- Tempo di percorrenza: 1 ora
- Difficoltà: Facile
- Perchè ci piace: È un cammino nella storia, fra la rigogliosa vegetazione della macchia mediterranea, grotte di una bellezza incredibile e la vista meravigliosa del mare. Un’esperienza davvero emozionante!
- Lunghezza: 3 km
- Dislivello: 100 m
- Percorribilità: A piedi
- Costo: 0
- Il nostro consiglio: Il terreno è particolarmente sconnesso, per questo consigliamo l’uso di scarponcini.
Il sentiero delle Cipolliane è un itinerario campestre che parte dalle rocce imponenti dell’insenatura del Ciolo e si snoda lungo la costa, verso nord, sino ad arrivare al grazioso porticciolo di Marina di Novaglie.
Il sentiero schiude tutta la bellezza e unicità del paesaggio salentino, facendoti camminare in mezzo alla natura verde e rigogliosa della macchia mediterranea, in cui si incastrano perfettamente la potenza impressionante e selvaggia delle grotte marine delle “Cipolliane”, chiamate così per una particolare varietà di cipolle selvatiche che cresce proprio nei dintorni, e la storia di una popolazione contadina, grazie alle testimonianze di pajare, muri e costruzioni a secco. Anticamente il Sentiero delle Cipolliane, infatti, era una stradina che veniva percorsa per trasportare il sale e altre merci dalla costa alle zone più interne del territorio.
Inizia il tuo percorso dall’insenatura del Ciolo e immergiti in questo bellissimo panorama naturale, circondato dal mare blu del Salento. Il cammino è accidentato e bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, ma non sentirai fatica perchè il piacere della vista panoramica, a picco sul mare, ti riempirà il cuore di meraviglia! Inoltre l’itinerario dimostra anche un certo interesse dal punto di vista geologico: in epoca preistorica, questo territorio era infatti parte del fondale marino. A testimoniarlo sono i milioni di frammenti di conchiglie e fossili marini che si trovano nella zona, caratterizzata anche dalla presenza di grotte carsiche di una bellezza unica.
Raggiungere le grotte è semplice: a un certo punto sul sentiero ti troverai ad un incrocio, dove un cartello ti segnala le strette diramazioni che deviano dal percorso principale per raggiungere la prima grotta. Il sentiero per arrivare alle grotte è ripido e in discesa, perciò meglio appoggiarsi alle protezioni in legno che accompagnano il percorso. A questo punto giungerai all’ingresso delle grotte: cavità naturali enormi ed incredibili, fatte di pietra friabile e porosa, che custodiscono al loro interno un pezzo di storia dell’uomo. Sono infatti molte le tracce lasciate dai nostri antenati, fra cui ciottoli con incisioni particolari e dal significato ancora ignoto.
Torna sul sentiero principale, lungo il quale troverai alcuni punti attrezzati con panchine e tavoli da picnic per permetterti di fermarti, recuperare le energie e ammirare lo splendido panorama che hai di fronte. Ora riprendi il sentiero in direzione Novaglie e concediti un giro per il suo bel porticciolo. Da qui inizia il percorso per tornare verso il punto di partenza dell’itinerario. Attraverserai campi di uliveti accompagnati dalle caratteristiche mura, costruzioni a secco e pajare del Salento. Le pajare sono maestose costruzioni trulliformi che venivano usate come ripari temporanei o giornalieri dai contadini del passato.
Dirigiti verso Gagliano del Capo e, dopo aver preso una lunga strada asfaltata tra gli uliveti, prosegui per un sentiero sterrato che ti guiderà all’inizio del sentiero del Ciolo. Questa parte è più agevole della prima perchè in molti tratti il percorso è coperto da delle passerelle in legno. Cammina fra le alti pareti rocciose dell’insenatura, dove nidificano le gazze ladre che, chiamate “ciole” nel dialetto locale, danno il nome all’itinerario. Prosegui infine fino alla spiaggetta, dove potrai riposarti e rinfrescarti nelle bellissime acque blu. A lato trovi anche le scale per salire sulla strada asfaltata litoranea e camminare quindi sul famoso ponte che attraversa l’insenatura, da cui coraggiosi tuffatori si lanciano nel mare da un’altezza di trenta metri circa.
Ispirazione:1227-sentiero-delle-cipolliane
Foto di copertina: foto via Wikipedia