- Tempo di percorrenza: Da 3 a 5 giorni
- Difficoltà: Famiglia
- Perchè ci piace: Attraverserai il sud Italia passando per campi coltivati, chiesette rurali, icone sacre e piccoli borghi di campagna... i tratturi non sono solo itinerari nella natura, ma anche una vera e propria testimonianza storica e culturale!
- Lunghezza: 3100 km
- Dislivello: 1000 m
- Percorribilità: A piedi
- Costo: 0
- Il nostro consiglio: Per le tue soste scegli gli agriturismi e i piccoli hotel che, forti della loro storia e tradizione, ti faranno vivere i Tratturi in un’esperienza a 360 gradi!
Mappa dei Tratturi - foto via leviedeitratturi.com
Una camminata per tornare indietro nel tempo e trasportarsi in un luogo in cui la campagna regna sovrana. Nessuna macchina, nessun rumore: solo pace, silenzio, tanta tranquillità e armonia con la natura. Tanti sono i sentieri che ti permettono di vivere questa esperienza, ma i principali, i “Regi Tratturi”, sono 5 e partono tutti dall’Abruzzo:
- Il Tratturo L’Aquila-Foggia o “Tratturo Magno”: il più lungo (244 km, diviso in 9 tappe), importante e “adriatico” di tutti, collegando il versante sud del Gran Sasso, quello del Sirente e della Majella ai vasti pascoli del Tavoliere delle Puglie, arrivando a toccare in più occasioni l’acqua del mare Adriatico. Il suo tracciato, un vero e proprio percorso storico tra l’Abruzzo e la Puglia attraverso il Molise, parte nel Parco della Transumanza, adiacente alla Basilica di Collemaggio dell’Aquila, e vanta di tratti alquanto integri e di numerose chiese tratturali.
- Tratturo Centurelle-Montesecco: lungo 155 km, è l’unico dei cinque che si diparte e si ricongiunge su un altro Tratturo: infatti parte direttamente dal L’Aquila-Foggia dalla Chiesa tratturale di S. Maria di Centurelli (Civitaretenga, nell’Aquilano) e termina sullo stesso Tratturo presso l’altura di Montesecco, in Molise, dopo aver seguito un percorso più interno e montano rispetto al Tratturo Magno. Il tratto in provincia dell’Aquila è ben conservato e ricco di emergenze culturali, storiche e paesaggistiche, infatti parte dalla preziosa area di produzione dello zafferano DOP di Navelli, dove potrai vedere anche tantissime chiesette tratturali di grande importanza storica. Per questo, il Tratturo è una solida testimonianza delle eccellenze agro-alimentari e storico-architettoniche dell’Abruzzo.
- Il tratturo Celano Foggia: lungo 208 km, è il più interno di tutti, da dove è più facile raggiungere tutti i centri più importanti dell’Italia Centro-Meridionale. Da esso si dipartono ben sei tratturi minori: il Braccio Nunziatella-Stignano verso il Regio Tratturo L’Aquila-Foggia, il Tratturo Sant’Andrea-Biferno e il Tratturello Castel del Giudice-Sprondasino verso il Tratturo Ateleta-Biferno, il Braccio Cortile-Centocelle, il Tratturello Pescolanciano-Sprondasino e il Tratturello di San Domenico verso il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera. Il suo tracciato parte da Celano, nella Marsica, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie terminando a Foggia, attraversando vallate ed altopiani in direzione Sud-Est. Il percorso entra infatti nel cuore dell’Appennino, con il passaggio nell’altopiano delle Cinquemiglia fino ad arrivare nel territorio dei sanniti, dove potrete visitare il tempio e parlamento italico di Pietrabbondante. Il tratturo è percorribile, a piedi, in 12 tappe, ma usando i mezzi di trasporto potete percorrerne anche solo alcune: 1) Celano – Forca Caruso 2) Forca Caruso – Raiano 3) Raiano – Sulmona – Rocca Pia 4) Rocca Pia – Roccaraso 5) Roccaraso – San Pietro Avellana 6) San Pietro Avellana – Pietrabbondante 7) Pietrabbondante – Salcito 8) Salcito – Castelbottaccio 9) Castelbottaccio Ripabottoni 10) Ripabottoni – San Giuliano di Puglia 11) San Giuliano di Puglia – Valle del Fortore 12) Valle del Fortore – Foggia.
- Il Tratturo Pescasseroli-Candela: lungo 221 km, parte da Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie terminando a Candela, attraversando vallate ed altopiani in direzione Sud-Est e ricalcando in gran parte lo spartiacque appenninico. Il percorso attraversa regioni molto diverse per morfologia, geologia, clima, vegetazione, flora, fauna ed uso del territorio. Si parte da quote superiori ai 1000 metri, tra le alte montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, segnate dalla bianca roccia calcarea, passando poi tra maestose faggete, e discendendo gradualmente la Valle del Sangro, in pieno versante adriatico. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nei boschi confinanti incontrerete una fauna molto varia: dai lupi, al cervo fino all’orso bruno marsicano e al camoscio d’Abruzzo. Oltre a ciò, il Tratturo attraversa anche alcuni Siti di Importanza Comunitaria (SIC), parte della Rete Natura 2000, godendo di protezione particolare a livello europeo per via del loro contributo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trovano.
- Il tratturo Castel di Sangro –Lucera: lungo 127 km è il più breve e uno dei tratturi più integri. Parte dalla Taverna della Zittola, proprio sul confine tra Abruzzo e Molise, per dirigersi nella stessa direzione del Pescasseroli-Candela, ma tenendosi più internamente nell’area appenninica. Nel 2012 l’associazione “AttraversoilMolise” ha riesplorato e rimappato il tracciato, con il progetto Tratturocoast2coast”, creando il primo Cammino organizzato su di un Regio Tratturo, con denominazione: “Il Cammino Sulle Orme dei Sanniti”, di otto le tappe: da Alfedena, attraversando i territori di Montalto di Rionero, Forlì del Sannio, Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Civitanova del Sannio, Duronia, Torella del Sannio, Castropignano, Ripalimosani, Campodipietra, Toro, Pietracatella, San Marco la Catola e Motta Montecorvino, fino a Lucera.
Ispirazione: leviedeitratturi.com