Cremona: sulle orme dei liutai…
La piazza del Duomo, col Battistero e il Torrazzo
Piazza del Duomo, foto di Corrado Ignoti

 

“Cremùna”, regina indiscussa della Lombardia basso padana, è un fazzoletto di terra imponente e silenzioso, che rincorre l’argine grande del fiume Po, con le sue vaste acque, “specchio d’afa estiva e nebbie invernali”.

Una miscela incantevole di gusto e tradizioni radicate nel territorio e tra gli abitanti: Cremona è detta “la città della musica”. Diede i natali a Stradivari, Ponchielli e Serini… la loro arte conosciuta e ammirata in tutto il mondo è fonte di inesauribile ispirazione per la moderna liuteria.

Non solo: Cremona è il luogo della rievocazione storica, del vagheggiamento medieval-rinascimentale… una piccola provincia che racchiude lo scorrere lento e il frusciar continuo del passato, con i suoi preziosi dettagli genuini…

1. Cosa vedere a Cremona

Nella Piazza principale la Cattedrale e il pluricitato Torrazzo e orologio astronomico, varrebbero da soli una visita in città.

La torre campanaria in muratura è difatti la più alta d'Europa e racchiude un orologio realizzato persino prima che Galileo scoprisse il pendolo.

Per salire occorre essere pronti a superare l'equivalente di circa 37 piani di scale, per ammirare dal cucuzzolo di muratura rossi tetti disordinati a perdita d’occhio. Anche il Battistero merita menzione e insieme al resto dei monumenti della piazza pervade il visitatore con un’atmosfera quasi scenografica.

Fin dal XVI secolo, Cremona è rinomata e conosciuta per i suoi violini, fabbricati ancora oggi da maestri liutai, che hanno appreso tutti i segreti di famiglia per generazioni.
Negozio di Violini a Cremona

Ma Cremona è una cittadina a misura di “passo”, da scartare a piedi, senza perderne di vista nemmeno un angolo. La sua indole quieta emerge dalle piccole botteghe liutaie e dai caffè incesellati a picco sui sanpietrini.

Il Bar “La Mantovana” e la “Trattoria Cerri” sono due locali storici, rimasti immutati, veri punti di riferimento apprezzati da artisti, musici e viandanti.

La vocazione musicale si presenta ai turisti verso la fine di ottobre con “Mondomusica”, una giostra di maestria liutaia e artigiana, cui accorrono appassionati da tutte le parti del mondo.

 

Il canottaggio è uno sport molto praticato sul fiume Po
Canoista sul fiume Po, foto di Nicholas Fiorentini

2. Natura sport e itinerari lenti

Ecco la riva sinistra del Po, che freme e ribolle infuriando nella corrente: da qui Cremona trae ricchezza e benessere.

Tutta l’area rivierasca è completamente sommersa da gorghi verdi, un vero toccasana per chi ama la natura e le escursioni; da fare a piedi o in bicicletta, attraverso le piste ciclopedonali, con un punto di fuga a dir poco straordinario.

Non manca la possibilità di intraprendere brevi crociere sul Po, nella natura avida e astiosa ma ancora incontaminata che circonda il Grande Fiume. Tantissime le attività da provare: dalla pesca sportiva al canottaggio.

Il Parco delle ex Colonie Padane offre una concreta possibilità di ristoro dal frastuono metropolitano e stupisce i visitatori con una vasta area verde dove svetta una struttura architettonica a forma di poppa di nave, tipica del Ventennio, utilizzata come Centro Elioterapico.

Da non perdere anche il Parco al Po, in affaccio sul fiume, con i suoi pioppi ibridi e il frascame fitto. Avifauna di passaggio e un grazioso laghetto vi aspettano.

In ultimo, il Parco Sovracomunale della Golena del Po, iter fluviale padano lungo 60 km che da Cremona s’inerpica a quota zero sino a Casalmaggiore; qui si godrà di argini, golene e lanche, rincorsi dai fiotti schiumosi e torbidi del Grande Fiume.

 

3. I sapori e la cucina a km 0

A Cremona è facile lasciarsi coinvolgere e travolgere  da piatti di diverso tipo: dal pesce del Po ai prodotti tipici della ricca pianura padana.

Nelle trattorie in riva al fiume spopola il “Pez in aion”, cioè pesce in carpione, insieme alle prelibatezze della terra; da non perdere i salumi tra i quali spicca il “Ciüta”, un gustoso cotechino, e i formaggi, con il “Re” Provolone e il famosissimo Grana Padano.

Una chicca rinascimentale è il "Timballo di piccione" e, per i golosi esperti, il torrone:  tipico dolce preparato secondo antiche tradizioni che si distingue da ogni altro prodotto dolciario di largo consumo. A Cremona il torrone è quasi una religione pagana, che si celebra nelle piazza principale ogni anno con una divertentissima Festa.

La Cremona  dei salumi stagionati apre il passo anche all’orto in tavola. Moltissimi infatti sono i locali che si occupano anche di ristorazione vegetariana. Una ristorazione che fa delle verdure di casa un vero punto di forza. Da non perdere il bellissimo Agriturismo Fienil dei Frati a Soncino.

 

Palio di Isola Dovrese
Palio di Isola Dovarese, foto di Corrado Ignoti

4. Il fiume Po e i dintorni

Vista a volo d’uccello la provincia di Cremona appare un agglomerato di tetti e macchie verdi d’altri tempi: lungo il sinuoso fluire del Po sono diversi i luoghi di interesse paesaggistico e turistico. Intanto la provincia di Cremona lambisce e si lascia influenzare dalle province di Mantova, di Brescia e di Parma.

Casalmaggiore con i suoi echi del Gran Ducato (ove si rifugiò il Parmigianino) e la bellissima piazza neogotica, la medievale Torre De Picenardi, tra Oglio, e Po e il bel Borgo di Castel Visconti.

La splendida Isola Dovarese, a cavallo fra il mantovano e il bresciano, dal fascino tutto medievale: chiesa romanica, viottoli e intonaci scrostati. Protesa nella golena del bellissimo fiume Oglio è lambita dalle sue acque e abbracciata dal Parco Naturale, lembo boschivo dall’inestimabile pregio botanico.

Il secondo week end di settembre si celebra il Palio delle Contrade, riuscitissima rievocazione bassomedievale che racconta in sfilate e giochi il connubio tra i Dovara e i Gonzaga. Quattro contrade si affrontano in prove di destrezza divertenti ed entusiasmanti: le Gerre, Porta Tenca, S.Giuseppe e S. Bernardino.

Un’atmosfera magica e sontuosa, una ricca antologia di usi e costumi locali da vivere bivaccando alle taverne a lume di candela e sorseggiando il buonissimo vino fruttato servito in cocci di terracotta. Un’occasione unica per riassumere in un sorprendente mosaico la vita di ieri e la tradizione culinaria mai abbandonata.

Assolutamente da non perdere l’Agriturismo l’Airone a Castel Franco, una piccola oasi presso l’argine del fiume Oglio: qui si possono gustare verdura e frutta di stagione e piatti tipici della tradizione mantovana e cremonese rivisitati in chiave semplice e innovativa, food rigorosamente km0.

 

5. Dove dormire a Cremona e nei dintorni

Anche le strutture ricettive che rispettano l'ambiente non mancano. Si può scegliere tra agriturismi biologici circondati dalla natura rigogliosa del Po' o da quella selvaggia dei parchi naturali. Ma ci sono B&B green ricavati in antiche cascine o anche in bellissimi castelli come quello di Scipione.

Scopri tutte le strutture ricettive eco-sostenibili di Cremona e dintorni

 

Testi di Angela Sebastianelli

Immagine di copertina: foto di Nicholas Fiorentini

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