1. Cosa vedere a Bologna
A partire dal nucleo trecentesco di Piazza Maggiore, sulla quale si affaccia la grandiosa Basilica di San Petronio, una delle maggiori chiese al mondo con bassorilievi di Jacopo della Quercia e i dipinti di Giovanni da Modena, Jacopo di Paolo, Lorenzo costa, Amico Aspertini... Palazzo del Podestà, Palazzo dei Notai e Palazzo d'Accursio… Via dell'Archiginnasio con la sede dell'Università dal Cinquecento all'Ottocento…
Con le sue Due Torri, fiere, fertili, maestose; il vero simbolo della provincia.
La Torre degli Asinelli e la Garisenda. Accanto a loro si apre la Piazza della mercanzia, con l'omonimo Palazzo e la loggia del Carrobbio. E sulla scorta della cultura si presenta la Sala Borsa, nuova biblioteca multimediale. Ad attendere immutata, la Cattedrale di San Pietro, all'inizio di via Indipendenza.
Da via Zamboni, andando verso via Indipendenza, si rincorre un'altra Bologna, inaspettata; quella delle acque che si insinuano lascive sotto la terra, un tempo si affacciavano come miti canali al cielo romagnolo. Sotto al portico di via Piella, infatti, una piccola finestrella fa luce su un microcosmo veneziano.
Ancora un po' di attenzione per la cultura… una piccola deviazione permette di visitare il Museo Medievale, uno dei più belli della città.
I portici di bologna sono un segno distintivo, famoso in tutto il mondo. Sono candidati a divenire patrimonio UNESCO, ma sino ad allora possiamo ammirarli nelle loro classiche esternazioni: medievali, rinascimentali, alte o basse. I portici-loggia in Strada Maggiore sono indubbiamente i più belli…
2. I sapori e la cucina a km zero
Bologna è una delizia per occhi e palati esigenti, con i suoi piatti tipici e gli ottimi vini dei suoi Colli.
Un crescendo di carboidrati e proteine, si parte dal famoso tortellino e si arriva alla tipica mortadella, il tutto da gustare insieme alle centinaia di ricette locali, figlie di una tradizione intramontabile: cotolette alla bolognese, crescentine fritte, torta di tagliatelle, lasagne verdi, ragù alla bolognese… e poi ancora piadina, le buonissime tigelle condite con lo strutto o il lardo di colonnata…
Bologna la grassa, la chiamano, per il buon cibo, non sempre ipercalorico però… allora perché non girovagare per le viuzze dell'antico mercato cittadino, il Quadrilatero. In trepidante attesa banchetti assortiti di ogni genere alimentare, frutta di stagione e pesce fresco del vicino mare Adriatico.
Leggenda da sfatare per gli ecoviaggiatori: non è vero che lo strutto è ovunque. La maggior parte delle piadinerie ha l’alternativa della piadina con olio, spesso anche l’alternativa con olio al farro, o integrale. Lo stesso dicasi per le tigelle. L’importante è non limitarsi mai a leggere i menu ma chiedere, con curiosità e spirito di avventura!
In Via degli Albari, 6, nell’ex ghetto ebraico si trova un ristorante biologico-vegan-vegetariano molto accogliente. Il locale ha tre sale con tavoli in legno, soffitti a travi e, udite udite, obbligo di spegnere i cellulari! La cucina è ottima, tutto è da agricoltura biologica, viene preparato fresco di giornata e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Adattissimo per chi mangia vegan, i piatti vegetariani con latticini sono pochissimi e ben segnalati. Qualche scelta cruda con frutta fresca e insalata.
Altra ottima alternativa è il Ristorante Estravagario, in Via Mascarella. Buona scelta vegetariana e cortesia dei titolari.
3. Le colline bolognesi e i dintorni
Un’occhiata alla valle del reno che arriva in Toscana è d’obbligo, come una capatina alla "strada dei castelli" che parte dall' Eremo di Tizzano e prosegue a Zola Predabissi, Palazzo Albergati, Crespellano, Bazzano, Monteveglio.
Imola sorge proprio sul confine tra Emilia e Romagna (da non confondere assolutamente) e questo la rende un po' speciale… imperdibile per motivi sportivi e gastronomici.
Le feste medievali in questo stralcio di passato sono molto in voga, quella di Medicina a metà settembre è particolarmente suggestiva: troverete il “covo dei bricconi” e la “torre delle oche” dove mangiare la cipolla fritta, una libidine gastronomica…
Per finire sagre paesane per tutti i gusti… dalla sagra del vino e della ciambella a quella del raviolo, del tortello, del garganello, del maccherone, della piè fretta, del marrone, dei funghi, dell'uva, del cocomero, della birra, dell'albicocca e della ciliegia…
4. Natura, sport e itinerari lenti
Da non perdere il Parco Naturale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa. Qui è possibile intraprendere divertenti passeggiate, anche a cavallo coinvolgendo i maneggi della zona.
Siamo sulle prime colline bolognesi, immersi tra picchi gessosi, immobili in mezzo ai suggestivi Calanchi dell'Abbadessa. I gessi bolognesi sono un patrimonio per occhi e cuore: doline, altipiani, valli cieche e rupi di macchia mediterranea da scoprire in sella.
Le piste ciclabili sono davvero moltissime. Qualche spunto di interesse ve lo diamo noi:
Castello di Serravalle: cinquantacinque chilometri da Casalecchio di Reno fino a Bazzano e Castello di Serravalle, con una pendenza piuttosto decisa. Da San Lorenzo, poi, una discesa conduce e riaccompagna direttamente a Casalecchio di Reno.
Valle Del Senio - Valle Del Lamone: due lunghe salite per un itinerario che parte e rientra a Faenza passando per Riolo Terme, Marradi e Abeto, sconfinando in Toscana, tra i monti del Fiorentino.
Sassoleone: a Castel San Pietro, paesotto tra Imola e Bologna è possibile scoprire un Castello risalente al XIII secolo e un centro termale rilassante. L'itinerario in bici passa per Dozza, con i suoi famosi vini. Una salita a Castel San Pietro porta alla valle del Sillaro, in un saliscendi che arriva a Sassoleone. Il ritorno è in discesa fino a Dozza costeggiando la via Emilia per rientrare a Castel San Pietro (km 53).
5. Dove dormire in città e nei dintorni
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Dagli agriturismi biologici sulle dolci colline bolognesi, ai piccoli B&B incastonati in antichi borghi medievali, dalle case vacanza eco-sostenibili nei Parchi Naturali agli hotel sostenibili.
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Testi di Angela Sebastianelli
Foto di Copertina: foto di Goldmund100 (Luca Volpi), Bologna vista dalla torre degli Asinelli, via wikipedia