I borghi abbandonati in Italia sono davvero tanti, ognuno di questi possiede una storia incredibile, ed un fascino unico. Sono città in cui tutto sembra essersi fermato, sono luoghi che riescono magicamente a farci viaggiare nel tempo. Le città fantasma di Craco (Basilicata), Pentedattilo (Calabria), Consonno (Lombardia), Campomaggiore Vecchia (Basilicata), Valle di Piola (Abruzzo), Bussana Vecchia (Liguria) sono alcuni tra i più suggestivi borghi d’Italia abbandonati. Una nuova forma di turismo?
La città fantasma del cinema: Craco (Basilicata)
Viene chiamato il “paese fantasma“, ed in effetti lo è. Le antiche case del borgo di Craco, posto sulla sommità di una montagna in provincia di Matera, furono abbandonate a causa di una frana, e gli abitanti si trasferirono a valle. I ruderi delle antiche architetture, che si stagliano nel cielo, circondate da un paesaggio calanchivo immobile e silenzioso, interrotto solo dal volo degli uccelli, fanno di Craco un luogo surreale e affascinante. Non a caso è stato set cinematografico di numerosi films:“Cristo si è fermato ad Eboli” , “Basilicata Coast to Coast”, “ La passione di Cristo” di Gibson e tanti altri. Oggi potete attraversare alcune delle viuzze di pietra del paese fantasma, che sono state messe in sicurezza, grazie alle visite guidate organizzate dal Comune.
(Foto: Craco, Basilicata, fotografia di Jane drumsara, via Flickr)
La città fantasma del mito: Pentedattilo (Calabria)
Questo bellissimo paese fantasma è arroccato sulla rupe del Monte Calvario, la cui forma ricorda quella di una gigantesca mano ciclopica con cinque dita, e da cui deriva il nome del luogo (penta + daktylos = cinque dita). Fino a pochi fa l’antico paese, affascinante e pieno di mistero, era stato del tutto abbandonato. La popolazione si era infatti trasferita a valle, formando un nuovo centro, dal quale può ammirare il vecchio paese fantasma. Solo recentemente alcune piccole attività artigianali locali, un ristorante e dei negozietti sono tornate a ridare vita al borgo.
Ogni estate Pentedattilo è tappa fissa del festival itinerante Paleariza, importante evento della cultura grecanica nel panorama internazionale, e del Pentedattilo Film Festival, festival internazionale di cortometraggi.
(Foto: Pentedattilo, fotografia di Luigi Lacquaniti, via Flickr)
La città fantasma dei balocchi: Consonno (Lombardia)
Consonno era un piccolo e tranquillo paese della provincia di Lecco fino a quando, negli anni ’60 un imprenditore edilizio senza scrupoli, il conte Mario Bagno, acquistò tutto il territorio per trasformarlo in una città dei divertimenti, un’improbabile “Las Vegas italiana”. Ma a differenza della vera Las Vegas, costruita sul nulla, nel mezzo del deserto, a Conosonno è stato demolito l’antico borgo per far spazio a nuovi edifici stravaganti. Nel giro di qualche decennio questo folle progetto è fallito e Consonno è rimasta una suggestiva città dei balocchi fantasma, ha anche un sito web dedicato alla sua storia.
(Foto: Consonno, fotografia di O Cartu, via Flickr)
La città fantasma dell’utopia: Campomaggiore Vecchia (Basilicata)
In provincia di Potenza, Campomaggiore Vecchia, nota come “città dell’utopia” per la sua vivibilità, è rimasta disabitata dalla fine dell’ottocento in seguito ad un terremoto che costrinse i residenti a trasferirsi a monte. L’architetto che progettò Campomaggiore Vecchia, alla fine del Settecento, Giovanni Patturelli, seguì le teorie utopistiche di Robert Owen e Charles Fourier. Il paese, progettato per sole 1600 persone, era formato da case disposte a scacchiera ciascuna delle quali possedeva un pezzo di terra da coltivare, piante di ulivi e una vigna. Al centro del paese vi era una grande piazza con la Chiesa e il Palazzo baronale, di cui rimangono i ruderi.
(Foto: Palazzo Baronale di Campomaggiore Vecchia, fotografia di Bartolomeo Perrotta, via Flickr).
La città fantasma immersa nei Monti della Laga: Valle di Piola (Abruzzo)
In provincia di Teramo, Valle di Piola è un antico borgo medievale immerso nel cuore del Parco Gran Sasso e dei Monti della Laga, completamente disabitato dal 1977, anno in cui anche l’ultima famiglia di pastori si trasferì altrove. Le case di pietra sono incastonate in uno scenario mozzafiato, circondate solo da natura selvaggia. Vi è un’unica strada bianca che porta a Valle di Piola (Via della Fauna), che diventa selciata all’interno del paese e continua come mulattiera. Alcuni edifici sono caratterizzati dai caratteristici balconi in legno con tettoia, detti “gafi” (in dialetto “lu gafie”) di origine longobarda. Da alcuni anni l’intero borgo medievale è stato messo in vendita (per soli 144 euro al metro quadrato!) perché purtroppo proprietari e istituzioni non hanno le risorse per recuperare questo prezioso bene storico.
(Foto: Valle di Piola immersa nel verde della collina, fotografia di moto itinerari, via Flickr)
La città fantasma degli artisti: Bussana Vecchia (Liguria)
L’antico borgo medievale di Bussana Vecchia, nei pressi di Sanremo, era stato abbandonato da tutti i suoi abitanti, a seguito di un terremoto alla fine dell’ottocento. Ma, negli ultimi 50 anni, il fascino di questo luogo abbandonato ha spinto numerosi artisti a ridargli vita. Tutto è iniziato nei primi anni sessanta, quando il pittore torinese Clizia, lancio’ assieme al pittore Vanni Giuffrè l’idea di formare una Comunità Internazionale degli Artisti, dove pittori, scultori, musicisti, scrittori, poeti, avrebbero potuto vivere dedicandosi integralmente al proprio lavoro. A loro si aggiunsero più di una trentina di artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, salvando così gli edifici dal degrado e dall’abbandono, ma allo stesso tempo rispettando la struttura medievale del borgo e la forma delle abitazioni così come il terremoto le aveva lasciate.
Oggi l’intero borgo è caratterizzato dalla presenza di numerose botteghe di artisti, ed ogni singola abitazione, piazza, strada o fontana è una vera opera d’arte! Il borgo è visitabile solo a piedi, lasciando l’auto all’ingresso del paese. Info: Bussana Vecchia
(Foto: Bussana Vecchia, fotografia di Ezio Armando, via Flickr)
I borghi abbandonati in Italia sono davvero tanti, ognuno di questi possiede una storia incredibile, ed un fascino unico.
Sono luoghi in cui tutto sembra essersi fermato e che riescono magicamente a farci viaggiare nel tempo! Una nuova forma di turismo?