Sdraio di legno tra piante di carciofo e lavanda, lattuga e fiori di calendula. L’aria profuma di natura, la temperatura è perfetta, l’atmosfera è quella di una festa sulla spiaggia. Non siamo al mare, ma a Bologna. A venti minuti da Piazza Maggiore c’è un grande giardino, un tempo attrezzato con le serre comunali, dove germogliavano i semi e le piantine per l’arredo urbano della città. Oggi è un luogo magico, dove crescono idee e proposte culturali, tra spazi di relax immersi nel verde, a disposizione della città di Bologna da fine maggio a settembre. Le Serre dei Giardini Margherita sono una tappa imperdibile del nostro itinerario alla scoperta della Bologna green. Un percorso alternativo attraverso la Bologna meno turistica e più autentica, scegliendo possibilità eco-friendly.
Ma andiamo per ordine, iniziamo dall’arrivo in città (nel nostro caso in treno) e partiamo alla scoperta di una Bologna insolita e verde, attraverso 5 tappe da non perdere:
1. A Bologna la bicicletta va veloce
Il modo ideale per scoprire Bologna è la bicicletta, o almeno quello alternativo alla passeggiata sotto ai portici della città.
Arrivati alla stazione centrale di Bologna, a meno di dieci minuti a piedi vicino alla Montagnola c’è Dynamo, la Velostazione di Bologna. E’ un’ex parcheggio sotterraneo recuperato in uno spazio dedicato alle biciclette.
Qui puoi noleggiare una bicicletta o un tandem, riparare la tua bici, fermarti per un caffé e persino lasciare in custodia i bagagli, per visitare leggera la città.
Gli spazi di Dynamo assomigliano ad una galleria d’arte contemporanea: ci sono biciclette tra le più strane esposte o appese alle pareti, puoi incappare in una mostra di fotografia o un concerto di musica nelle sere del weekend.
Noleggiare una bici per 24 ore costa circa 15 euro (8 euro per 6 ore) ed è la scelta perfetta per muoversi velocemente nella città, in particolare durante il weekend, quando il centro di Bologna è chiuso al traffico e aperto solo a bici e pedoni.
2. Tra arte e profumo di libri
Pedaliamo tra le bellezze di Bologna, da Piazza Maggiore alla Torre degli Asinelli, ma in bici ci sentiamo meno turisti e più abitanti della città. Ci fermiamo ad ascoltare la musica di strada e a fotografare qualche scorcio di città imperdibile.
Tra le pareti di Palazzo Accursio si respira la grandiosità della storia di Bologna, una delle prime città universitarie al mondo.
Non si può fare a meno di salire la suggestiva scalinata cinquecentesca, attribuita tradizionalmente al Bramante, in origine concepita per l’ascesa trionfale a cavallo dei rappresentanti del governo cittadino.
Si arriva così tra le grandi sale affrescate per lasciarsi incantare dalle sculture e dagli affreschi,in una successione di magnifiche sale-loggia e di cappelle: la Sala d’Ercole, la Sala del Senato, la Sala Regia, la Cappella del Legato, la sala Rossa e la bellissima Sala Urbana, dedicata nel 1630 al Papa Urbano VIII.
Dalla Piazza Nettuno entriamo nella Sala Borsa, un bellissimo padiglione in ghisa e e vetro realizzato alla dine dell’ottocento, nell’area occupata un tempo dall’orto botanico o giardino dei semplici, che oggi ospita l’accogliente Biblioteca civica.
In un ambiente luminoso, circondati da milioni di libri, ci si può sedere su un divano per immergersi nella lettura o per ascoltare un brano musicale della ricchissima biblioteca multimediale.
3. Tappa Slow alle Serre di Bologna
Un angolo di città da vedere è lo spazio ricavato nelle antiche serre comunali ai Giardini Margherita. Si entra in un’oasi di natura con tavolini e panchine immerse nel verde, dove incontrarsi, chiacchierare o lavorare insieme (anche sabato incontriamo tanti studenti universitari).
Era uno spazio pubblico abbandonato, oggi rigenerato per restituirlo alla città, arricchito di tanti progetti e attività: un coworking, un servizio educativo (Kw Baby), una rassegna culturale estiva (Kw Summer), una community (gARTen) che gestisce l’orto, un Gruppo di Acquisto Solidale, e uno spazio eventi all’interno della Gabbia del Leone.
Il bar e il piccolo ristorante cucinano prodotti a kilometro zero, provenienti direttamente dall’orto/giardino che li circonda. Passeggi tra meravigliosi ciuffi di lattuga e alte piante di carciofo.
Qui può capitare di incontrare la chef del ristorante che raccoglie verdure e fiori colorati. Sono profumati e ottimi per decorare le nostre insalate, mi spiega. Non resisto alla tentazione di provare uno dei piatti: un’insalata con fragole dell’orto e petali di calendula che mi lascia estasiata.
L’ambiente è fantastico, si respira un’incredibile energia creativa e un senso di libertà che mi ricorda New York. Gli spazi sono dog-friendly e di sera si illuminano con miriadi di lampadine. Sembra la location perfetta per una birra tra amici in una serata di giugno a Bologna, ci saranno anche le lucciole?
4. Il Festival del Turismo Responsabile
Il festival italiano dedicato al Turismo Responsabile è nato proprio a Bologna, e si svolge ogni anno in questa città. Degustazioni, workshop, laboratori, proiezioni di film e concerti animano la città durante il festival, è l’occasione perfetta per scoprire rotte e itinerari insolti e per vivere Bologna in modo lento. Per scoprire tutto sul Festival IT.A.CA’, segui il sito web e i nostri articoli!
5. Ospitalità eco-friendly
Bologna offre tantissime possibilità di ospitalità, e molte di queste hanno un crescente interesse verso l’ambiente.
Ci sono piccoli B&B che offrono colazione biologica e attenzioni ambientali nel cuore della città. Ma anche ostelli che oltre ai prodotti biologici mettono a disposizione spazi verdi e biciclette per gli ospiti, O ancora cascine appena fuori dalla città, tra le colline Bolognese, dove scoprire la produzione di miele, toccare con mano la vita di campagna, assaporare prodotti biologici davanti ad un tramonto sulla città, come l’agriturismo biologico Il Cavicchio.
Per programmare la tua vacanza verde scopri tutte le ospitalità eco-friendly a Bologna e dintorni.