Ostia e… la natura
Percorrendo la via Litoranea che collega Ostia a Torvajanica, ci troviamo immersi in un ecosistema particolare; da un lato troviamo la costa, dall’altro si estende la vasta pineta. La strada asfaltata divide i due ambienti quasi fossero due entità distinte le cui diversità vegetative vanno ad integrarsi facendo da contraltare alla distesa marina. La duna è caratterizzata da specie vegetali tipiche come tamerici, ginepri, erica e camomilla marina… un delicato ecosistema da tutelare e difendere e che poco più in là lascia spazio alla macchia mediterranea caratterizzata in prevalenza da querce, lecci, pioppi e pini domestici, habitat di una fauna variegata.
La riserva naturale di Castel Porziano costituisce la tenuta presidenziale e per questo non liberamente accessibile al pubblico se non dietro speciali permessi; chi invece avesse comunque voglia di inoltrarsi all’interno della macchia alberata, la pineta di Castel Fusano permette di trascorrere qualche ora di completo relax lontano dalla frenesia cittadina in sella ad una bicicletta, facendo un’escursione a cavallo o semplicemente percorrendone i sentieri a piedi. Infatti, in quest'area verde molto frequentata dagli abitanti di Ostia e non solo, sono presenti numerosi itinerari, alcuni sterrati per chi vuole avventurarsi nel bosco, altri asfaltati per chi invece preferisce non addentrarsi troppo.
… la storia
Nascosta in questa oasi naturale a ridosso del mare si nascondono ai più gli antichi resti della villa di Plinio il Giovane: un peristilio, un complesso termale, un pavimento in mosaico bianco e nero e diversi basamenti in muratura sono gli elementi principali che catturano l'attenzione del visitatore. Il territorio che si estende fino alla foce del Tevere è ricco di richiami storici, segno dell'antica presenza della civiltà romana e dell'intenso rapporto tra l'uomo e l'ambiente; gli scavi della vicina Ostia Antica ne sono la testimonianza più viva.
Passeggiando curiosi all'interno del sito archeologico, possiamo rivivere con un po’ di immaginazione la vivacità delle diverse attività di un tempo: le tabernae, i magazzini, il foro, le terme e l'anfiteatro, ancora oggi cornice suggestiva nelle sere d'estate di spettacoli di ogni genere. A poca distanza dagli scavi la presenza imponente del castello di papa Giulio II fa riflettere su come il mare fosse allo stesso tempo fonte di ricchezza e di minaccia; erano, infatti, frequenti gli attacchi dei pirati, costantemente impegnati a saccheggiare le coste del Mediterraneo. La fortificazione racchiude un borgo ricco di viuzze che conducono alla cattedrale di S. Aurea che sorge sulla piazza antistante. L'antica fontana, le lanterne e le numerose piante e fiori che decorano gli usci e le finestre delle caratteristiche dimore, conferiscono un'atmosfera romantica in cui sembra che il tempo si sia fermato. Il borgo è spesso sede di mostre pittoriche en plein air e teatro di set cinematografici e fotografici per le giovani coppie di sposi.
Dirigendoci nuovamente verso il mare troviamo altri due esempi di fortificazioni costiere: la Torre Boacciana e Forte S. Michele. Entrambe le vedette giacciono in zone abbandonate nonostante la loro rilevanza storica e architettonica, infatti, il progetto del Forte oltre a una presunta paternità del Buonarroti rappresenta una rivoluzione in fatto di difesa costiera per via della sua base ottagonale piuttosto che quadrangolare.
… oggi
Seguendo l’odore del mare e non molto lontano dal Forte troviamo il porto turistico di Roma che ricostruito nel 2001 ha riqualificato una zona prima soggetta all’incuria. I due fari all’ingresso del porto segnalano alle imbarcazioni la possibilità di un attracco mentre nell’area pedonale adiacente si può trascorrere del tempo guardando le vetrine sotto i portici che offrono nelle giornate ventose un po’ di riparo.
Se invece preferiamo la bicicletta ai negozi possiamo percorrere la pista ciclabile che inizia proprio da qui e che prosegue per un tratto del lungomare. Allontanandosi dal tintinnio delle barche che come un coro di campanelli mossi dal vento salutano il visitatore, lo sguardo è catturato dalla distesa marina fino al Pontile, simbolo della cittadina costiera. Antico stabilimento balneare nella prima metà del secolo scorso, il Pontile rappresenta oggi il luogo di ritrovo degli abitanti di Ostia dove è possibile scambiare due chiacchiere tra amici e ascoltare la musica degli artisti di strada.
L’antistante piazza dei Ravennati ricorda storicamente l’opera di bonifica svolta dai romagnoli nel XIX sec. La trasformazione del centro in un’isola pedonale ha dato nuova luce alla piazza Anco Marzio per chi volesse prendere un caffè o un aperitivo in uno dei numerosi bar e sfogliare un giornale su una delle panchine vicino alle aiuole. Senza allontanarsi molto ci si ritrova di fronte alla statua del patrono di Ostia S. Agostino che qui giunse all’inizio del cristianesimo con la madre Monica alla quale è stata dedicata una chiesa della cittadina. A simboleggiare lo stretto legame della cittadina col mare, la facciata della chiesa Regina Pacis, rivolta volutamente verso il mare, vuole indicare l’abbraccio della Madonna al mondo.
Proseguendo sulla costa in direzione della Pineta di Castel Fusano e a conclusione di questo itinerario iniziato proprio da qui, l’ultima ma suggestiva sosta è dedicata al borghetto dei pescatori, un agglomerato di poche abitazioni strette intorno alla statua di S. Nicola di Bari, da sempre protettore di chi lavora in mare. Sorto sulla riva del Canale dei Pescatori, il piccolo borgo costituisce un angolo caratteristico nel quale le reti dei pescatori adagiate sulle modeste casine dai colori tenui con le persiane ancora in legno conferiscono un’ atmosfera unica nel suo genere ma parte integrante della storia di Ostia. La folkloristica sagra della tellina che colora ancor di più il villaggio nelle calde sere d’agosto sottolinea nuovamente lo stretto legame che unisce l’uomo al mare.
E dopo un’intensa giornata trascorsa alla scoperta di natura, arte e storia, non rimane altro che rimanere un momento in silenzio e respirare profondamente l’aria del mare.
Autori: Valeria Durante e Sara Terriaca
Premio letterario "Racconta la tua città"
Copertina: foto di Gustavo Serrano Sanchez via flickr