Eccoci in Val di Funes: un paradiso naturale, boschi e pascoli incantati ai piedi dei suggestivi pinnacoli delle Odle (che in lingua ladina significano “aghi”). La Perla Alpina di Funes non è solo un luogo incantato a due passi dal Parco Naturale Puez-Odle patrimonio Unesco, questo piccolo comune alpino è anche un esempio di sostenibilità, di mobilità dolce e di turismo responsabile tra le Alpi. Ecco le 10 esperienze green da non perdere nella Perla Alpina di Funes:

1. Innamorarsi del paesaggio perfetto della Val di Funes

Itinerario a piedi nel paesaggio incantato nella Val di Funes
Itinerario a piedi nel paesaggio incantato nella Val di Funes, foto di S. Ombellini

Davanti a noi un paesaggio incantato, incastonato dalle meraviglie naturali delle Odle. Arriviamo nella Perla Alpina di Funes Villnoess a bordo di una silenziosissima auto elettrica “Alpine Pearls”. Nel cuore del piccolo paese di San Pietro incontriamo la nostra guida. Una lunga barba, un cappello da alpino e uno sguardo simpatico, Günther Pernthaler, allevatore di pecore, ci guida a piedi attraverso il paesaggio autentico della Val di Funes, di maso in maso per scoprire i sapori del luogo.

Bastano pochi passi per uscire dal piccolo paesino di San Pietro e trovarsi circondati da pascoli morbidissimi, filari di alberi e la bellezza delle Dolomiti sullo sfondo. Grazie alla caparbietà dei suoi abitanti la Val di Funes è stata risparmiata dagli impianti di risalita e dalla speculazione edilizia. Qui non esistono seconde case e i masi di un tempo sono stati recuperati utilizzando materiali e manodopera locale.

Sui prati pascolano le “pecore con gli occhiali” o le “mucche grigio alpine” due razze antiche che la Perla Alpina di Funes è riuscita a preservare fino ad oggi. Günther ci racconta che negli anni novanta le “pecore con gli occhiali” stavano scomparendo: “erano rimasti solo duecento esemplari… oggi sono circa settecento e sono un elemento importante dell’economia della Valle“. Un’unicità del luogo e un prodotto tipico slowfood che viene proposto nei migliori ristoranti della Val di Funes. Agricoltura e paesaggio, allevamento e turismo convivono in armonia perfetta. Chi meglio di un pastore del luogo poteva raccontarcelo?

Questa è l’esperienza perfetta: per chi ama la natura, il paesaggio e la fotografia. Puoi prenotare una visita guidata con il pastore Günther Pernthaler presso l’APT della Val di Funes (tel. 0472 840 180, info@funes.info).

2. Seguire il percorso dei sapori di maso in maso

Camminiamo da San Pietro in direzione Gsoi, e poi verso Maso Drockerhof. Un sentiero panoramico e soleggiato ci porta alla scoperta dei sapori autentici della val di Funes. Quelli che trovi quando le porte di un maso si aprono e il grande tavolo di legno della stube si riempie di colori e profumi da assaggiare. I proprietari tagliano lo speck o i formaggi e intanto ci raccontano i loro progetti di agricoltura sostenibile. Questo formaggio è così profumato perché le capre mangiano solo erba dei pascoli d’alpeggio. E poi c’è lo speck, che un tempo veniva affumicato in casa in una stanza apposita (che possiamo visitare), il pane nero fatto in casa, il succo di sambuco, il vino bianco, i lamponi appena raccolti… L’agricoltura sostenibile è una scelta importante per i contadini del luogo: il bestiame viene alimentato solo con l’erba dei pascoli o con il fieno (in inverno) e i cuccioli vengono allevati al 100% con il latte materno. Una qualità che si sente in tutti i prodotti che assaggiamo.

Questa è l’esperienza perfetta: per i più golosi, per chi ama scoprire i prodotti tipici, i profumi e i sapori autentici delle Alpi.

3. Scoprire le meraviglie della terra al centro visite del Parco Naturale Puez-Odle

Centro visite Parco FunesUna sosta al Centro visite del Parco Naturale Puez-Odle è quasi d’obbligo per scoprire diversi temi che riguardano il territorio. Attraverso lo spazio espositivo “Toccare le montagne” ci tuffiamo nella geologia delle Dolomiti e tocchiamo con mano la storia della terra. Nell’area “Meraviglie della natura” scopriamo gli animali e le erbe. Accerezziamo la pelliccia dei cervi, tocchiamo i loro palchi, ascoltiamo il richiamo durante la stagione degli amori, scopriamo tante curiosità sugli animali e sulle piante delle Alpi. Nella sala “Conquistare le montagne”, infine, entriamo in contatto con la storia dell’alpinismo e Reinhold Messner.

È l’esperienza perfetta: per i bambini, che ameranno questo piccolo museo interattivo, ricco di materiali da toccare, cassetti da aprire e pulsanti da premere…, ma anche per tutti gli appassionati di natura e cultura alpina.

4. Sulle tracce di Messner

Bambino in Val di Funes

C’era una volta, in uno sperduto villaggio della Val di Funes un bambino. Aveva otto fratelli, il papà era insegnante del villaggio, la mamma allevava galline e pecore. Dopo la scuola aiutava i genitori nei lavori di campagna, e durante le vacanze estive portava le pecore in alpeggio, tra pascoli e vette mozzafiato. Per il suo compleanno il papà gli fece un regalo: lo legò ad una corda e lo portò sulla cima di una di quelle montagne. Da lì si vedevano le catene alpine di tutta la regione e il piccolo capì che quell’orizzonte di nuvole e vette era il suo destino. Quel bambino si chiamava Reinhold Messner e sarebbe diventato il miglior alpinista del mondo.

La storia della Val di Fuenes di intreccia con le imprese di quel bambino, nato del 1944 nel paesino di Santa Maddalena, in Val di Funes. Ancora oggi, dopo aver scalato tutti gli Ottomila della terra, Messner pensa che quei pascoli della Val di Funes sui quali ha trascorso la sua infanzia, e che sono rimasti quasi immodificati fino ad oggi, siano tra i più belli al mondo.

Per chi ama scalare, il sentiero attrezzato Günther Messner (dedicato al fratello di Reinhold, scomparso durante una spedizione sul Nanga Parbat) è un sentiero alpinistico con alcuni tratti attrezzati a oltre 2.600 m. Il percorso ruota attorno alle Odle di Eores, all’interno del parco naturale Puez-Odle. Una splendida immersione nella natura, di cui restano impressi i ricordi dei profumi del bosco e degli splendidi panorami.

Questa è l’esperienza perfetta:  per gli escursioni più allenati. I dislivelli del sentiero Günter Messner non sono troppo impegnativi, ma il percorso dura dalle 6 alle 8 ore.

5. Camminare fino alla chiesetta di San Giovanni

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Risalente al 1744, la chiesetta di S. Giovanni in Ranui è un piccolo gioiello di architettura barocca. Situata ai piedi delle Odle e immersa nella natura, dona un fascino particolare a tutto il paesaggio, rendendolo uno dei più suggestivi di tutte le Dolomiti. Al suo interno si può ammirare una delle sue opere più significative: un altare in legno marmorizzato con due dipinti veramente particolari.

Questa è l’esperienza perfetta: per tutti. Una camminata molto semplice, adatta anche per i bambini.

6. Incontrare gli animali sui pascoli

val di funes, asini da accarezzare

Simpatici asini, caprette, pecore con gli occhiali, mucche grigio alpine. Durante una passeggiata in Val di Funes gli incontri possono essere tanti e molto interessanti per i bambini (o per gli amanti degli animali) che non vorranno più lasciare i nuovi amici.

Un’occasione di festa speciale è i ritorno delle mucche dagli alpeggi. Suoni di campanacci, mucche inghirlandate, contadini e pastori in costume. È cosi che l’ultima settimana di settembre si celebra il rientro del bestiame dagli alpeggi. Una festa all’insegna dell’allegria, dove non mancano i tipici piatti altoatesini, la musica, i tradizionali gruppi di danza popolare “Schuhplattler” e gli spettacoli folkloristici dei “Goaslschnöller”.

Questa è l’esperienza perfetta: per chi ama gli animali, per i bambini, e per chi vuole scoprire le più antiche tradizioni locali, all’insegna di folklore, cibo e allegria.

7. Visitare San Pietro e il Duomo della Valle

Duomo di Funes
“Il Duomo della Valle”, interno della chiesa di San Pietro in Val di Funes, foto di S. Ombellini

Eccoci nel paesino di San Pietro, a circa 1.130 m. Abitato da circa 630 abitanti, il centro di questo paese, che è il più grande di Funes, sorge vicino all’imponente chiesa consacrata agli apostoli Pietro e Paolo. Per le sue enormi dimensioni e la cupola bulbiforme di 65 m, questa chiesa è chiamata anche “il Duomo della Valle“. Al suo interno si trovano le affascinanti pitture tardogotiche dell’artista tirolese Joseph Schöpf. A due passi dalla chiesa, nel centro di San Pietro, è d’obbligo una tappa nel café dell’hotel Kabis, con la sua bellissima terrazza panoramica soleggiata.

Questa è l’esperienza perfetta: per chi ama l’arte e per chi cerca l’atmosfera autentica di un piccolo borgo di montagna.

8. Scoprire il Museo mineralogico di Tiso

Una volta in Val di Funes, non può mancare una visita al bellissimo Museo mineralogico di Tiso. Seppur non molto grande, l’esperienza al suo interno è molto piacevole. Un’ambiente moderno e illuminato perfettamente, in cui risalta la splendida collezione di Paul Fischnaller. Il filmato introduttivo spiega ai visitatori le caratteristiche dei cristalli esposti nel museo. Si organizzano anche interessanti escursioni guidate alla ricerca di geodi. Ovviamente muniti di scalpello, elmetto e martello.

Questa è l’esperienza perfetta: per tutti, dagli amanti della geologia ai bambini.

9. Fotografare le Odle al tramonto partendo da Malga Zannes

Odle al tramonto da Malga Zannes, in Val di Funes
I pinnacoli delle Odle al tramonto

Malga Zannes è il punto di partenza di numerose passeggiate per ammirare da vicino la meraviglia naturale delle Odle. Qui si trovano i posti più suggestivi da dove immortale le cime appuntite di questi rilievi dolomitici. Durante i tramonti, chi ha l’opportunità di ammirare i riflessi del sole sulle pareti rocciose, mai dimenticherà questo spettacolo della natura. È questo il momento in cui i fitti e scuri boschi di conifere sembrano infuocarsi, mentre gole e burroni splendono di luce dorata. Insomma, magia pura.

Questa è l’esperienza perfetta: per gli amanti della fotografia e della natura. Per una serata romantica.

10. Partecipare allo Speck Festival

In Val di Funes esistono circa 40 piccoli produttori locali di speck. Un prodotto unico e a km zero, così rappresentativo di questa valle che nel 2002 i contadini di Funes hanno dato vita alla Festa dello Speck. Una grande festa di paese, che si svolge ogni anno su un grande prato verde situato nei pressi Santa Maddalena. Ovviamente, tanta musica dal vivo e una miriade di specialità locali a base di speck.

Questa è l’esperienza perfetta: per tutti gli amanti della gastronomia tipica e locale, per i bambini e per le famiglie.

Dove dormire green in Val di Funes

Pronti per la vostra prossima avventura green nella Perla Alpina di Funes?

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