Un viaggio in bici nelle terre natali di Francesco Petrarca: Padova e Arquà, quest'ultimo uno dei borghi più suggestivi d'Italia.
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Difficoltà: Facile
  • Perchè ci piace: Per gli amanti del genere letterario ma non solo, pensiamo che non ci sia niente di meglio che ripercorrere le strade del grande Petrarca
  • Lunghezza: 20 km
  • Dislivello: 10 m
  • Percorribilità: In bicicletta
  • Costo: 0
  • Il nostro consiglio: Adatta a tutte le tipologie di cicloturisti e percorribile preferibilmente nei periodi primaverili e autunnali
Da Padova ad Arquà, patria dell'illustre poeta Petrarca
Da Padova ad Arquà, patria dell'illustre poeta Petrarca

 

Una suggestiva immagine di Arquà Petrarca, borgo medievale nonchè paese natale di Francesco Petrarca, foto di Dr. Wendy Longo via Flickr
Una suggestiva immagine di Arquà Petrarca, borgo medievale nonchè paese natale di Francesco Petrarca, foto di Dr. Wendy Longo via Flickr

L’itinerario proposto segue in parte lo stesso percorso che faceva Francesco Petrarca quando da Padova si recava alla sua casa sui colli. Più tardi la Riviera Euganea sarà percorsa dai numerosi letterati che salivano fino ad Arquà per fare visita alla tomba e alla residenza del poeta.

Veduta sul Castello del Catajo
Veduta sul Castello del Catajo

Alcuni tratti sono semplicemente spettacolari, come quello che precede l’ingresso a Battaglia Terme, dove la vista è dominata dal Castello del Catajo, imponente come un castello, ma affrescato internamente come una villa.

Battaglia Terme, insediamento rivierasco ed antico porto fluviale, è un vero e proprio museo diffuso con curiosi manufatti idraulici e ponti veneziani. Pedaleremo quindi sempre in pianura, sull’argine del Canale di Battaglia, a fianco dell’elegantissima Villa Selvatico - Sartori che ci guarda con vanità dall’alto del Colle di Sant’Elena

Ci troviamo nel bel mezzo di un celebre paesaggio letterario: attorno a noi ville venete, città murate, opere idrauliche, meravigliosi paesaggi. Nelle Valli Selvatiche, osserviamo il sentiero che ricalca l’antico percorso del fiumicello che prima delle bonifiche cinquecentesche collegava la Costa al canale di Battaglia. E’ lungo questa via d’acqua che il Petrarca arrivava ad Arquà! 

Monselice,Padova, foto di Marika Bortolami via Flickr
Monselice,Padova, foto di Marika Bortolami via Flickr

 

Il panorama non è mai uguale a sé stesso e presto raggiungeremo Monselice, città murata. Faremo una piacevole deviazione dall’anello ciclabile per raggiungere la graziosa Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia, città medievale tra le migliori conservate. L’insediamento presenta un singolare bipolarismo: due borghi, due chiese e due piazze. Francesco Petrarca, precursore non solo dell’Umanesimo, ma anche della villeggiatura,  scriveva così di Arquà

"Fuggo la città come ergastolo e scelgo di abitare in un solitario piccolo villaggio, in una graziosa casetta, circondata da un uliveto e da una vigna, dove trascorro i giorni pienamente tranquillo, lontano dai tumulti, dai rumori, dalle faccende, leggendo continuamente e scrivendo". 

Ci addentriamo nel paesaggio spirituale e ci rechiamo alla sua casa, perché “si sente qui il grande spirito vivo e presente, richiamato anche dal paesaggio bellissimo, così conforme al tono della sua poesia soave e melanconica” (Adolfo Callegari).

Castello di Lispida pronto ad ospitare un matrimonio
Castello di Lispida pronto ad ospitare un matrimonio

Il percorso di ritorno ci porta vicino alla tenuta del Castello di Lispida, storica dimora che ospita importanti cantine. In cantina l’identità dei luoghi si scioglie in un calice di vino e il vignaiolo diventa protagonista della storia che abbiamo vissuto in una giornata di sole e brezze.

Autrice: Carmen Delia Gurinov

Premio letterario e fotografico "Condividi la tua Avventura Verde"

Foto Copertina: Piazza Prato della Valle - Padova, foto di Giorgio Galeotti via Flickr