Studi recenti dimostrano l’effetto benefico dei fiori per l’agricoltura biologica. Papaveri, margherite, fiordalisi attirano gli insetti predatori e i parassiti, agendo come veri e propri ‘pesticidi naturali’

Coriandolo, fiordaliso, grano saraceno, papavero e aneto vengono piantati in lunghe strisce ai bordi dei campi coltivati, non sono solo belli da vedere quando passeggi in campagna. I fiori sono capaci di attrarre gli insetti che usualmente attaccano i parassiti, e risultano così particolarmente utili per le colture. Queste strisce fiorite agiscono come dei veri e propri pesticidi naturali, favorendo un equilibrio tra agricoltura e natura. Questa pratica semplice è stata sperimentata con successo da Francia, Svizzera ed Inghilterra e può rappresentare una soluzione efficace all’impatto crescente dell’agricoltura sull’ambiente.

Fiori per un’agricoltura più redditizia

fiori nell'agricoltura per non usare pesticidi
Foto via Unsplash

Secondo uno studio condotto in Francia  nel 2017, l’azienda agricola che inserisce le strisce di fiori tra i campi, non risulta solo più eco-sostenibile, ma riesce anche ad aumentare sia la redditività che la produttività nel 38.8% dei casi. Un altra ricerca, questa volta proveniente dalla Svizzera, monitorando questa tipologia alternativa di agricoltura, ha notato una diminuzione del 40% di un particolare tipo di larva che causava danni al raccolto di cereali. Rispetto ad altri campi nei quali non erano stati piantati i fiori, i danni sono diminuiti del 60%. Un risultato veramente interessante!

Fiori contro i parassiti

margherite nei campi
Photo by Roksolana Zasiadko on Unsplash

L’innovazione dei corridoi fioriti è ancora in fase di monitoraggio e di perfezionamento. Infatti, uno svantaggio è che i tappeti di fiori collocati ai lati dei campi non riescono ad allontanare i parassiti che si insediano al centro, perciò l’utilizzo di altri prodotti potrebbe essere in parte ancora necessario. Nonostante ciò, in Inghilterra è presente un programma di monitoraggio chiamato ASSIST. Si tratta di uno studio sulla reale efficacia della presenza di fiori quali margherite, trifoglio dei prati, fiordaliso scuro e carota non solamente in strisce ai lati, ma anche all’interno di ciascun campo coltivato.

Gli effetti benefici dei corridoi di fiori

In poche parole, i principali vantaggi dell’uso dei corridoi di fiori nell’agricoltura sono:

  • incentivare la biodiversità naturale;
  • incoraggiare le rotazioni delle culture e favorire la fertilità del suolo;
  • aumentare la produttività e redditività dell’economia agricola;
  • ridurre l’utilizzo dei pesticidi o di altre sostanze chimiche;
  • diminuire l’impronta ecologica dell’agricoltura.

Corridoi ecologici, piante rifugio e Biodiversità

campo coltivato al tramonto, agricultura biologica
Foto di Federico Respini, via Unslpash

In Italia questa pratica non è ancora stata formalmente sperimentata, però il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta provando a piantare veccia, favino fiori spontanei per cercare di aumentare la biodiversità secondo la teoria dei “corridoi ecologici”. Di cosa si tratta? I “corridoi ecologici” sono aree che favoriscono il passaggio graduale tra un habitat naturale, con la sua gamma di specie selvatiche, e l’ambiente agrario. Seminando piante-rifugio ad hoc per specie utili alle colture, si introducono degli elementi di discontinuità, sia per combattere parassiti, infestanti e malattie, sia per salvaguardare fauna e flora selvatiche.

La biodiversità è dunque l’elemento chiave per un’agricoltura capace di autoregolarsi.  Anche se questo equilibrio tra uomo e natura è ancora sotto attenta osservazione, alcuni passi sono stati già compiuti per rendere questo settore più sostenibile.

Commenta l’articolo con le tue curiosità!


Autore: Camilla Tecchio

Sono Camilla, 22 anni, studentessa di Intermediazione Linguistica presso l’Università di Trento. Viaggiare è la mia passione e stare a contatto con la natura è la parte che preferisco di ogni nuova esperienza. Credo nella sostenibilità perché sento il bisogno di prendermi cura dell’ambiente che mi circonda in ogni situazione, per il futuro di tutti noi.
Altri articoli di Camilla Tecchio →


Questo articolo è stato pubblicato il curiosità ed etichettato , , . Ecco il permalink.