Nel fiordo norvegese Lysefjord (fiordo della luce) si trova una meraviglia naturale purtroppo poco conosciuta: il Preikestolen o Pulpit Rock, una scogliera formatasi durante l’era glaciale, all’incirca 10.000 anni fa a strapiombo sull’acqua.
  • Tempo di percorrenza: 6,5 ore
  • Difficoltà: Difficile
  • Perchè ci piace: Per la bellezza selvaggia dei luoghi che si attraversano
  • Lunghezza: 54 km
  • Dislivello: 0 m
  • Percorribilità: In bici e a piedi
  • Costo: 0
  • Il nostro consiglio: Il meteo è molto variabile in Norvegia: partite ben equipaggiati!
òa mappa dei fiordi nell'area attorno a tau
Mappa della zona

Il mio viaggio parte da Tau una piccola cittadina della Norvegia Occidentale. Parto da lì con una bici con l’obiettivo di raggiungere Preikestolhytta, il punto di partenza per la seconda fase del mio itinerario. La pedalata risultò molto faticosa a causa delle strade in pendenza e del sole che mi fa sudare, anche se gli alberi secolari, le terre incontaminate e i paesaggi stupendi rendono la salita più leggera.

un laghetto circondato da bianche rocce e vegetazione
Laghetto - foto di Susanna Trino

Dopo un’ora e mezza arrivo alla base del Preikestolen, faccio rifornimento di acqua e cioccolato e riparto, questa volta a piedi. La passeggiata sulla Pulpit Rock è infatti molto ripida in alcuni punti e solo esperti e coraggiosi ciclisti potrebbero percorrerla in bici. Il percorso parte dalla Preikestolhytta, ad un'altezza di circa 270 metri sul livello del mare e si conclude salendo fino a 600 metri. Il trekking è molto più faticoso di quanto mi aspettavo, strada sassosa, ripida, a volte è necessario anche fare delle piccole arrampicate, faccio diverse pause per riposarmi e per guardarmi attorno. Il percorso è ben indirizzato e segnalato, non ci si può perdere, basta seguire i segni rossi su rocce e pietre. Tuttavia anche se l’itinerario risulta abbastanza sicuro è bene indossare buone scarpe ed abbigliamento da trekking.

UN lago circondato da verdi colline
Panorama lungo il percorso - foto si Susanna Trino

Dopo le fatiche iniziali godo delle prime meraviglie: laghetti naturali tra le rocce, vallate dai mille colori, spiazzi verdi intervallati da ponticelli di legno e ruscelli d’acqua freschissima. Dopo un’ora e mezza di cammino tra le montagne e le vallate della regione Ryfilke sono quasi arrivata al pulpito, percorro una piccola stradina rocciosa a strapiombo sul mare ed eccolo dinnanzi a me, in tutta la sua naturale bellezza. Il panorama che si apre davanti a me sul fiordo è qualcosa di indescrivibile, il silenzio domina e trasmette serenità, mi siedo, anche il gruppo dietro di me fa lo stesso, nessuno parla, la fatica e lo spettacolo lasciano senza fiato.

panorama dalla cima della scogliera: mare e roccia
I fiordi norvegesi - foto di Susanna Trino

Faccio una lunga pausa e poi riparto, pronta per tornare a Tau, la discesa non è da meno della salita, piove un po’, le rocce sono scivolose e più di una volta rischio di cadere. Il tempo che impiego per la discesa è di due ore circa, mezz'ora in più dell'andata, è infatti necessario procedere con attenzione a causa della pioggia sempre più fitta. Arrivata a Preikestolhytta riprendo la bici per tornare a Tau. Il ritorno in bici è molto più rilassante, non piove più ed è tutto in discesa. Ho ripensato al mio trekking in Norvegia per giorni al mio ritorno, fantasticando in ufficio su quei posti cosi incontaminati e puri, luoghi intatti, verginei di cui a volte è difficile immaginarne l'esistenza.

 

Immagine di copertina: foto di Susanna Trino

Autore: Susanna Trino - premio "Share your Green Adventure"