1. Cosa fare a Salerno
Diversamente da tutte le cittadine campane, Salerno preserva quell’identità un po’ medievale e lombarda, che palpita solitaria dalle rovine del Castello e dal suo panorama che da 275 metri scopre tutto il golfo.
Difficile da raccontare, Salerno si presenta tortuosa e arzigogolata, con viuzze che non possono non ricordare i carrugi genovesi. Tutto questo arrocco medievale lascia il posto lungo la costa a una spianata di hotel e palazzi, animati e maestosi.
Il centro storico, attraversato dalla Via dei Mercanti è molto verde e ricco di parchi, come il Giardino Minerva e il Parco Pinocchio, nato per i bambini che ospita un bell’anfiteatro: ottimo punto di partenza per fare escursioni, trekking o semplici passeggiate sulle montagne e colline circostanti, come la montagna del Castello di Arechi, sul Monte Stella e sulle montagne di Giovi.
2. I sapori tipici e la cucina a km0
La gastronomia è varia e soprattutto ricchissima: torte salate ripiene di scarola e altre verdure, tortelli ripieni di castagne e freschissimo pesce.
Nel centro storico medievale gustate i primi come la pasta e fagioli al lardo, scaldata nel forno in forni a legna d’epoca, la parmigiana di melanzane famosa in tutta la regione, la milza imbottita, i calzoni e il baccalà.
La Taverna Santa Maria de Domno, scavata in una chiesa longobarda vi potrà offrire quell’atmosfera di antichità mai sopita di cui Salerno è intrisa: ingredienti come il farro, il radicchio, la scarola e la gustosa mozzarella di bufala.
Rimanendo in tema di antichità la pasticceria Pantaleone, fu ricavata da una cappella sconsacrata e produce cannoli, sfogliatelle e Montebianco da togliere il fiato.
A Salerno non si può dimenticare il Bar Nettuno, storica gelateria sul lungomare famosa per le brioches ripiene di gelato e per la buona rosticceria campana.
L’enoteca Provinciale l’Azienda Cantine Barone produce un ottimo fiano biologico.
Il fiano biologico è un vino ottenuto da colture estremamente naturali con utilizzo minimo di prodotti agronomici a bassissimo impatto ambientale.
Le uve dell’azienda provengono tutte da vitigni Aglianico e Fiano, e hanno la caratteristica peculiarità della terra argillosa e calcarea del Cilento.
3. Costa Amalfitana e dintorni
Un viaggio nei dintorni di Salerno è un viaggio alla scoperta della Costiera Amalfitana, a partire da Amalfi, la "regina" incontrastata di questo Eden tutto nostrano.
Pietra preziosa incastonata a ridosso del mare, scappa e si forgia dai monti. La prima tappa è il Duomo, che presidia il Golfo dall’alto di una fitta scalinata. Un’atmosfera senza tempo, mistica e quasi asiatica con le preziose lamine d'oro e il Chiostro del Paradiso.
Il borgo marinaro è tutto da camminare fra viuzze e bottegacce animate. Una capatina alla Grotta dello Smeraldo nei pressi di Conca dei Marini con il meraviglioso contrasto fra il bianco delle case e i colori vivaci della natura mediterranea appagherà occhi e cuore.
A Praiano visitate la Chiesa Parrocchiale di San Luca che affaccia diretta sull'arcipelago delle Sineruse, verso l'isola di Capri.
Per chi ama la musica non si può dimenticare il celebre festival di Ravello. Concerti di musica classica in una cornice d’eccezione a picco sul mare.
Il Cilento, cuore della “Campania felix” offre itinerari ecoturistici ed escursioni dal Parco Nazionale, con la sua macchia mediterranea fatta di ginestre e rosmarino, al Monte Cervati e alle Grotte di Camerota. Non ci siete mai stati?
Beh il Cilento è ancora tutto da scoprire, bello e incontaminato, con pianure verdi e fresche, spiagge irresistibili e templi degni di un isolotto greco.
Non perdete "Porta Rosa", arco greco ancora intatto e la cultura enogastronomica tipica di una terra antica e affascinante.
4. Natura, sport e Itinerari slow
Da sconsigliare vivamente a chi soffre di vertigini, il Sentiero degli Dei collega Agerola, un paesino sulle colline della Costiera Amalfitana, a Nocelle, frazione di Positano. Si tratta di una passeggiata di una bellezza sconvolgente, a spasso tra le nuvole, con la netta sensazione di trovarsi un paradiso terreno.
Comincia da Bomerano, frazione di Agerola o da Praiano (ma si raggiunge attraverso una scalinata non adatta a tutti).
Si inerpica attraverso fitta boscaglia e aperture inaspettate a scorci si mare rubati.
1500 gradini vi dividono da Arienzo con la sua spiaggia caraibica. Agerola, altra tappa del sentiero, è famosa per il fiordilatte, da mangiare durante il tragitto con un buon boccone di pane locale.
Spostandosi in Cilento, da Palinuro, piccolo e suggestivo borgo, parte per un imperdibile itinerario a piedi perso tra coste, falesie e incantevoli spiagge.
Si percorrono Camerota e la baia di Cala Fortuna, in un una danza di declivi scoscesi, grotte e sassi.
Per gli appassionati di mare e alta quota non si possono perdere i paesini medievali di Trentinara, Soprano, Sottano, e Capaccio, che custodisce la madonna nera simbolo della terra e della fertilità.
Si può partire da Perdifumo (a nord di Acciaroli) per giungere Sella di Corbara (700 metri), e alla Pietra di Mulaccio, con enormi monoliti in sasso.
Dal monte Stella si scende poi verso San Mauro Cilento, con i suoi fichi bianchi e le castagne da raccogliere e cucinare!
5. Dove dormire in città e nei dintorni
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Foto di copertina: Panorama di Salerno, foto di tomfkemp via Flickr