Orto Botanico Milano: l’orto di Milano è busy come la sua città
Fondato nel 1774 dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, l’Orto Botanico di Brera sorge sull’ex giardino dei Gesuiti e nacque, come molti altri Orti botanici, come giardino di piante medicali che dovevano rifornire la Spezieria di Brera destinata a uso cittadino.
Oggi questo Orto resta una piccola oasi di serenità nel cuore di Brera in cui è bello cercare ristoro dal perenne rumore del traffico e perdersi ad osservare piante, fiori e insetti che vi abitano.
Sicuramente da ammirare le aiuole della salviadi vari generi, le collezioni di aquilegie e, in stagione, la fioritura delle peonie.
Ma l’Orto è anche al centro di una fitta rete di scambi e di attività che ricorda da vicino la febbrile attività degli insetti che corrono lungo i tronchi delle sue piante:
Visite guidate per scuole
Visite guidate per privati
Laboratori educativi sul tema arte/scienza
Percorsi per ipovedenti con il sostegno del Rotary Club Milano Brera e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Milano.
Seguendo una traccia predisposta all’interno dell’Orto e grazie a un microchip RFID (transponder passivi) interrati è possibile vivere il verde di questo piccolo giardino segreto.
Una piccola oasi verde dove ritrovare la tranquillità del Giardino Botanico di Brera? Agriturismo L’Aia
Orto Botanico a Padova: la magia di un giardino segreto del Rinascimento
Il più antico orto botanico del mondo l’Orto Botanico di Padova risale al 1545 e, soprattutto dopo il recente restauro, non ha perso nulla della bellezza e del mistero che lo circonda. Mistero vero e proprio a cominciare dalla sua struttura: un cerchio che contiene un quadrato a sua volta diviso in quattro aree di cui due di forma circolare e due di forma quadrata. Come non ricordare lo stretto legame tra matematica, geometria, numeri, forme e arti esoteriche che ha percorso gran parte della nostra storia dalle origini fino ai giorni nostri? E’ pur vero che oggi noi non siamo più in grado di leggere certi segni, ma anche agli occhi del più inesperto visitatore la perfezione geometrica dell’orto suscita qualche riflessione.
Oggi è soprattutto l’Active Solar Building a colpire i visitatori: una serra in cui tutte le ultime invenzioni tecnologiche per migliorare la vita delle piante sono state poste in atto. Un’unica lastra in vetro lunga 100 metri, prodigio della tecnologia, la ricopre, piante rampicanti che filtrano l’aria eliminando elementi allergeni e polveri sottili sono in un’area della stessa e l’acqua alla temperatura costante di 24°C viene estratta da un pozzo sotterraneo per poter mantenere in vita le piante troplicali. Un piccolo laboratorio della Nasa, parrebbe, se non fosse per le specie verdi che ospita.
In questo giardino Goethe veniva a passeggiare e alla Palma di San Pietro che qui si trova ha anche dedicato diverse parole poetiche, onorandone forse l’età, dato che la palma in questione è qui dal 1585.
Non è un caso, quindi, che il Giardino Botanico di Padova compaia nella lista dei Beni Unesco, come tanti altri angoli della nostra Italia.
Soggiornare nelle verdi campagne attornoa Padova? All’ Agriturismo La Buona Terra
Orto Botanico Roma: la vasca da bagno della Regina Cristina e le piante grasse
Nascosto lungo le rive del Tevere, a pochi passi da Villa Farnesina e dalla bottega del pane dell’immortale Fornarina di Raffaello, c’è un angolo verde poco frequentato dai Romani, ma mèta di turisti provenienti da ogni dove.
All’ombra delle alte sequoie, querce, aceri e viburni volano liberi e felici pappagalli verdi ben attenti a non varcare i limiti dell’Orto, pappagalli che gli stupiti visitatori ammirano a bocca aperta, perché, per quanto Roma sia città mediterranea, non è davvero comune vedere e sentire pappagalli che svolazzano e strillano.
Da non perdere assolutamente, soprattutto se siete alla ricerca di un luogo silenzioso in cui regalarsi una pausa tranquilla leggendo qualche pagina o lasciando semplicemente vagare gli occhi sulle tonalità del verde e di tutti gli oro e gli arancio che questo autunno ci può regalare, il Giardino Giapponese con i suoi bambù, i suoi gazebo e le rilassanti cascatelle.
Ci sono poi due serre per le piante succulenti, ma l’attrazione maggiore delle sere resta la vasca da bagno della Regina Cristina di Svezia trasferitasi dal freddo nord a Roma per liberamente dedicarsi al Cattolicesimo e a opere caritatevoli, a musica e al teatro.
L’Orto infatti sorge in parte del giadino del suo palazzo, Palazzo Corsini, e dopo innumerevoli passaggi la sua vasca in pietra nera è stata usata proprio per ospitare alcune piante succulenti nelle serre.
Suggestivo pensare di passare la mano sulla stessa pietra in cui la mitica Regina Cristina ha preso i suoi bagni, no?
A due passi da Villa Borghese, nella zona verde di Roma, abbiamo scelto il B&B Al Macromondo
Orto botanico di Palermo: progetto germoplasma, la banca dei semi
Anche l’Orto botanico di Palermo è un ‘oasi di verde e di pace per chi cerca ristoro e fugge da calura e traffico cittadino.
Fondato nel 1779 con l’intento di avere un ‘area per le piante medicali e per funzioni didattiche, nella seconda metà dell’Ottocento e fino alla prima metà del Novecento, l’Orto era al centro di una fitta rete di scambi e di collegamenti tra Nord Europa e paesi esotici e lontani come il Sud America o addirittura la lontana Nuova Zelanda da cui proviene la pianta più grande del parco, il Ficus Magnolides il cui ombrello raggiunge ben 1.200 metri quadrati di estensione: una bella ombra, no?
Ma il primato della pianta più alta va alla Araucaria Columnaris che raggiunge i 35 metri.
Restando ai numeri, l’Orto Botanico di Palermo raccoglie circa 12.000 specie di vegetali, un patrimonio immenso.
Forse proprio per questo è dal 1993 sede del progetto germoplasma.
Il progetto germoplasma mira a raccogliere il patrimonio genetico di semi di piante di specie endemiche dell’area mediterranea per salvaguardarle e scongiurare il problema della perdita della bio diversità. Ne abbiamo già parlato anche qui
Da non dimenticare una visita alla serra delle piante carnivore che farà la delizia dei bimbi e anche di molti adulti: queste piante che generalmente crescono in terreni in cui l’azoto è minimo compensano tale mancanza catturando piccoli insetti e procurandosi così l’azoto necessario.
Il nostro consiglio: Hotel Orleans
Foto di copertina: il giardino botanico di Villa Taranto, Verbania, Lago Maggiore, foto di Irene Grassi, via flickr