L’Earth Overshoot Day ci dice anche quest’anno che stiamo sovra-sfruttando le risorse del nostro Pianeta. E se calcoliamo l’impronta ecologica dell’Italia il risultato è spaventoso: occorrerebbero 4 ‘Italie’ per soddisfare i nostri attuali consumi di risorse naturali.

A chi si occupa di sostenibilità non sarà sfuggita una data importante: l’Earth Overshoot Day, il giorno che sta a indicare il momento in cui la popolazione mondiale ha consumato tutte le risorse terrestri disponibili che il Pianeta è in grado di rigenerare.

Quest’anno (2017) l’Earth Overshoot Day è stato il 2 agosto e questa non è una buona notizia considerando il fatto che l’anno scorso era stato celebrato l’8 agosto, due anni fa il 13 agosto e nel 2000 a fine settembre.

Earth Overshoot Day, il grafico
Earth Overshoot Day, grafico wikimedia

Earth Overshoot Day: stiamo sfruttando 1,7 volte le risorse del nostro Pianeta

In poche parole, da inizio agosto il nostro Pianeta è sovrasfruttato dall’uomo. Secondo i dati calcolati dall’organizzazione Global Footprint Network, l’uomo sta consumando le risorse naturali 1,7 volte più velocemente della capacità naturale degli ecosistemi di rigenerarsi.

E per come stiamo vivendo noi italiani ci vorrebbero – ad oggi – più di 4 “Italie” per soddisfare i nostri consumi di materie prime.

L’Earth Overshoot Day è un buon indicatore della sostenibilità. Più questa data si avvicina a fine anno più gli stili di vita dell’uomo sono in linea coi principi di sviluppo sostenibile e vanno verso una maggiore tutela della natura.

Purtroppo la tendenza che si è registrata in questi anni è opposta: l’uomo è sempre più vorace e le risorse naturali si esauriscono sempre prima. L’Earth Overshoot Day si avvicina, anno dopo anno, sempre più verso il primo semestre.

Le conseguenze di questo fatto sono sotto gli occhi di tutti. Proprio in questi giorni dieci regioni italiane si trovano in grave crisi idrica. Alcune aree del nostro Paese stanno conoscendo per la prima volta nella loro storia la siccità, e l’agricoltura italiana sta vivendo uno dei periodi peggiori da sempre. Le città stanno raggiungendo picchi di calore che mettono a dura prova la salute e il benessere dei cittadini. Il rischio di vedersi razionalizzare l’acqua si fa sempre più concreto. Il cambiamento climatico, causato dal sovrasfuttamento delle risorse naturali, sta mostrando i primi preoccupanti effetti.

Italia vista dal satellite
Italia vista dal satellite via pexels.com

#Movethedate: la campagna per posticipare l’Overshoot Day

Secondo gli attivisti è ancora possibile invertire la tendenza e per questo hanno lanciato la campagna #movethedate, che ha l’obbiettivo di posticipare l’Overshoot Day. Secondo i loro calcoli, se l’umanità dimezzasse le emissioni di anidride carbonica l’Overshoot Day si sposterebbe in avanti di quasi tre mesi.
I segnali però non sembrano positivi e gli indicatori ambientali ci mettono in allerta ogni anno di più. Ogni anno l’Earth Overshoot Day viene anticipato e questo vuol dire che gli sforzi per raggiungere la sostenibilità si fanno sempre maggiori.


 

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Autore: Andrea Merusi

Sono nato a Parma nel 1984. Mi sono laureato in Biologia (specializzazione Ecologia) e lavoro nel campo dello sviluppo sostenibile aziendale. Coltivo la passione della scrittura e nel 2009 ho partecipato al corso di giornalismo ambientale "Laura Conti". Ho collaborato con diversi giornali: "il Melograno", "Il Punto Magazine", "InfoPo" scrivendo articoli di divulgazione scientifica e nel 2014 ho aperto "il Taccuino di Darwin" (www.iltaccuinodidarwin.com) un portale d'informazione ambientale e culturale. Dal 2009 pubblico i miei pensieri su blog personale: www.andreamerusi.ilcannocchiale.it
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