Con il week end pasquale alle spalle ci dirigiamo spediti verso la primavera e una nuova stagione di opportunità ed impegni con spirito rinnovato, o no?
Se invece che sentirvi pervasi da una nuova energia, siete pervasi dai timori e schiacciati dai dubbi, é tempo di fermarsi e di ricaricare le batterie.
Come? Abbiamo messo insieme cinque facili trucchi: potete decidere di provarne anche uno solo oppure, se siete coraggiosi e pronti per una svolta, partire con slancio con tutti e cinque.

1. ATTIVITA’ FISICA: mens sana in corpora sano

Molti di noi tendono ad evitare, posticipare, rifuggire l’attività fisica con una delle seguenti scuse:
• tanto é già tardi per la lezione
• piove
• fa troppo caldo
• ci provo domani

Se sono innumerevoli le motivazioni per non fare esercizio sono altrettanto numerose le buone ragioni per mantenere questo appuntamento con il nostro corpo e la nostra testa: attività aerobiche come camminare a passo svelto, correre o nuotare, anche per soli 30 min due volte alla settimana, possono aumentare il livello di serotonina.
Sì, la serotonina, nota anche come “ormone del buon umore”, è influenzata dall’ esercizio fisico e, a sua volta, influenza il corretto funzionamento del nostro sistema digestivo, del nostro sistema nervoso, della memoria e regola i ritmi del nostro sonno.
Ora, se ancora pensate che
• tanto é già tardi per la lezione
• piove
• fa troppo caldo
• ci provo domani

Fatevi un grosso favore: mantenete l’impegno con il vostro corpo e con la vostra mente e cercate di farlo per trenta giorni consecutivi: a quel punto diventerà, per voi, un vero toccasana e non avrete più bisogno di scuse per mantenere l’appuntamento con il pieno di “buonumore” e benessere.
Istruzioni:
La vera difficoltà é proprio mantenere l’impegno almeno per trenta giorni consecutivi cioé fino a quando la mente e il corpo non trasformeranno l’evento in abitudine e non diventerà più uno sforzo.
Difficile? All’ inizio, ma gli effetti sono davvero incredibili.
Provare per credere!

 

2. INSALATE: cibo spazzatura, non mi avrai

Sostituite tre cene con altrettante insalate dai colori allegri e dal sapore fresco e goloso.
Niente piatti verdi e scialpi, ma incursioni in uno degli innumerevoli ristoranti bio, vegani o nei locali in cui esiste un buffet insalate da capogiro.
Non scegliete un’insalata mista, ma prendete tempo per ammirare le verdure sul banco o per leggere le offerte della lista e ascoltare le proposte dello staff.
Magari lasciatevi consigliare se il vostro istinto “verde” è ancora assopito.
E se siete coraggiosi, puntate dritti al banco verdura e frutta del supermercato, fate scegliere all’ occhio e all’ olfatto e dritti a casa con gli acquisti.
Lavate, pulite, mischiate e gustate sia il processo (un bel bicchiere di rosso e musica jazz in sottofondo?) che il risultato finale.
Istruzioni:
Una ricetta facile e gustosa? Ecco cosa propone Maria Kore Veronica, giovane artista dalla calda Sicilia:
Pulite e mischiate foglie di spinaci teneri e altre foglie verdi, aggiungete dei filetti di pomodoro secco e dei cubetti di pesce spada appena scottato che avrete precedentemente impanato in pistacchio sbriciolato.
Condite a piacere, ma senza coprire il sapore dello spada e aggiungendo anche briciole di mandorle e , nuovamente, pistacchio.
Pomodori ed insalata vi faranno fare il pieno di vitamine.
Il pesce vi fornirà sane proteine.
Pistacchio e mandorle vi faranno fare il pieno di omega 3 e vitamina E.
E tutto in una semplice insalata.

 

3. INFUSIONI E TE’: una coccola solo per voi

L’acqua é vitale per qualsiasi essere vivente: l’uomo può vivere addirittura quattordici giorni senza mangiare, ma la privazione di liquidi riduce questo limite a tre giorni.
Il leit-motiv del “bere, bere tanta acqua, almeno 1 litro ½ al dì” é ormai noto eppure qualcuno ancora non riesce a bere abbastanza: troppi impegni, stimolo della sete assente, poco invitante il gusto dell’acqua.
E se provaste a trasformare questo momento “obbligatorio” per il nostro benessere in una coccola?

• Scegliete la vostra infusione o il vostro té preferito (per i più golosi, tra cui mi includo, faccio notare che ormai quasi tutte le “maison de thé” hanno gusti incredibili come cioccolato, vaniglia, miele, rum e vaniglia, etc)
• Ora scegliete una tazza o mug a cui siete affezionati o che vi siete regalati per l’occasione, che sia la tazza presa a Londra per l’ormai storico “Royal Wedding” o la tazza di porcellana con il profilo in foglia d’oro del servizio della nonna che da adolescenti disprezzavate (si, lo sò, ora vi piace…é successo anche a me, ma non ne parlo con piacere!)
• Scegliete un posto tranquillo e lontano dal <tran tran> quotidiano
• Sfogliate una rivista (anche quelle <pettegole> vanno bene per questa attività)
• Oppure accendete la radio o mettete un CD
• Adesso siete voi e la vostra tazza per due minuti, addirittura cinque se resistete: bevete assaporandone il gusto e stringedola tra le mani, perché anche il tatto trasmetta al cervello uno stimolo piacevole.
Istruzioni:
ripetere almeno tre volte al dì per regalarvi una pausa salutare nella frenesia quotidiana.

 

4. ESCURSIONI CREATIVE: ma tu hai un hobby?

La scrittrice Sarah Ban Breathnach che ha creato la definizione di “escursioni creative” le definisce come “incontri regolari con il nostro sé più autentico”.
Troppo “new age” per voi?
Secondo voi, avere un hobby e dedicarvicisi per due ore al mese è “new age” e “da frichettoni”?
Vediamo cosa potete fare, secondo Sarah e secondo me:
• Un massaggio
• Farsi smaltare le unghie in un colore che non avreste mai osato scegliere per voi (avete presente il “rosso giungla” di Eva Mendes che rub ail marito a Meg Ryan in “Donne”)
• Leggere un giallo di Agatha Christie tutto di un fiato senza interruzioni gustando un té.
• Ordinare un enorme gelato nel déhors di una pasticceria, trastullandosi al sole primaverile
• Entrare da un concessionario di accessori per biciclette e farsi illustrare ogni nuova diavoleria, ben sapendo che non comprerete nulla. Almeno, oggi.
Sì, questo è molto maschile. Per me sarebbe un tortura.
• Qualsiasi cosa possa farvi assalire dal senso di colpa, perché avete anteposto il piacere al dovere.
Istruzioni:
iniziate in modo “soft”: non più di 2 ore al mese di “perdizione”, ma poi non prendeteci troppo gusto, eh?
E soprattutto non usate questo tempo per recuperare lavoro arretrato o per potarvi avanti su lavoro: non è questo lo spirito.
Si tratta di tempo solo vostro in cui la mente non lavora, ma in realtà sta lavorando tantissimo, acquisendo stimoli sempre diversi.

 

5. IL SAFARI DEL VOSTRO TALENTO: progettate e pianificare non è mai stato così bello

Siete, come tutti noi, sotto pressione quotidiana con impegni più o meno gravosi che richiedono (succhiano, ok) tutte le vostre energie e sempre più spesso avvertite quella sensazione che pare dirvi che “non ce n’è più per nessuno”, cioé avete esaurito forza, volontà ed idee.
Bene, vi restano due alternative praticabili:
a. accettare l’idea che la vostra fonte di energia si stia o si sia prosciugata e che ora dovete essere voi ad attingere alla fonte di qualcun’altro. In altre parole, dovete prendere in considerazione di lasciare il testimone ad un altro e diventare un esecutore, professionale e magari eccellente nell’attività in questione, ma solo un esecutore.
b. colpo di reni e ribellione contro la siccità. Smettete di correre e iniziate a pensare, invece, cosa potete fare per trovare nuova forza ed energia. Dovete fare una bella pulizia (e siamo infatti a primavera!) di tutti gli ostacoli che impediscono alla vostra creatività di fluire e fare in modo che ogni azione ed ogni evento vadano a conciliare questa ripresa e non ad interromperla. Iniziate a pensare “fuori dagli schemi” ed addirittura come se gli schemi non ci fossero e tutto sia possible.
Difficile mettere un freno al flusso degli impegni quotidiani? Vi sentite risucchiati?
Ed ecco perché dovete imparare a “pianificare” i vostri “safari del talento”.
Niente tavolozza ed acquerelli davanti al lago (non saprei neppure come impugnarla una tavolozza io e la sola idea di tenere un pennello mi fa sudare freddo), ma qualcosa che volete davvero provare: un seminario di yoga della risata con un ‘amica?
Un week end con lezione di cucina macrobiotica?
Un torneo di calcetto a cinque al campo dietro l’oratorio una volta ogni due settimane?
Non nascondetevi dietro al tempo, perché anche se vi focalizzerete per ore sullo stesso progetto, senza energia non trarrete un “ragno dal buco”. E non vale neppure la smorfia di dileggio ed il commento “Ma perché darsi ai fornelli? Mica mi sono proposta per <Masterchef>”
Ammettete che il brivido del senso di colpa per regalarsi del tempo facendo qualcosa per voi e di non immediatamente “monetizzabile” vi sta cogliendo ed affrontatelo.
Istruzioni: un paio di suggerimenti
Fiori di Bach e lo zodiaci all’ Eco Villaggio Torri Superiore vicino ad Imperia (Liguria)
Scrittura creativa, seminari di quigong e altro a Casa di Paglia Felce Rossa near Catania (Sicily)