Muoversi silenziosamente sull’acqua, spinti dal vento e senza inquinare, circondati da una natura incontaminata, alla riscoperta dei suoi ritmi, colori e battiti. Questo è il mondo affascinante della barca a vela, raccontato da Valeria Illiano, che insieme al suo gruppo di amici appassionati velisti di Ferrara ha intrapreso un interessante progetto di turismo sostenibile sul Delta del Po. Un progetto che ha le caratteristiche della sfida, quella di ridurre l’impatto ambientale delle nostre vacanze, ma anche di promuovere esperienze uniche, totalmente immersi e legati nella natura che ci circonda.
L’innovazione ha segnato, da sempre, la storia dell’uomo. Riscoprire, reinventare, riprogettare sono gli obiettivi che si pone l’essere umano per migliorare diversi aspetti della società, e del suo vivere in essa. Innovazione sembra essere diventata la parola chiave per uscire da un periodo storico, come il nostro, segnato da una crisi che non è solo economica, politica e sociale, ma è anche una crisi d’idee.
Crisi ed innovazione, però, non sono due parole che corrono sullo stesso binario: non bisogna necessariamente innovarsi, scoprire il nuovo per evitare il fallimento; potrebbe bastare, infatti, riscoprire ciò che si ha. Si potrebbe guardare al passato per scoprire, ed apprezzare, la più grande risorsa che abbiamo: l’ambiente. Di parole sulla tutela e la difesa dell’ambiente ne sono state dette tante, ma quanti hanno veramente adeguato il loro stile di vita, il loro modo di lavorare e perché no viaggiare, con questi buoni propositi? Pochi.
Quando per la prima volta ho cercato una compagnia, una flotta con cui fare un giro in barca nel Delta del Po, ho trovato solo operatori che offrono escursioni di uno o più giorni su battelli o motonavi di grandi dimensioni e a motore senza alcuna caratteristica eco-sostenibile che inquinavano, e molto, il fiume.
Ma una soluzione a tutto questo esisteva già, bisognava solo saperla sfruttare adeguatamente: barche a vela; mezzo di trasporto che a differenza di altri, ha un minor impatto sull’ambiente circostante in quanto non produce moto ondoso neppure durante la navigazione a motore, non rilascia carburante, né agenti inquinanti e consente di esplorare i luoghi in maniera silenziosa e lenta oltre a essere un’esperienza unica, capace davvero di “legare” il turista alla natura che lo circonda nel totale rispetto dell’ambiente.
Muoversi silenziosamente, spinti dal vento e senza inquinare alla riscoperta dei ritmi della natura: tutto questo è viaggiare a vela. Senz’altro quindi una delle forme che più si avvicina alla definizione di turismo eco sostenibile.
Questo, insieme a tante altre iniziative, è quello cerca di fare Oltre Mare: azienda che fonda le sue origini nel 1985 quando un gruppo di appassionati velisti decide di fondare a Ferrara un’associazione che diffondesse la passione per il mare e la vela e che nel 2010 accetta una nuova e importante sfida: “Ecosaling” progetto con il quale cerca di introdurre la tematica ambientale in quelle che sono le sue attività istituzionali cercando di ridurre o addirittura eliminare, ogni tipo e forma di inquinamento per tutelare le risorse ambientali.
Idee semplici, concrete e funzionali che possono e devono essere applicate soprattutto quando si parla di turismo.
Ovviamente per rendere ciò possibile oltre che idee occorrono anche fondi, un supporto alla realizzazione e impostazione del servizio…qualcuno, insomma, che scommettesse totalmente su di esse ed è qui che Spinner 2013 ci ha aiutato sostenendo il progetto T.R.AVEL. Turismo Responsabile A Vela.
Dopo una fase di analisi del mercato, e d’impostazione dell’offerta finalmente avevamo le nostre proposte di pacchetti turistici a basso impatto ambientale lungo il Delta del Po, e a Chioggia alla scoperta della Laguna Veneta da commercializzare e proporre al pubblico con l’obiettivo di sensibilizzarlo maggiormente alle tematiche ambientali.
Il messaggio fondamentale che vogliamo mandare è che, attraverso la salvaguardia dell’ambiente, la crescita di un fattore economico non deve avvenire necessariamente a discapito di altri fattori, come ad esempio quelli identitario e naturalistico. Anzi è quasi l’esatto contrario.
I risvolti positivi sono molteplici. Da un punto di vista economico, basta pensare ad esempio agli introiti derivanti dalle diverse attività legate al turismo nautico, marittimo e fluviale, ma anche a tutti quei servizi aggiuntivi che si possono offrire al diportista in transito come informazione turistica, attività di svago, diving, pescaturismo, escursioni in bicicletta, itinerari naturalistici, culturali ed enogastronomici volti alla scoperta prodotti tipici locali.
Da un punto di vista sociale i vantaggi ci sarebbero dal punto di vista dell’occupazione che potrebbe generarsi a livello locale, garantendo equità economica e sociale alle generazioni presenti e future.
Innegabili infine anche i miglioramenti che si avrebbero da un punto di vista di rispetto e tutela dell’ambiente: una volta approdati a terra dopo una crociera in barca a vela ci si rende conto poi di quanto effettivamente si spreca nella vita quotidiana e di tutti i giorni.
Un progetto che assume anche le caratteristiche di una sfida; una sfida possibile che stiamo affrontando determinatamente, consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma che non ci scoraggiano, poiché la vittoria e i benefici non sarà solo nostra, ma di tutti.
Info: Ecosailing