Quattro Paesi, cinque comuni, tante lingue e dialetti diversi ma un denominatore comune: la voglia di andare oltre i confini fisici e ideali per creare una comunità unita. GEMS è un progetto che coinvolge cinque comuni delle Perle Alpine e vuole creare una comunità non solo locale, ma in tutto l’arco alpino, per scovare il potenziale della sostenibilità di questi paesi.
Per capire meglio cosa fa GEMS e quali obiettivi si pone e che cosa propone, abbiamo intervistato Daniele Del Bianco, che si occupa del coordinamento scientifico del progetto europeo GEMS, e Lino Anziutti, sindaco di Forni di Sopra, una delle Perle Alpine che partecipa alla rete. Scopriamolo insieme!
Daniele, che cos’è GEMS?
GEMS è un progetto europeo che vuole creare una rete di condivisione all’interno di piccoli comuni dell’arco alpino, facendo entrare in contatto tra loro i cittadini dei vari paesi. La sigla GEMS vuol dire infatti “inteGration and Solidarity European Models for Sustainability“, ovvero i modelli europei di integrazione e solidarietà per la sostenibilità. Con GEMS vogliamo creare un network ancora più solido tra alcune Perle Alpine (Perle Alpine è proprio l’associazione coordinatrice del progetto GEMS) perchè la comunità sia consapevole che il proprio comune ha tanto da condividere con tanti altri comuni e in tanti altri Paesi.
Com’è nato?
GEMS nasce come un vero progetto dovrebbe prendere vita: a partire dal basso, da una vera necessità a cui dare risposta. L’idea è arrivata 3 anni fa ed un po’ alla volta si è affinata, grazie al finanziamento ricevuto dal Programma dell’Unione Europea “Europa per i Cittadini”. Ed è proprio questa anche la nostra sfida più grande, quella di creare un progetto su misura per i cittadini. Solo così si fa passare l’idea della comunità locale, che però può e dovrebbe anche essere parte di un network più grande, quello alpino.
Chi ne fa parte e perchè?
Oggi sono cinque le municipalità che hanno aderito al progetto: Werfenweng (Austria), Bad Reichenhall (Germania), Bled (Slovenia), Moena (TN), Forni di Sopra (PN). Sono tutte Perle Alpine che condividono soprattutto la volontà di rilanciare la montagna e la vita di questi comuni attraverso il turismo sostenibile. Ma a volte vivere in un paese di montagna ci fa pensare che questo finisca una volta superato il cartello di Arrivederci, quando in verità questo va ben oltre e continua con altri cartelli di Benvenuti, di Wilkommen e anche di Dobrodošli! Questi comuni vogliono rilanciarsi non solamente dal punto di vista turistico o istituzionale, ma anche per poter condividere strategie di sviluppo locale e le sfide che ne derivano.
Werfenweng, Bad Reichenhall, Bled, Moena e Forni di Sopra sono riusciti a creare una rete di comuni che si muovono verso uno sviluppo locale sostenibile. Questo significa capire le nuove sfide del turismo sotenibile, intendere l’integrazione di nuovi residenti (immigrati, richiedenti asilo) come un’opportunità di sviluppo, condividere una visione comune sul futuro dell’Europa.
Cos’è riuscita a fare GEMS finora?
Negli ultimi due anni abbiamo organizzato 7 eventi tra Italia, Austria, Germania e Slovenia che hanno coinvolto ogni volta cittadini e istituzioni in workshops e study visits ai cinque comuni. Durante questi eventi abbiamo affrontato ogni volta un tema specifico proposto dal comune ospitante, che ci permettesse di creare il primo grande mattone di questo progetto: lo scambio di informazioni. Ad esempio, a Bad Reichenhall abbiamo parlato di mobilità dolce e di accessibilità turistica, a Forni di Sopra di energie rinnovabili e pratiche di inclusione. O ancora, a Moena si è discusso di rilancio economico della montagna, tra tradizione e nuovi scenari internazionali. E speriamo che siano tutti tornati a casa con tante idee!
In più, in ogni comune abbiamo proposto Feed Me (letteralmente, nutrimi), ovvero una scatola dove ogni cittadino può scrivere le proprie idee e i propri feedback per alimentare GEMS e dare nuove idee per la vita nel proprio comune.
Quali sono le sfide di oggi e di domani?
La prima sfida rimane quella di trovare il modo di comunicare con tutti i cittadini per creare la partecipazione. Proprio perchè GEMS coinvolge 4 Paesi a livello Europeo, in questi due anni abbiamo capito che spesso quello che manca è un modo unico per comunicare. Non sempre infatti i cittadini delle nostre comunità capiscono e parlano una lingua comune.
Penso che la soluzione sia la musica: pensiamo ad un festival non musicale, ma dell’inclusione, dove l’unico veicolo è la musica. Sarebbe bello far incontrare gli strumenti tipici delle valli con i nuovi strumenti: la montagna è da far scoprire non solo a chi già qui ha le sue origini, ma anche (e soprattutto) a chi ancora non la conosce!
C’è chi però GEMS la può osservare proprio con gli occhi dei cittadini: abbiamo intervistato anche Lino Anziutti, il Sindaco di Forni di Sopra, in occasione dell’evento conclusivo di GEMS a Bled a cui ha partecipato un gruppo numeroso di fornesi.
Cosa ha portato GEMS a Forni di Sopra?
GEMS ha aiutato il rilancio della nostra Forni di Sopra: da una parte abbiamo riportato chi è originario della zona a riscoprirla e a viverla in un’ottica diversa, dall’altra ci siamo aperti al turismo internazionale. Sia d’estate che d’inverno Forni offre molte potenzialità e con GEMS le stiamo scoprendo e migliorando insieme alla comunità.
Per GEMS, trova anche lei che la musica potrebbe essere il nuovo mezzo per comunicare?
La musica è stata proprio la protagonista di questa riscoperta di Forni di Sopra ed è davvero una grande opportunità. Forni è la culla dell’oboe, che è stato inventato da Giovanni Maria Anciuti. Abbiamo intitolato a lui il festival musicale che ora è alla seconda edizione: l’Anciuti Music Festival. Gli eventi (musicali e non) hanno già superato i confini di Forni, arrivando in diverse località friulane, ma con GEMS abbiamo la grande opportunità di farlo conoscere in altri Paesi europei e così creare una comunità ancora più grande.
Noi ci auguriamo che questo progetto possa crescere e coinvolgere sempre più comuni, diventando una comunità sempre più unita.