- Tempo di percorrenza: 4 ore
- Difficoltà: Famiglia
- Perchè ci piace: Per la bellissima natura della Valsugana, per la tranquillità del percorso
- Lunghezza: 80 km
- Dislivello: 450 m
- Percorribilità: in bici
- Costo: 0 €
- Il nostro consiglio: Al ritorno, puoi comodamente prendere un treno insieme alla bici per tornare in Trentino
Tra boschi e frutteti, una pista ciclabile unisce il Trentino e il Veneto, è la ciclovia della Valsugana. Partiamo vicino al lago di Caldonazzo, uno dei laghi più caldi del Sud Europa e meta perfetta per gli appassionati degli sport acquatici. Prima di partire, potrete farvi un giro del lago in barca a vela o in canoa e i più avventurosi potranno provare lo sci nautico.
Il nostro esatto punto di partenza è Pergine Valsugana, borgo vivace non distante da Trento. Seguiamo la strada urbana che ci porta a Borgo Valsugana, capoluogo della valle e caratteristica cittadina. Pedaliamo per le vie del centro storico, fino alla vivace piazza del mercato. Qui ricomincia la pista ciclabile.
Affianco a noi c’è sempre il fiume Brenta che rende il paesaggio ancora più bello e rilassante. Il sentiero è semplice, ma le emozioni non mancano: il paesaggio cambia spesso, siamo circondati da meravigliosi boschi e i paesaggi sono arricchiti dalle affascinanti montagne circostanti, i frutteti colmi di mele colorano il sentiero. A Grigno, ultimo paese trentino della ciclabile, possiamo fermarci per una piccola deviazione verso la piana di Marcesina. La cosiddetta “Finlandia d’Italia” vi delizierà con le sue estese praterie e i boschi di conifere circostanti.
La pista ciclabile termina a Cismon del Grappa, da qui seguiremo una strada secondaria abbastanza tranquilla che ci porterà a Bassano del Grappa. La città è deliziosa e suggestiva e non potete perdere il Ponte degli Alpini progettato da Palladio.
La bici è il mezzo migliore per scoprire il ricco territorio della Valsugana, tra i suo boschi, le sue mele e i borghi cittadini.
Immagine di copertina: Tratto della pista ciclabile, foto di Davide e Paola, via Flickr
Autore: Chiara Marras