Eat local, Buy local, Grow local! Poster di Christopher Silas Neal
Si, è vero il detto “siamo quello che mangiamo”: il cibo, e i prodotti che consumiamo ogni giorno, influenzano il nostro benessere, insieme a quello dell’intero pianeta Terra.
Per questo, fare la spesa non è un gesto qualunque, ma un atto consapevole che può migliorare il nostro stile di vita, insieme all’ambiente e l’economia locale.
Da questo presupposto nascono i GAS (Gruppi di acquisto solidale), ovvero gruppi di persone che si auto-organizzano per effettuare collettivamente i propri acquisti, entrando direttamente a contatto con in piccoli produttori.
Forse anche per risparmiare, ma non solo.
Sopratutto per arrivare ad avere la forza di poter provare a governare il mercato.
Dal primo GAS (nato nel 1994 a Fidenza, Emilia Romagna) ad oggi, il numero dei gruppi di acquisto solidale è cresciuto in modo vertiginoso, raddoppiando negli ultimi 4 anni, ed arrivando a circa un migliaio in tutta Italia!
Un’interessante sondaggio su 450 Gruppi di acquisto solidale censiti in Lombardia, mette in luce come la maggioranza delle persone sceglie i GAS, non per risparmiare, ma per sostenere i piccoli produttori, per “costruire relazioni” e per dar seguito alla “voglia di partecipare” mediante un’azione concreta (ricerca “Dentro il capitale delle relazioni” condotta da Francesca Forno e Silvia Salvi).
Per saperne di più abbiamo intervistato il GAS di Lesignano de Bagni, in provincia di Parma, non lontano dal luogo in cui i primo Gruppo di Acquisto Solidale si è formato una quindicina di anni fa.
“GAStronauti” (è così che si chiama il gruppo composto da circa 80 famiglie residenti in un piccolo comune di circa 5.000 abitanti) ci hanno raccontato la loro esperienza, anche attraverso il recente “Sbarco in Piazza” che hanno organizzato nel loro territorio.
Cosa significa per voi Gruppo di Acquisto Solidale?
Economia Solidale non è la gestione delle risorse scarse per soddisfare bisogni. Economia Solidale non è un percorso di ‘riconsiderazione’ dei bisogni. Economia Solidale non è economia fondata su relazioni e fiducia. Economia solidale non è economia di reciprocità. Economia solidale non è ricerca di soluzioni condivise a problemi individuali che, tutto sommato, possiamo dire collettivi. Economia solidale non è economia del Noi. Economia solidale non è economia in cui ciascuno ha un proprio ruolo e una propria importante responsabilità nella filiera, da chi produce a chi usufruisce. Economia solidale non è ricerca di rispetto dei partecipanti tutti alla ‘biosfera’ di cui l’essere umano è parte. Economia solidale non è ricerca di trasparenza equità e fiducia … Economia solidale è tutto questo!
Fotografia di Stephen Danrandom via Flickr
Come è iniziata l’avventura di GAStronauti?
GAStronauti è nato qualche anno fa, da un piccolo gruppo di amici intenzionati a fare qualcosa per difendere il bellissimo paesaggio locale (che negli ultimi anni era stato preso d’assalto della speculazione edilizia), cercando di promuovere l’agricoltura del luogo.
In pochi anni il gruppo è arrivato a comprendere più di 80 famiglie, che, oltre ad acquistare insieme prodotti biologici, lavorano insieme a numerose altre inziative.
Ad esempio, da più di un anno ci stiamo prendendo cura di una vigna da tempo abbandonata, coltivandola tutti insieme secondo metodi tradizionali e biologici. Lo scorso autunno abbiamo raccolto l’uva in una grande giornata di festa collettiva, coinvolgendo anche i bambini che l’hanno pigiata con i piedi, e abbiamo prodotto un ottimo vino biologico!
Pane con la Pasta Madre, Fotografia GAStronauti Lesignano
Cos’è “Sbarchi in Piazza” che avete recentemente organizzato?
Sbarchi in piazza è proprio uno sbarco. In piazza. Senza navi, s’intende. Ma quasi con. Il nome sbarco nasce dalla denominazione oramai acquisita dal bellissimo convegno nazionale che Gruppi e Distretti di Economia Solidale organizzano annualmente. Ogni anno in una diversa regione italiana (per i curiosi quest’anno toccherà alla Puglia). Sbarchi in Piazza non è semplicemente un mercato, ma un momento di incontro con i produttori dalla provincia, dalla regione, da posti lontani, per conoscersi meglio e capire cosa si può fare insieme.
Sbarchi in Piazza, Fotografia di GAStronauti Lesignano
La decisione di acquistare un prodotto piuttosto che un altro viene infatti presa dai GAS, dopo aver valutato la qualità del prodotto, la fiducia con il produttore (con il quale si instaura un rapporto diretto), l’impatto ambientale (il rispetto della natura e dei suoi ritmi, la scelta di materiali di imballaggi e di riciclaggio, la distanza della produzione e km percorsi), ma anche quello sociale. Così, scegliendo un prodotto piuttosto che un altro si possono sostenere produzioni tipiche in difficoltà, coltivazioni su campi espropriati alla mafia, produzioni biologiche e di elevata qualità, ecc.
Fotografia GAStronauti Lesignano
Facendo parte di un GAS ci accorgiamo di quanto il gesto di fare la spesa non sia un atto privato e privo di significato, che riguarda solo i nostri desideri e il nostro portafoglio, ma un’azione che può influire sulla politica, sull’ambiente e sull’economia locale, oltre che migliorare il nostro stile di vita. Ci rendiamo conto di quanto sia vero che “siamo ciò che consumiamo“.