«La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di tutti»
Avvocato, filosofo e politico conosciuto in tutto il mondo per la sua sua lotta e filosofia non–violenta, Mahatma Gandhi rifletté anche sul rapporto uomo-ambiente, diventando così precursore di un tipo di ambientalismo moderno.
Nelle sue parole si ritrovano concetti contemporanei, come ecologia e destino del mondo, decrescita, senso del limite e piccole comunità. Il pensiero di Gandhi può quindi essere il punto di partenza per creare quella che potrebbe rappresentare un’alternativa concreta a urgenze che purtroppo sono sempre più forti.
La sua filosofia nonviolenta venne applicata da Gandhi in ogni campo, anche al rapporto tra uomo e natura. Il filosofo indiano sosteneva infatti l’uguale diritto alla vita di tutti gli esseri viventi del pianeta ed elogiava uno stile di vita sobrio, lontano dal consumismo, e la bellezza del piccolo: immaginava la formazione di piccole comunità che dovevano integrarsi con l’ambiente, qualcosa che anticipava la filosofia del chilometro zero.
Negli scritti di Gandhi non appare mai la parola ecologia e il filosofo non ha mai esplicitamente portato avanti un movimento ambientalista ma può essere comunque considerato un ambientalista anzitempo, vista la sua enorme consapevolezza e il suo desiderio di un rapporto tra uomo e natura più equilibrato.
È fondamentale riscoprire il pensiero di Gandhi e la sua ispirazione ecologista che perfino la sua India, di cui è Padre della nazione, ha dimenticato. L’India odierna infatti è, insieme alla Cina, tra i più grandi inquinatori del Pianeta.