- Tempo di percorrenza: 10 minuti
- Difficoltà: Famiglia
- Perchè ci piace: Perchè è un'opera d'arte vivente.
- Lunghezza: 1 km
- Dislivello: 30 m
- Percorribilità: a piedi
- Costo: 0
- Il nostro consiglio: Un itinerario adatto a tutti e in tutte le stagioni.
E' molto probabile che sia stato piantato dai monaci basiliani che, circa mille anni fa, vivevano nel vicino eremo di Sant'Elia di cui, oggi, si possono ammirare le rovine.
L'escursione, infatti, parte proprio dall'eremo e, percorrendo un breve e scosceso sentiero che si inoltra nel vicino bosco di Pino Nero, raggiunge questa meraviglia della natura che vive a fianco ad un piccolo corso d'acqua, nel silenzio, lontano dai rumori della civiltà.
Le sue imponenti radici, sostengono un tronco cavo della circonferenza di circa 16 metri, all'interno del quale possono entrare comodamente una decina di persone e che funge da grotta naturale per pipistrelli ed altri animali notturni. In più punti il tronco risulta cavo e queste finestre naturali permettono alla luce di entrare e rendere visibile il suo interno forse annerito da alcuni principi di incendio. Si tratta certamente del più grande e longevo Platano Orientale vivente in Italia che merita di essere conosciuto e abbracciato.
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