Una vacanza in barca a vela è un’avventura travolgente. Le onde, il vento, la natura che ti circonda e l’equipaggio possono rendere il viaggio in mare un’esperienza che ti cambia la vita.
Ebbene sì, le sensazioni che si provano durante la prima avventura in barca a vela sono uniche. Ammirare le sfumature di blu che si incontrano all’orizzonte, tra cielo e mare, crea un senso di pace interiore quasi difficile da descrivere. Durante una vacanza in barca a vela, molti aspetti della vita quotidiana, spesso molto stressante e frenetica, spariscono. Al loro posto, i nostri sensi sono più portati a percepire il contatto con la natura, con la Madre Terra, e con il Dio Nettuno.
La vita in Mare è molto diversa dalla vita a Terra. La vita in Mare a volte può essere molto utile a noi esseri umani, abituati a vivere sulla Terra, a farci rendere conto di quanto dovremmo prestare più attenzione. Più attenzione verso noi stessi e il nostro corpo, ma soprattutto verso l’Altro e la Natura. Come farlo? Rispettando.
Per questo, per poter godere al massimo di questa nuova esperienza è bene seguire alcuni accorgimenti e regole. Ciò porterà te e il resto dell’equipaggio a godere di ogni momento.
Leggi questa lista di consigli e portali con te nella navigazione: un profondo sentimento di condivisione e di gruppo si instaurerà tra te e i tuoi compagni di viaggio, anche se sconosciuti!
1. Ascolta gli skipper!
Ne ”I Pirati dei Caraibi” Jack Sparrow è il capitano; allo stesso modo, nel tuo viaggio in barca a vela i tuoi capitani saranno gli skipper. Infatti, sia che tu prenoti una barca con lo skipper, o che tu scelga di partecipare a un viaggio organizzato da una associazione, saranno sempre e solo gli skipper ad avere la responsabilità dell’imbarcazione e dell’equipaggio. Per questo, sono le loro parole e le loro regole a valere in barca! Citando una battuta del mio comandante: ‘In questa barca vige la democrazia: una democrazia in cui comando io!’
2. Gli spazi in barca sono ristretti
Che tu stia in pozzetto, che tu stia dormendo in cabina, che tu stia aprendo un’anta della cucina oppure camminando in direzione dell’albero di prua, ricordati sempre: ‘In barca, gli spazi sono piccoli’. In ogni tuo movimento, sia sopra coperta che sotto coperta, cerca la coordinazione con il resto dell’equipaggio che in quello stesso momento sta eseguendo uno spostamento.
Tenere a mente che gli spazi sono ristretti vale in particolare quando si parla di cambusa. Legittimo è per te che sei al tuo primo approccio alla vela chiederti in cosa consista. La potremmo descrivere il poche parole come ‘i viveri, la dispensa a bordo delle imbarcazioni‘. La cambusa è un elemento fondante del viaggio in barca; molta attenzione deve essere riposta non solo nella scelta dei prodotti che andranno a comporla, ma anche nella disposizione di essa nei diversi gavoni.
Per quanto riguarda la scelta, è estremamente importante, quando si va a fare la spesa prima di salire a bordo e salpare, avere bene in mente il numero dei pasti che si andrà a fare e avere chiare le idee su quali manicaretti si vorrà preparare. Ciò permettera di non comprare prodotti che non andranno usati e, di conseguenza, di evitare gli sprechi. In merito alla disposizione della spesa nei gavoni, torna in ballo la regola n°1: Ascolta gli skipper!. Loro sanno quali prodotti inserire nel frigo e quali nei gavoni; inoltre, conoscendo la barca, sapranno dove e come metterli, in modo da ottimizzare l’uso degli spazi e bilanciare i pesi.
3. Rispetto per l’equipaggio e aiuto reciproco
In questa tua prima vacanza in barca a vela non sarai da solo. E meno male! Ci sarà un equipaggio a farti compagnia, a condividere con te nuove esperienze, risate e anneddoti. L’equipaggio, senza accorgertene, diventerà una sorta di nuova famiglia. Per questo saranno estremamente importanti il rispetto e l’aiuto reciproco.
Ad esempio, se una tua compagna di viaggio si è resa disponibile a preparare la cena il giorno prima e a servire la colazione la mattina successiva, cerca di essere propositivo e offrirti nel preparare tu il pranzo. Se un compagno dovesse accusare del mal di mare mentre sta sistemando le stoviglie, scendi tu sotto coperta a completare il lavoro al posto suo. Di certo, lui ricambierà il favore quando sarai tu a necessitare una mano d’aiuto!
4. A goccia a goccia si fa il mare
Durante la prima vacanza in barca a vela è tutto nuovo: fremiamo dalla voglia di scoprire come funzionano la varie componenti dell’imbarcazione; siamo tentati di fare mille domande; riusciamo a fatica a trattenerci dal desiderio di sapere cosa si farà il giorno successivo. Certamente, questo è un indice positivo del fatto che si sta apprezzando l’esperienza. D’altra parte, ricordati di tenere a mente questi due detti:
A goccia a goccia si fa il mare…
Chi va piano va sano e va lontano.
Entrambi questi detti stanno a significare che a piccoli passi si possono portare a compimento grandi imprese e obiettivi. Perciò, evita di portare in barca la frenesia tipica dell’uomo occidentale: stai nel presente, stai con quello che hai e apprezza il momento speciale e unico che stai vivendo. Infatti, in barca i programmi possono facilmente variare nel giro di poche ore, per svariate ragioni: in primis, per motivi dovuti alle condizioni meteo marine.
5. Uso dell’acqua in barca
Un viaggio in barca a vela senza l’acqua? Impossibile! L’acqua costituisce i mari, gli oceani e soprattutto costituisce il 60% del corpo umano: ne abbiamo bisogno estremo per sopravvivere. Se vogliamo fare un viaggio che sia sostenibile per l’ambiente, per la nostra imbarcazione e per noi stessi, dobbiamo prestare attenzione ad alcuni accorgimenti.
Innanzitutto, è bene sapere che in barca c’è l’acqua dolce, ed è contenuta in dei serbatoi che si collocano nella barte bassa, generalmente in gavoni o sotto le cuccette. Proprio perché contenuta in serbatoi, la cui capienza cambia in relazione alla grandezza della barca, l’acqua dolce è limitata. Questo significa che è bene ponderarne l’uso e capire se poter usare in alternativa l’acqua salata filtrata. Per lavare i piatti ad esempio, è possibile usare l’acqua salata al posto che sprecare quella dolce. Per la doccia, invece, è bene usare l’acqua dolce per poter togliere i residui salini sulla pelle: allo stesso tempo però, sempre nell’ottica di limitare lo spreco d’acqua dolce, è consigliabile fare docce molto brevi oppure limitarle in numero nel corso della vacanza.
6. Mal di mare: meglio prevenire che curare
Può essere che anche tu, come me, abbia fatto diversi corsi di vela su deriva, che tu sia stato sempre a tuo agio nell’acqua e sull’acqua e che tu abbia addirittura la patente nautica o un brevetto da sub. Bene, non fare come me: non credere di essere invincibile e intoccabile dal mal di mare!
Perciò il consiglio spassionato è: previeni! Ci sono rimedi naturali che possono aiutare, per esempio lo zenzero. Altrimenti i braccialetti antinausea e le gomme da masticare TrevelGum sono una valida alternativa per placare i primi lievi sintomi.
Siccome nessuno è completamente immune a un mare forza 6 e a onde che sfiorano i 3 metri, se gli skipper prevedono l’arrivo di una condizione meteo marina simile o peggiore, assumi per sicurezza una pastiglia di Xamamina: provocherà un leggero senso di sonnolenza, ma scomparirà del tutto la sensazione di nausea.
7. Goditi la Vacanza!
Anche essere troppo ligi ad ogni piccola formalità potrebbe nuocere a una buona navigazione. Gli skipper saranno contenti di vedervi felici e rilassati, perché saranno certi di aver portato a compimento il loro lavoro! Quindi, abbandonati al piacere di ogni vista, di ogni alba e di ogni tramonto. Inspira ed espira l’aria frizzantina e percepiscine la salinità. E sappi che, in barca, ne vale sempre la vela!
Foto in Copertina di Fabio Castelli