Trapani, fotografia di Szczepan Janus, via Flickr
Siamo in Sicilia , Terra meravigliosa, ricca di storia e di sapori, dove la campagna profuma di mirto selvatico …proprio qui, nell’angolo più remoto a ovest della regione, si trova un luogo fuori dal tempo, che ci riporta con la mente all’Olanda coi suoi mulini a vento.
Trapani, Mulino alle saline, fotografia di Cristiano Corsini, via Flickr
Non tutti lo sanno, ma la costruzione dei primi mulini a vento proviene dall’oriente, dalla Turchia per poi spostarsi nel Mediterraneo e solo più tardi approderà nei Paesi Bassi.
Partendo da Trapani città dedita ad attività estrattive collegate alla naturale abbondanza di sale nel suo territorio, sarà impossibile non rimanere incantati mentre si osserverà il lento movimento dei mulini cinquecenteschi che si snodano lungo gli itinerari delle antiche saline, che costeggiano il blu del mare.
Scorcio saline di Trapani, fotografia di David Salvatori, via Flickr
All’interno dei vecchi mulini è possibile ammirare opere d’arte ricavate dalla lavorazione del sale, che colorato con varie tinte (rosso, rosa,…) somigliano a splendidi coralli. In questo periodo è possibile visitare la ricchissima mostra del corallo, allestita nel museo della città di Trapani.
Le saline hanno una storia antica, che risale al tempo dei Fenici, che accortisi delle condizioni favorevoli del luogo vi impiantarono delle vasche per ricavare il sale, che ancora oggi viene raccolto e accumulato e fatto asciugare al sole. L’estate saremo testimoni di uno spettacolo accecante, per il fatto che le saline bianche, brillano al sole, mentre gli innumerevoli specchi d’acqua e canali che si intersecano tra loro, formano una scacchiera multicolore, caratterizzando questo paesaggio. L’inverno, invece, questi cumuli saranno ricoperti da migliaia di tegole, da sembrare veri e propri tetti, che garantiranno al sale un riparo dalle intemperie.
Canale delle saline di Marsala, fotografia di Neldrago, via Flickr
Lungo il nostro viaggio incontreremo una stupenda laguna, partendo da qui ci si può imbarcare su di un traghetto alla volta dell’Isola di Mozia (all’interno della Laguna). Sull’isola anch’essa colonizzata dai Fenici nell’VIII secolo, si può visitare il Museo, nella casa che apparteneva all’inglese Joseph Whitaker, dove sono custoditi diversi reperti archeologici. Se poi vorremmo proseguire in mare aperto potremo incontrare davanti a noi le Isole Egadi, di cui Favignana è la maggiore.
Le saline più spettacolari sono le Ettore e Infersa di Marsala, nella riserva dello Stagnone, che offrono la possibilità di escursioni, nonché di fare passeggiate lungo le sue spiagge incontaminate. Queste saline si possono visitare tutto l’anno e si può partecipare anche alla degustazione o alla raccolta del “Fior di sale d’Infersa”.
Saline di Infersa a Marsala, fotografia di Benito Condemi de Felice, via Flickr
La città di Marsala, celebre nella storia per lo sbarco dei Mille, a cui è dedicato un museo, è sicuramente da visitare, nei vicoli del centro storico ci si può imbattere in fontane barocche e vicoli cinquecenteschi, fino ad arrivare al museo degli arazzi fiamminghi. Nella visita alle cantine della città, inoltre si potrà gustare una bevanda liquorosa di fama secolare, Il Marsala, accompagnato da frutta fresca e prodotti tipici.
Liquore di Marsala, fotografia di Madlyinlovewitlife, via Flickr
Infine, per recuperare le energie immersi ancora più profondamente nella magica atmosfera siciliana, sosteremo in un antico borgo rurale di campagna, lungo l’antico percorso che collegava Erice a Segesta, trasformato nell’albergo diffuso sostenibile Baglio Case Colomba (pernottamento a partire da 35 euro a persona), ci rilasseremo nel verde della Fattoria biologica Agriturismo Spezia (pernottamento a partire da 25 euro a persona), ammirando dall’alto le isole Egadi.