1. Cosa vedere a Matera
Un fascino quasi carnico con il centro storico scavato a ridosso del burrone e i famosi “Sassi” (il Sasso "Caveoso" ed il Sasso "Barisano", due quartieri patrimonio dell'umanità dal 1993, esistenti dal 1204).
Calcare dolce e intarsiato, che si trasforma in abitazione; pozzi persiani e l’immenso serbatoio d'acqua sotto piazza Vittorio Veneto… una città che preserva il contatto con l’uomo, con la pietra e la sua millenarietà. Una città “sostenibile” che sfrutta risorse naturali come acqua e suolo.
Una proiezione filosofica antica, che rievoca massime e miti: il mito della caverna che si affaccia alla confusione di vicoli, scale e stalattiti di pietra; l’immanenza della condizione di uomo, messa a dura prova dall’immanenza della pietra; il gioco dello spazio-tempo, che si perde tra le ombre distratte, in una meridiana di spiritualità originale.
Qui Mel Gibson ha ambientato La Passione di Cristo nel 2004 e Pier Paolo Pasolini ha dato libero sfogo al suo Vangelo secondo Matteo carnale e umano.
Qui la plasticità delle sagome dà ispirazione ad artisti e scultori; girate in lungo e in largo Matera, scoprendo gli scorci e i particolari, assaggiando i suoi piatti tipici e degustando i suoi vini corposi, materici, vivi.
2. Sapori e cucina a km zero
I prodotti tipici sono una miriade, tutti contadini e pastorali, ma non possiamo non citare il pane.
Simbolo della città e della sacralità di cui è intrisa, è un alimento altamente digeribile e rigorosamente km0.
Grano duro della varietà Senatore Cappelli e un lievito madre d’eccezione: per un pane che si può mangiare fresco e morbido a distanza di giorni.
Se vi trovate dalle parti di Sasso Caveoso, non potete non fermarvi alla trattoria “I Due Sassi”.
La cucina è tradizionale e antica, extravergine d’oliva, latticini e carni di produzione locale, dal manzo all’agnello; prodotti preziosi come le cicerchie, legumi d’eccezione, da gustare con porcini e pasta all’uovo fatta in casa.
La cucina materana ha molto di quella pugliese e non mancano le orecchiette.
Al sugo con le cime di rapa o con uva sultanina. Non dimenticate i fichi e il composto che ne deriva quando sono lavorati da maturi, usato come condimento insolito e gustoso.
Per chiudere il fungo cardoncello, crudo con ricotta, limone e olio e i cardi con cacio e uova.
3. Le Dolomiti Lucane e i dintorni
Matera si esaurisce con i suoi Sassi? No, affatto.
Paesaggi di una varietà sconfinata via accompagneranno alla scoperta della provincia.
Pietrapertosa e Castelmezzano svettano verdi dall’arsura e aprono la vista all’Appennino Lucano.
Le chiamano Dolomiti Lucane:
Pietrapertosa e Castelmezzano sono infatti due paesini di montagna che potrete scoprire attraverso il famoso Volo dell’angelo, un cavo di acciaio sospeso tra i cieli di Pietrapertosa e Castelmezzano. Ci si può lasciare scivolare lungo lo strapiombo, a picco sui monti, per scoprire il fascino dell’alta quota come veri e propri uomini alati.
Potete anche cimentarvi in non meno ardimentosi trekking, tra il verde dei monti e i colori terra delle casupole abbarbicate a mo’ di nidi.
Si può raggiungere Pietrapertosa seguendo il percorso delle sette pietre. Faticoso ma appagante.
Altra meta degna di visita è Craco, la città fantasma.
Un paesaggio lunare e ardito, costellato di dune eburnee. I calanchi lucani.
Città fantasma a causa delle molteplici frane che hanno portato a un dissesto incontenibile, conserva un’atmosfera spettrale, dalle macerie della Cattedrale alla solitudine degli angoli inesplorati.
4. Natura, sport e itinerari lenti
Inforcata la bici si può raggiungere Montescaglioso, sopra una collina che lambisce il fiume Bradano e poi muovere alla volta delle Dolomite Lucane, attraverso Grottole e Tricarico.
In bici si possono raggiungere Castelmezzano e Pietrapertosa trasformando le emozioni in pedalate incessanti.
A piedi si può intraprendere la via del sale, da Matera a Montescaglioso. Potrete scoprire “la via” utilizzata per commercializzare il sale, che dalle saline di Metaponto, raggiungeva Montescaglioso e poi Matera. Il percorso inizia dal Rione Agna a Matera, e guada il torrente Gravina; tra uliveti chiese e cripte si giunge ai piedi della Città di Montescaglioso, con i suoi conventi e le chiese normanne.
5. Dove dormire a Matera e dintorni
Scopri tutte le strutture ricettive ecofriendly della provincia di Matera, dagli agriturismi biologici immersi nella natura, ai piccoli B&B incastonati nei borghi bianchi delle colline lucane.
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Testi di Angela Sebastianelli
Foto di Copertina: foto di Alessandro Rizzo via flickr