Il car pooling, letteralmente “auto di gruppo”, è un modo semplice, economico ed ecologico, di condivisione di un’auto privata tra più viaggiatori.

New York è una delle città degli Stati Uniti che più lo utilizza insieme al trasporto pubblico, e tutte le grandi strade possiedono corsie preferenziali dedicate a questa modalità di trasporto. Secondo i dati del U.S. Census Bureau, 3 su 8 dei pendolari che lavorano nella Grande Mela, utilizzano il car pooling o i mezzi pubblici per recarsi al lavoro.

La tragedia che ha recentemente sconvolto New York, oltre ad aver riportato l’attenzione mondiale al cambiamento climatico in atto e all’urgenza di una inversione di rotta delle politiche energetiche e di eco sostenibilità, ha avuto un risvolto determinante anche sui trasporti urbani.

Lasciando per giorni bloccate le linee metropolitane e ferroviarie, l’uragano Sandy ha causato un vero e proprio boom di utilizzo del car pooling.

In attesa del ripristino dei trasporti pubblici, al fine di evitare ingorghi colossali, il sindaco di New York Michael Bloomberg ha infatti imposto come regola che, per entrare a Manhattan, ogni automobile dovesse trasportare almeno 3 passeggeri.

Una semplice direttiva che ha fatto si che i principali siti web americani dedicati al car pooling fossero letteralmente presi d’assalto da parte di chi, aveva necessità di offrire o cercare passaggi per potersi recare al lavoro.

Un fenomeno probabilmente destinato a sfumare quando la situazione dei trasporti pubblici di New York ritornerà alla normalità.

Ma, nel frattempo, milioni di nuove persone stanno sperimentando il car pooling, apprezzandone i vantaggi economici ed ecologici, oltre che il piacere di condividere il viaggio con altri e di fare nuovi incontri.

E forse, speriamo, continueranno ad utilizzarlo!

 

Se volete saperne di più sul car pooling. Alcuni siti italiani per condividere l’auto: Blablacar, Autostradecarpooling, e Roadsharing.

 

 


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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