- Tempo di percorrenza: 3 giorni
- Difficoltà: Facile
- Perchè ci piace: Per il mare che ci accompagna, per i profumi dell'Istria, per le città pittoresche, per i paesaggi mozzafiato
- Lunghezza: 123 km
- Dislivello: 700 m
- Percorribilità: in bici, a piedi
- Costo: 0 €
- Il nostro consiglio: Non farti spaventare dai chilometri: la pista ciclabile tocca numerosi paesini che meritano di essere visitati. Scegli le tue tappe e dividi il viaggio come preferisci
Trieste è una città di confine, affascinante luogo di incontro di popoli e culture che regala ai viaggiatori posti speciali e forti emozioni. Dalla città parte un meraviglioso sentiero che riprende un’antica linea ferroviaria costruita nel 1902 per connettere l’Istria al resto dell’Impero Austro-Ungarico.
La Parenzana venne dismessa dopo soli 33 anni di servizio e successivamente fu ripristinato il percorso ma come pista ciclabile: nasce così la Strada della Salute e dell’Amicizia, simbolo di condivisione tra l’Italia, Slovenia e Croazia. Ci aspetta un lungo ma emozionante viaggio, tra storia e natura. La lunghezza totale dell'itinerario, da Trieste a Parenzo, è di 123 chilometri, di cui: 13 Km in Italia, 32 Km in Slovenia e 78 Km in Croazia.
Se prima di partire in questa avventura su due ruote volete fermarvi un giorno in più per visitare la splendida Trieste, vi consigliamo di scegliere un B&B ecologico.
Partiamo dal Campo Marzio, dove sorgeva la stazione di partenza della linea ferroviaria della Parenzana. Il tratto italiano del sentiero è abbastanza breve e ufficialmente inizia a 2km da Muggia, alla foce del Rio Opso. Per chi vuole seguire fedelmente l’ex ferrovia bisogna destreggiarsi nelle strade di Trieste e della sua periferia sino a Muggia.
Dopo poco passiamo il confine sloveno, qui il paesaggio si fa più interessante e iniziamo ad apprezzare i profumi istriani tra le campagne i vigneti. Dopo Bertocchi, superato il fiume Risano, inizia un tratto più urbanizzato che attraversa la Val Stagnon sino alla città di Capodistria. Qui troviamo uno dei numerosi sottopassaggi del percorso che ci porta alla vecchia stazione del paese, ora un delizioso e coloratissimo negozio di fiori.
Ritorniamo verso il mare, uno dei protagonisti di questo viaggio. Arriviamo a Isola d’Istria, graziosa e vivace cittadina medievale profondamente legata alla pesca e al turismo.
Torniamo verso le campagne della Slovenia, dopo poco troviamo i primi due tunnel del percorso che ci portano prima nella rigogliosa valle di Strugnano e poi attraverso il Monte Luzzan. Così ci troviamo sopra Portorose, famosa località turistica e termale appartenente al comune della pittoresca Pirano.
Iniziano le antiche saline di Sicciole che ci accompagnano sino al confine croato. Costeggiamo il canale della Dragona e superiamo la piccola stazione di Salvore; da qui la vista è splendida, possiamo ammirare i campi di sale, la macchia mediterranea, il mare Adriatico.
Da qui il percorso si immerge nell’entroterra, nella pace dei boschi e delle radure. Dopo più di 30km arriviamo a Buie, nel passato definita “Sentinella d’Istria”. È a 170m di altitudine e nelle giornate di sereno con un po’ di fortuna è possibile vedere Trieste e Venezia.
Torniamo al livello del mare, a Levade, capitale istriana del tartufo; ci separa dalla nostra destinazione l’ultimo colle di 270m. Pedalando raggiiungiamo Montona, Visinada, e Visignano, e finalmente arriviamo a Poreč o Parenzo, piccola città con un ricco patrimonio culturale e numerose attività per i turisti.
La Parenzana è una bellissima ed emozionante pista ciclabile, da fare almeno una volta nella vita, per scoprire in una manciata di chilometri tre sorprendenti paesi.
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Info: sito web ufficiale and brochure dell'itinerario
Autore: Chiara Marras