Se conviene, se è sicura, come si fa a sapere che è rinnovabile, come si certifica. Sia che siate titolari di un’attività commerciale come un bed&breakfast, sia che siate privati cittadini desiderosi di avere energia rinnovabile in casa, ci sono interrogativi riguardanti le fonti, gli impianti e i metodi di dispacciamento comuni a tutti. Con dieci anni di esperienza come operatore nell’energia rinnovabile prima per le aziende e ora anche per i privati, LifeGate può dare un aiuto a rispondere sia alle vostre domande, sia a quelle dei clienti.
La luce l’abbiamo tutti, in casa o al lavoro. Nel mondo moderno, nessuno vive senza elettricità. Quindi, chi desidera avere uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, può compiere con la scelta di energia esclusivamente da fonti rinnovabili un gesto facile, rapido, tramutando un obbligo (avere energia elettrica) in una dimostrazione di coerenza, in un messaggio. Di cui vantarsi, a ragion veduta.
Accanto a tutti i diversi possibili interventi ingegneristici (impianti fotovoltaici, pompe geotermiche, architettura passiva) è possibile scegliere, per l’energia proveniente dalla rete, solo quella proveniente da produttori di fonti rinnovabili, a monte. Data la novità della scelta, è inevitabile che generi molte domande. Ecco le più frequenti, con le risposte più efficaci.
Per far arrivare l’energia elettrica da fonti rinnovabili a casa o in azienda, servono lavori?
Non servono né lavori edili, né al contatore, perché la scelta di avere solo energia elettrica da fonti rinnovabili incide a monte, nel punto di immissione dell’energia in rete, e non a valle, all’utente finale. Non si subiscono né distacchi, né interruzioni di servizio, né blackout, né visite a casa o in ufficio di operai con caschetti e cacciaviti.
Ma se la rete elettrica nazionale è unica, come si garantisce che l’energia consumata sia proprio da fonti rinnovabili?
Qui interviene la certificazione GO (Garanzia d’Origine) rilasciata dal GSE. Il tuo esatto consumo sarà coperto all’istante, garantito, da impianti rinnovabili situati in Italia. Fare due reti sarebbe inutile, l’elettricità è un flusso di elettroni, non è come l’acqua che se si mischia con quella sporca diventa tutta sporca. È giusto puntualizzare ulteriormente. Non esiste e non esisterà mai una rete ‘parallela’ per l’energia rinnovabile, la rete è unica. Quello che cambia LifeGate è a monte, cioè da dove e quanta energia viene prodotta. LifeGate acquisisce, contestualmente all’energia prodotta, i certificati di Garanzia d’Origine (GO) del GSE, il Gestore nazionale dei servizi elettrici, esclusivamente da impianti italiani, ed esclusivamente impianti eolici, idro, solari (e non altre fonti) che si annullano via via con i tuoi consumi. Si ha così l’esatta corrispondenza tra l’energia da te consumata e quella prodotta da quegli impianti.
Perché questo meccanismo è incentivante per il sistema paese, per gli impianti puliti, per le fonti rinnovabili in Italia?
Perché più persone e aziende sceglieranno l’energia da chi la fornisce 100% rinnovabile, più impianti saranno necessari per produrla.
Avere energia rinnovabile costa di più, oppure ci saranno risparmi in bolletta?
La componente energia pesa solo per il 40% della bolletta finale. È in questa quota che i diversi operatori manovrano. Il resto sono costi fissi uguali per tutti. Il prezzo dell’energia rinnovabile in Italia fluttua ma è in linea con il mercato ed è attualmente concorrenziale con i principali operatori, anche e soprattutto di quelli che trattano energia sporca da combustibili fossili. Inoltre, la filiera corta e la scelta di utilizzare il canale web come modalità esclusiva di accesso al servizio eliminano i costi inutili per trasferire più valore alle persone. Allo stato attuale, la stragrande maggioranza di chi cambia operatore, ottiene un risparmio rispetto al vecchio fornitore.
Ci sono problemi a cambiare utenza?
No, i vecchi fornitori non possono assolutamente opporsi, ostacolare, interrompere, o non fornire assistenza. Poi, l’operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica rimane Terna. Con la liberalizzazione del mercato oggi gestore, produttori e fornitori sono aziende separate. Ognuno fa il suo lavoro e tutti insieme diamo energia alle persone e alle aziende. Dal 2005 migliaia di aziende usano l’energia LifeGate con ottime soddisfazioni.
Il servizio è raggiungibile ovunque?
Dal centro città alla casa al mare fino ai più remoti paesini di montagna, sì, certo, l’energia rinnovabile ti raggiunge ovunque perché entra nella stessa rete elettrica nazionale. Se avete energia elettrica a casa o in azienda, può diventare rinnovabile grazie a LifeGate perché cambiano gli impianti da cui arriva, ma non la sua distribuzione. Tant’è vero che non è necessario indicare il Cap al momento dell’attivazione.
Posso far vedere prima la mia bolletta della luce a qualcuno, per valutare costi occulti e le opportunità di cambiare fornitore?
Le bollette di alcuni operatori sono volutamente complesse. Per analizzarne le voci, l’ideale è rivolgersi al vostro fornitore, che deve darvi tutte le spiegazioni del caso. Oppure, potreste studiare prima il tema su una fonte ufficiale: l’Autorità per l’energia elettrica ha messo online un intero atlante del consumatore, con tutte le risposte su ogni voce della bolletta: http://www.autorita.energia.it/atlante/index.htm. LifeGate consente anche di ottenere una simulazione sui propri consumi, inviando la propria bolletta fotografata, scannerizzata o già in pdf alla mail energia@lifegate.it.
Ho già un impianto fotovoltaico sul mio tetto, posso passare a LifeGate? E, come produttore, che vantaggi avrei nel passaggio alla vostra compagnia?
Passando a LifeGate renderà rinnovabile anche la parte che non produce con il fotovoltaico. In generale, avere – meritevolmente! – impianti fotovoltaici non comporta alcun tipo di vincolo tecnico o contrattuale che impedisce di cambiare fornitore, no. Gli impianti di produzione fotovoltaici sono soggetti a contratti e/o convenzioni con soggetti diversi dal fornitore di energia, e quindi la vendita di energia in rete e qualsiasi tipo di incentivo sono indipendenti dal contratto di fornitura elettrica. Di più: in linea di valori, riteniamo che i 700mila italiani che hanno un tetto fotovoltaico, potrebbero esser ancor più interessati a rendere rinnovabile anche la quota restante di bolletta elettrica, perché completa a tutto tondo il loro ottimo spirito di iniziativa.
Ma anche le centrali energetiche a fonti rinnovabili inquinano o sono impattanti, almeno un po’?
Rispetto a una centrale a carbone come incredibilmente ce ne sono ancora dodici attive e mortalmente inquinanti in Italia, rispetto a un inceneritore riconvertito, rispetto a una centrale termoelettrica che brucia oli esausti o pet coke, non c’è paragone. Certamente, ogni impianto industriale ha un suo quantificabile impatto ambientale o paesaggistico, ma lo si può ridurre e compensare. Un operatore come LifeGate perciò ha scelto di approvvigionarsi solo da impianti eolici, idroelettrici e fotovoltaici a esclusione di altre fonti che, pur rinnovabili, possono avere un impatto sgradito a livello locale, come il geotermico. Ovviamente, per legge, nessun nuovo impianto è mai stato costruito senza previa valutazione di impatto ambientale, e gli impianti che sfruttano le nuove energie rinnovabili (si definiscono così il mini-idro, l’eolico e l’eolico integrato in architettura, il fotovoltaico) hanno di per sé un impatto incomparabilmente minore di ogni centrale convenzionale o nucleare al mondo. In più, l’energia di LifeGate, sì, è rinnovabile e prodotta in Italia, e le pur minime emissioni di CO2 rimanenti dovute agli impianti, al dispacciamento e alle operazioni sono compensate con Impatto Zero®.
Perché scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili?
Perché trasformi un obbligo in un messaggio dato al mondo.