- Tempo di percorrenza: 2 ore
- Difficoltà: Famiglia
- Perchè ci piace: Perché un percorso in barca alla scoperta di manufatti idraulici non può che considerarsi quantomeno originale. Inoltre, considerata la poca notorietà di cui godono gli sport acquatici, il percorso può diffonderne la pratica.
- Lunghezza: 6 km
- Dislivello: 590 m
- Percorribilità: In barca
- Costo: 0
- Il nostro consiglio: Indossare indumenti sportivi, preferibilmente tecnici ma soprattutto munirsi di tanto voglia di vogare!
Si tratta di un'escursione in barca, sono disponibili diverse imbarcazioni tipiche a remi, proprie della tradizione di voga alla veneta: caorlina, pupparin, mascareta, sandalo.
Ci troviamo nella bassa pianura tra i Colli Euganei e la Laguna veneta, solcata da importanti rotte fluviali, ma anche da itinerari minori che collegano abitazioni e piccoli villaggi, costruiti durante il secolare lavoro di costruzione dei paesaggi agrari. Si naviga con la tradizionale tecnica della ‘voga alla veneta’, a bordo di tipiche imbarcazioni veneziane a remi in legno, sul Canale di Battaglia.
Partiamo da Battaglia Terme, insediamento rivierasco ed antico porto fluviale, ed incontriamo manufatti idraulici e ponti, ognuno con la sua curiosa storia. Le acque del Bacchiglione, che lungo il Bisato scorrono in direzione sud-nord, incontrano all’Arco di Mezzo le acque del Canale di Battaglia, che scorrono in direzione nord-sud. Siamo all’interno di un complesso intreccio di fiumi e canali e qui a Battaglia il carattere anfibio è ben rappresentato.
Si raggiunge la località Rivella dove si fa una sosta per presentare la storia di un curioso manufatto idraulico: il Ponte-Canale di Montaigne. L’occasione è gradita per confrontare il paesaggio ordinato delle terre di recente bonifica ottenute in seguito al Retratto di Monselice con il paesaggio subito al di là del Canale di Battaglia, di più antica colonizzazione.
Il percorso fluviale qui proposto vuole ricordare un patrimonio trascurato e che rischia l’estinzione, quello della tradizione nautica dell’entroterra, dai saperi anfibi legati alla navigazione interna, alla cantieristica minore, alla portualità, alla pesca, agli insediamenti rivieraschi.
Sasso trachitico e scaglia calcarea provenienti dai Colli Euganei, legname proveniente dai Prealpi, sabbia estratta dal letto dei fiumi, carbone, cereali e barbabietola erano solo alcuni dei prodotti che partivano verso la Laguna. Al contrario, sale e concimi provenienti dal porto di Marghera. In passato il trasporto di merci e persone era quindi più agevole sull’acqua rispetto alle vie terrestri, quest’ultime spesso impercorribili per il fango o pericolose per i malviventi.
L’escursione sull’acqua offre una visione diversa del paesaggio rispetto alla strada o all’argine. In più il lento vogare offre una diversa percezione del tempo, rilassando anche il viaggiatore più stanco.
Dopo lo sbarco, si prosegue a piedi verso l’antico quartiere Ortazzo per visitare il Museo della Navigazione Fluviale e per un inedito incontro con l'ultimo dei barcàri.
Autrice: Carmen Delia Gurinov
Premio letterario e fotografico "Condividi la tua Avventura Verde"
Foto di copertina: Canale di Battaglia Terme, foto di Augusto Mia Battaglia via Flickr