L_Italia_punta_sul_Turismo_Sostenibile_-_simone

Circa un mese fa avete condiviso con noi le vostre idee sul Turismo Sostenibile. Stiamo stati infatti invitati dal Ministero a partecipare agli Stati Generali del Turismo Sostenibile di Pietrarsa, Napoli.

In quell’occasione, il 1-2-3 ottobre 2015, abbiamo portato ai tavoli di lavoro organizzati dal Ministro Franceschini non solo il nostro punto di vista, ma sopratutto quello della Community di Ecobnb.

Volevamo infatti evidenziare e condividere con le istituzioni e gli esperti presenti ai tavoli di lavoro (Regioni, enti pubblici, associazioni di categoria, associazioni no profit, ecc), le buone pratiche che ciascuno di voi, perlopiù agriturismi biologici e piccoli bed & breakfast ecosostenibili, sta mettendo in atto ogni giorno.

Azioni concrete che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale del turismo che stanno tracciando una strada diversa, secondo noi quella giusta, da percorrere in futuro.

In tanti ci avete segnalato problemi, avete fatto notare opportunità e buone pratiche per promuovere il turismo sostenibile in Italia.

Di seguito abbiamo raccolto i contributi più significativi seguendo l’ordine con il quale sono stati da voi proposti.

Li abbiamo letti, discussi e condivisi con i tavoli di lavoro. Vi ringraziamo per questo!

I vostri contributi per gli Stati Generali del Turismo Sostenibile

Organizzare mini-Corsi della sostenibilità che completano una vacanza sostenibile, come ad esempio questi sui semi antichi o sulla fitodepurazione(Casale il Baronetto).

 

Il problema più rilevante per le piccole strutture obbligate alla partita IVA (Country House, affittacamere, ecc) deriva dalla farraginosità, complessità e numero degli adempimenti burocratici richiesti, che comportano spese rilevanti per il commercialista e per una corretta e puntuale osservanza degli stessi, spese che spesso arrivano ad incidere per più del 10% sul pur limitato fatturato. Comunque…..condivido i vostri obiettivi. Buon lavoro!
(AIRONE Country House di Francesco Sanò)

 

La collaborazione tra singoli in questi tempi difficili dal punto di vista economico è divenuta una necessità, ma penso che fare rete dal basso sia molto più che trovare un modo per ottenere un profitto migliore: è una nuova modalità di fare economia (e costruire cittadinanza, aggiungerei) che pone al centro le relazioni e il bene di tutti, oltre naturalmente -ma non solo- la necessità di fare profitto. Le caratteristiche e le potenzialità dei territori insieme all’azione e la creatività dei singoli e delle piccole realtà che si mettono in rete possono costituire, migliorare e promuovere la tipicità e l’offerta turistica sostenibile.
E’ necessario però che le istituzioni pubbliche supportino queste iniziative dal basso.
Come? Più che attraverso finanziamenti (tutti siamo consapevoli della situazione…), ritengo sia strategico agire su:
– la semplificazione burocratica delle pratiche per l’avvio e la gestione delle iniziative,
– il supporto a costo zero o quasi, mettendo a disposizione mezzi o canali senza aumentare lavoro o costo per l’istituzione/ente (ad es. la messa a disposizione dei canali di comunicazione già esistenti per divulgare informazioni/pubblicizzare le iniziative, ecc.)
– la facilitazione dei contatti e relazioni tra i soggetti sia economici (ad es. piccoli produttori agricoli locali, negozi di vicinato, piccoli ristoratori, Bed&Breakfast, ecc.), sia associativi (associazioni culturali, di promozione sociale,…), sia pubblici (Comuni, Comunità Montane, IAT, ecc.).
Buon lavoro! (Simonetta Rinaldi – Bio B&B Il Pittore – Albino BG)

 

Attivare percorsi di Ciclo turismo nella Regione Marche in particolare nella provincia di Pesaro Urbino.
Sostenere piccole iniziative culturali che coinvolgano singoli ma sopratutto famiglie sui temi della integrazione culturale presso strutture che si propongano per seminari o attività. (B&B Lucilla Villa)

 

Promuovere l’utilizzo nelle destinazioni sostenibili di detergenti ecocompatibili come ad esempio quelli di Cascina Meira. (Ecolocanda al borgo)

 

In un tempo in cui la globalizzazione si diffonde appiattendo tutto emerge la necessità di dare risalto alle identità territoriali. Pochi sono rimasti gli abitanti che conservano la percezione del territorio in cui vivono con le conseguenze cui questo porta (paesaggi culturali distrutti, beni collettivi in stato di abbandono e degrado, piccola economia in forte crisi, ecc…). Per questo si invita a favorire azioni tese alla conoscenza del proprio territorio e dei suoi beni, siano essi materiali come paesaggio, edifici storici, produzioni locali, ecc., che immateriali come le tradizioni popolari, la narrazione, i valori che identificano la popolazione di quel particolare luogo. Il Turismo Responsabile si nutre della ricchezza che il tessuto sociale può produrre quando vi è percezione e sensibilizzazione delle proprie caratteristiche identitarie. Nessun territorio privo di identità è di stimolo per i propri abitanti, né tanto meno invoglia un turista alla visita. (Norma Ghizzo B&B Via Paradiso)

 

Bisogna, ri-pianificare lo sviluppo dei territori montani e delle piccole e micro borgate alpine, che ad oggi e per molti anni sono stati abbandonati. Ma farlo con progetti concreti! Credetemi negli anni parole ne sono state fatte molte, moltissime, ma oggi la realtà è che i giovani ancora lasciano i loro territori in cerca di avventure cittadine. Se abbandoniamo un sistema sociale di insegnamento per i ragazzi giovani, un insegnamento concreto per la loro vita, non possiamo percorrere molta strada in futuro. Facendo noi parte e collaborando con diverse associazioni come Wwoof e Workaway io in prima Persona cerco di essere di utilità sociale per aiutare i giovani nelle loro esperienze che fanno presso di noi ad essere più conoscitivi e più motivati giorno dopo giorno. E’ impressionante per me vedere la demotivazioni nelle giovani leve, bisogna insegnare loro la strada di un cammino che permetterà la loro vita futura. (Fabrizio Roncaglia, Associazione T.E.M)

 

La mia filosofia come bed and breakfast è l’accoglienza. Da noi gli ospiti dormono e fanno colazione, non sarebbe bellissimo poter dare loro una fetta di torta fatta in casa, una marmellata preparata con le nostre mani con la frutta del nostro giardino, uno yogurt dal gusto particolare sempre preparato con un latte biologico, magari delle nostre valli? Anziché essere obbligati a dare sterili e anonimi prodotti confezionati? Li accogliamo nelle nostre case e sarebbe bello farli sentire come a casa loro! (Una casa nel bosco)

 

Si potrebbero detassare (ad esempio eliminare la tassa dei rifiuti) le strutture che sono realmente sostenibili. O ancora, promuovere corsi di sostenibilità per i gestori strutture (molti non sanno di cosa si parla). Incentivare le buone pratiche. Buon lavoro ragazzi e a presto! (B&B Cancabaia Parma)

 

Se tutte le strutture ricettive (hotel soprattutto, b&b, agriturismi, ecc.) utilizzassero a colazione tovaglioli provenienti da carta riciclata (e anche per le stampanti) sicuramente avremmo un impatto ambientale diverso. E questo è solo un problema di cambiare tipo di prodotto durante l’acquisto perché il costo di carta riciclata e / o tovaglioli fatti con carta riciclata molto spesso è inferiore alla carta bianca. Credo che già solo questo possa fare la differenza, anzi potrebbe essere un punto di partenza per altri risparmi di risorse naturali. (Agriturismo Le Nosare)

 

Più attenzione va fatta su quelle strutture che offrono ospitalità e nel contempo contribuiscono a curare e promuovere il territorio. Se noi Italiani non re-impariamo che la nostra qualità, benessere e territorio sono unici al mondo e non riportiamo il turismo al primo posto economico, tutti perdiamo. La grande industria e le distruttive speculazioni del cemento non portano ricchezza duratura. Soltanto un turismo responsabile ed efficace contributo a chi ha investito grandi somme sul territorio possono portare il turismo responsabile sul territorio e contribuire ad un più elevato benessere a chi è sempre in prima linea, di tasca propria. Auguri di buon lavoro a tutti voi. (Adriano Rosso, Az. Bio. Cascina Rosso, Roccaverano, AT)

 

In famiglia stiamo cercando di mettere a punto un’azienda agricola/agrituristica efficiente ed ecosostenibile per dare un futuro di lavoro ecocompatibile (e di vita in montagna) a nostro figlio. Siamo consapevoli di essere venuti casualmente in possesso di un tesoro in quanto il podere che abbiamo rilevato nel 2013 ha una storia particolare nel contesto locale della Garfagnana ed un suo intrinseco valore immateriale: culturale, storico e scientifico.
Il personaggio che creò il nostro podere nell’800, il prof. Carlo De Stefani (1851-1923), infatti, proprio da qui effettuò le sue esplorazioni geologiche nelle Alpi Apuane di Garfagnana, qui studiò e praticò l’agricoltura (che descrisse magistralmente nella “Monografia del Comprensorio di Castelnuovo Garfagnana per l’inchiesta agraria Jacini del 1885”) e, infine, trasformò il podere in buen retiro dove scrivere libri e pubblicazioni scientifiche (di storia medioevale, economia, statistica, geografia, geologia e agricoltura). Oggi tocca a noi vivere, e far vivere, un luogo dove l’agricoltura, l’agriturismo, la montagna e il paesaggio hanno potenzialità enormi se ben correlate ai valori immateriali del luogo stesso. Siamo consapevoli che il futuro si giocherà sulle nostre capacità di conservare il luogo, con la sua integrità e identità, fisionomia e storia, rendendolo ecosostenibile e centro di innovazione locale sia per le attività agricole che multifunzionali in agricoltura. Non a caso, lo scorso anno, l’Antico podere De Stefani è stato oggetto di una tesi del Master in “Gestione dello Sviluppo Locale nei Parchi e nelle Aree Naturali” che, mio marito Eugenio, ha eleborato effettuando una ricerca storica sul nostro podere e sul professor De Stefani, dimostrando come la conoscenza, la valorizzzazione e la tutela dei beni immateriali del territorio può – insieme ai valori materiali naturali, culturali e paesaggistici del territorio stesso – creare i presupposti per uno sviluppo locale virtuoso e sostenibile tramite il turismo-culturale. La tesi del Master GESLPAN “Il caso studio dell’Antico podere de Stefani in Garfagnana: un progetto di sviluppo del turismo culturale e sostenibile che trova origine nei valori materiali ed immateriali del territorio” è visibile on-line (e scaricabile) da questo link. (Agriturismo Pradaccio di sopra “Antico podere De Stefani” di Graziana Pozzi)

 

Avete altre idee, proposte o pensieri da condividere?

Potete sempre farlo commentando l’articolo. Saremo felicissimi di leggervi e rispondere!

 

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