C’è a Grumes, un piccolo villaggio di 450 abitanti dell’Alta Val Cembra, una comunità che ha deciso di intraprendere la strada dell’ecologia e della sostenibilità. Hanno scelto di investire sull’energia pulita e su un modello di turismo slow, integrato con la natura e con l’agricoltura. Hanno scelto un nuovo tipo di economia, ed interventi in favore della sostenibilità e dell’indipendenza energetica.
A fine anni ’90 il contesto di Grumes era caratterizzato dallo spopolamento continuo. I giovani e le famiglie erano spesso costrette a emigrare per assenza di lavoro, ma in loro rimaneva un forte senso di identità e appartenenza. Da qui la comunità insieme al comune ha iniziato un progetto di valorizzazione del territorio, in chiave sostenibile. Attraverso la riconversione del patrimonio pubblico dismesso, l’integrazione tra agricoltura, turismo, artigianato e conservazione attiva dell’ambiente e del turismo si voleva creare un’offerta originale di turismo sostenibile e slow, creando in più nuovi posti di lavoro.
Così a Grumes, agricoltori, produttori, strutture ricettive e operatori turistici hanno lavorato insieme per creare esperienze uniche dedicate a chi arriva in questa valle meno nota del Trentino. Così, ad esempio, si aprono le porte delle cantine per conoscere e assaggiare i vini della Val Cembra. Oppure si passeggia per scoprire le erbe spontanee, e le loro proprietà, che vengono utilizzate da una piccola azienda locale per produrre ottime tisane.
El Casel dei Masi, la Rete delle Riserve, il sentiero dei Vecchi Mestieri, sono solo alcuni dei progetti messi in campo dalla comunità di Grumes, con creatività e ingegno, per sviluppare un’idea di turismo lento e attento al rapporto con il paesaggio alpino.
Circondato da una natura incontaminata e mozzafiato, l’Ostello di Grumes offre i migliori servizi che un ostello possa offrire, ma con una grande differenza: l’energia viene esclusivamente da fonti rinnovabili, i prodotti per la pulizia sono ecologici, si fa tanta raccolta differenziata e l’edificio è stato costruito in bio-architettura.
Grazie a questa attenzione per l’ecologia e all’aver saputo fare rete con il territorio promuovendo un nuovo modello di economia e di turismo rurale, l’Grumes è stato scelto come caso di studio di successo per l’evento che si tiene in questi giorni a Roma organizzato da EURAC.
Nella cornice della Villa Celimontana EURAC in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si propone di discutere di turismo sostenibile e delle grandi opportunità di sviluppo per l’Italia in questo senso. Dal 6 all’8 luglio, per il convegno “Destination Greenitaly. Modelli di governance dalle Alpi al Mediterraneo”, esperti internazionali si incontreranno per delineare un percorso di sviluppo del turismo italiano. In questo contesto l’Ostello di Grumes presenterà la propria esperienza di turismo sostenibile e rurale giovedì 7 luglio dalle ore 10, per iniziare un discorso di promozione delle periferie e dei luoghi minori, dove i flussi turistici tradizioni non arrivano.
Il programma completo delle tre giornate di convegno è visibile sul sito di EURAC.