Vecchi binari abbandonati, coperti dalla vegetazione e riconquistati dalla natura, che diventano percorsi verdi, lungo i quali pedalare alla scoperta lenta del paesaggio. Uno di questi è l’ex tratta ferroviaria Treviso-Ostiglia, trasformata in una delle piste ciclabili più lunghe e suggestive d’Europa, di cui è stato recentemente inaugurato l’ultimo tratto.

Treviso-Ostiglia
Stazione abbandonata sulla via Treviso-Ostiglia, via magicoveneto.it

La Treviso-Ostiglia è una delle ferrovie dismesse più importanti d’Italia, lunga 118 km, attraversa tutto il Veneto per arrivare fino ad Ostiglia nel mantovano, quindi ai bordi del Po. La linea ferroviaria era stata costruita tra il 1920 e il 1940 per ragioni militari, ma in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale è stata scarsamente utilizzata.

Amici della Bicicletta
Pista ciclabile Treviso-Ostiglia, via amicidellabicicletta.it

Nel 2007 fu presentato un progetto di legge per il riuso del patrimonio ferroviario in abbandono e per la creazione di una rete nazionale di mobilità dolce, aperta a pedoni, ciclisti, cavalieri e utenti a mobilità ridotta. Grazie all’approvazione di tale progetto di legge furono stanziati fondi da parte del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Ministero per i beni e le attività culturali per la realizzazione di una rete di percorsi ferroviari dismessi da destinarsi a itinerari ciclo-turistici.

L’ultimo tratto di percorso recentemente inaugurato sulla Treviso-Ostiglia è di 42 km di pista ciclabile asfaltata. La tratta inaugurata collega Quinto di Padova, dove si consiglia iniziare il percorso ciclabile,  a Campodoro, dandovi la possibilità di percorrere chilometri di pista libera dal traffico e dall’inquinamento, lontana dai rumori delle città, recuperando così una mobilità meno stressante, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Piombino Dese, Villa , dvdbramhall

Piombino Dese, Villa Cornaro del Palladio, foto di dvdbramhall, via Flickr

Ci si immerge in un percorso nella natura, circondato da alberi e campi, attraversano luoghi di interesse socio-culturale e paesaggistico come il Parco del Brenta, i Santuari Antoniani nel Comune di Camposampiero, Villa Cornaro di Palladio a Piombino Dese, Villa Contarini a Piazzola e il Parco del Fiume Sile.

Per gli appassionati di Archittettura la  Villa Cornaro di Palladio è un esempio geniale dello stile di una delle personalità più influenti della storia dell’architettura occidentale. Magnifico è il tema della doppia loggia in facciata, tipico dell’edilizia gotica lagunare e gli interni ricchi di affreschi meritano certamente una visita. Un’altro edificio palladiano da non perdere è Villa Contarini, che per ricchezza architettonica, per larghezza di spazi e per la distesa di parchi e acque può paragonarsi a una vera e proprio reggia.Ma per chi preferisce la natura non può resistere a una sosta nel Parco del Fiume Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, dove si può andare alla scoperta dei Fontanassi del Sile, seguire la fitta rete di corsi d’acqua, incontrare laghetti e aree paludose fino a percorrere il tracciato delle antiche “Restere”.

Villa Contarini, Piazzola Sul Brenta, zioWoody 2
Villa Contarini, Piazzola Sul Brenta, foto di zioWoody, via Flickr

Per i curiosi di prodotti tipici si possono acquistare nella zona del parco la patata dolce e il peperone di Zero Branco, “el Bisàto” (l’anguilla) e lo Storione del Sile.

In effetti, per non perdere le energie, è quasi  d’obbligo fermarsi in qualche agriturismo lungo il percorso e provare qualche delizia tipica come i Bigoli mori, la tipica pasta lunga realizzata con farine tradizionali di grano saraceno, o Risi e Bisi, preparato con il Riso di Grumolo delle Abbadesse e i Bisi di Lumignano, una varietà a km zero di piselli che si trova solo in questa zona, per poi concludere in dolcezza con Zaèti e Crostoli.

Per chi volesse percorrere l’itinerario in più giorni, nelle vicinanze ci si può fermare al B&B La Casa del Giardiniere a 7 km da Treviso o al B&B Sidecar Veneziano a 12 km da Camposampiero, entrambi ricavati in tipiche abitazioni tradizionali immerse nel verde.

Parco del Fiume Sile, Eros_74
Parco del Fiume Sile, foto di Eros_74, via Flickr

In Italia esistono altre ferrovie dismesse trasformate in piste ciclabili, come la Spoleto-Norcia (50 km praticabili) in Umbria, Ospedaletti-San Lorenzo a mare (24 km), in Liguria, valle dell’Anapo (12 km), in Sicilia. Magnifici percorsi verdi ideali per scoprire l’Italia in modo lento ed autentico. Ve ne parleremo nei prossimi articoli del Blog..

 

Info: Mappa del percorso ciclabile da Treviso ad Ostiglia

 

Lunghezza itinerario: 113/118 km

Durata (15 km /ora): 453 minuti

Dislivello totale: 18 metri

Pendenza massima: 2%

Tipologia di fondo: asfalto (per circa 3/4), sterrato (circa 1/4)

Tipo di itinerario: facile, adatto anche ai bambini!