendo, i suoi colori qualcosa di speciale: i contorni sono netti, gli aghi dei pini brillanti, il colore ocra della roccia ci trasmette una sensazione tattile, di porosità... 

Due persone camminano sul sentiero in un tratto roccioso
Punto critico del sentiero

A questo punto affrontiamo una salita abbastanza dura, anche perché parzialmente esposta dal sole, che ci porta in prossimità di Punta Torretta, dove svalicheremo per iniziare la discesa verso San Fruttuoso. In prossimità dell'abbazia il paesaggio sembra addomesticarsi nuovamente.

Vista di una ripida collina coperta dagli alberi proprio a ridosso del mare
Vista sul sentiero Camogli-San Fruttuoso

Infine, ecco apparire le prime case tra la vegetazione. La stanchezza si fa sentire e una volta arrivati alla spiaggia un bagno o un breve pediluvio sono quanto di più rigenerante si possa desiderare. Passando sotto agli archi dietro alla spiaggia, si accede ad una zona più interna. Nel piccolo piazzale una fontanella ci fornisce l'ultima possibilità di riempire le borracce prima dell'arrivo a Portofino. 

Particolare dell'abbazia di San Fruttuoso
Abbazia di San Fruttuoso. Foto di Renato Grisa via Flickr

L'abbazia di San Fruttuoso, non collegata alla rete stradale ma raggiungibile solo a piedi o in battello, è proprietà del FAI grazie alla donazione della famiglia Doria. Potete consultare gli orari di visita sul sito del FAI. Ci sono proposte particolari per le visite di gruppo e scolastiche e un interessante calendario di eventi, tra cui la stagione concertistica!

Dopo un meritato riposo, giunge l'ora di ripartire. La luce che precede il tramonto riposa lo sguardo e ci permette di ammirare nuovamente i colori, questa volta nelle loro sfumature.

Vista aerea dell'abbazia di San Fruttuoso
Abbazia di San Fruttuoso. Foto di Stefano Piemonte via Flickr

Si riparte con una ripida salita; ogni tanto la vegetazione lascia intravedere bellissimi scorci panoramici. Dopo una serie di tornanti, arriviamo nella località Base 0, che nella Seconda Guerra Mondiale fu utilizzata come postazione militare. Da qui si potrebbe raggiungere Pietre Strette, dove passa il sentiero che attraversa il parco più internamente. Noi proseguiamo invece verso Portofino.

Via via la strada diventa più pianeggiante e si addentra in un boschetto ombroso con la vegetazione tipica della macchia mediterranea. Arrivati a Case di Prato ammiriamo il mare di ulivi della collina di Portofino.

Sentiero sul monte di Portofino
Monte di Portofino. Foto di Andrea Puggioni via Flickr

Continuiamo sino a Vessinaro, dove ignoriamo la deviazione per la splendida Cala degli Inglesi. Un sentiero sterrato e pianeggiante serpeggia per la collina, punteggiandola con la dolce luce dei lampioni.

Il crepuscolo avanza con noi. A Capelletta si scende a San Sebastiano e poi a Palara dove, superato un cancello per tenere lontani gli animali selvatici, inizia una gradinata che ci porterà alla nostra meta. 

Arrivati a Portofino, passeggiamo immersi nel silenzio dell'inverno, con la mente piena delle immagini che abbiamo assorbito lungo il cammino, le gambe stanche e l'animo leggero, appagato da tanta bellezza.

Vista di Portofino dal mare
Portofino. Foto di Marc Desbordes via Flickr

 

Informazioni utili:

Acqua:
Ricordatevi che gli unici punti dove fare rifornimento d'acqua sono Camogli, San Rocco, San Fruttuoso e Portofino. 

Battelli:
Serivirsi dei battelli può essere un'ottima soluzione per abbreviare il percorso e renderlo adatto a tutta la famiglia. Un esempio: si potrebbe arrivare a san Fruttuoso in battello, camminare sino a Portofino e tornare indietro in treno.
Le linee coprono la tratta Camogli – San Fruttuoso – Portofino. Alcuni siti utili in proposito sono: golfoparadiso.it e traghettiportofino.it.

Altri percorsi:
Molti altri sentieri attraversano il parco! I percorsi sono ben segnalati. Il sito portofino trek offre moltissimi spunti, descrizioni dettagliate e cartine.

 

Autore: Anna Stella

 

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