«La miglior invenzione finlandese dopo la sauna». Così definiscono il “Nordic Walking” (letteralmente “Camminata Nordica”) in Finlandia, dove questo sport è nato, nella metà del 900, per risparmiare soldi della sanità pubblica e mantenere in forma la popolazione.

Il nordic walking infatti uno sport, che fa lavorare fino al 94% dei muscoli del nostro corpo (una percentuale superiore persino a quella del nuoto!), ma anche un tipo di turismo attivo e “green”, che si può praticare un po’ dappertutto: non solo in montagna e in collina, ma anche sulle spiagge, nei centri storici e nei parchi delle città.

Che cos’è il Nordic Walking? Lo abbiamo scoperto incontrando Claudio Bellucci, presidente nazionale dell’Associazione Associazione Nordic Walking Italia (ANWI).

È una disciplina sportiva che prevede la camminata (ma a volte anche corsa e saltelli) con scarpe da ginnastica ai piedi e bastoncini tra le mani. E’ uno sport da praticare all’aria aperta che può essere praticato da tutti, e che può infatti prevedere diversi livelli di impegno fisico: dalla camminata dolce all’allenamento aerobico. Ma sopratutto è un modo facile e naturale per mantenersi in forma, che può diventare anche occasione di turismo attivo, alla scoperta lenta delle bellezze naturali e culturali dei nostri territori.

 

Quali sono i vantaggi del Nordic Walking?

Il Nordic Walking è un modo di camminare che garantisce minor percezione della fatica, pur coinvolgendo oltre il 90% dei muscoli corporei e con circa il 60% di dispendio energetico in più rispetto alla camminata normale (si calcolano dalle 450 alle 550 calorie bruciate all’ora).

I movimenti alternati del braccio e della gamba opposti, uniti a una spinta efficace assicurata dai bastoncini, consentono di procedere con un passo lungo e veloce, senza mai perdere la fluidità.

Grazie all’impugnatura e all’uso delle racchette si lavoro sui muscoli dorsali e sulle spalle. Allo stesso tempo si rinforzano i quadricipiti e le caviglie, e si ottiene un grande vantaggio sulla postura e sulla coordinazione.

Un’altro vantaggio, da non sottovalutare, è la possibilità di praticarlo all’aria aperta quasi ovunque, e l’attrezzatura minima: ti servono solo un paio di racchette!

L’unico accessorio indispensabile sono infatti le racchette, leggere e con sotto una punta in gomma che assorbe le vibrazioni (costo circa 30 euro).

foto di Emanuele Benigni
foto di Emanuele Benigni

Come nasce questa disciplina?

Da sempre, per camminare a piedi, l’uomo si è servito di racchette o bastoni, magari di legno, raccolti nei boschi, e magari aggiungendo una corda sulla sommità dei bastoncini per non perderli durante il cammino… Similmente a questi antenati, le racchette del nordic walking consentono di scaricare a terra una quantità variabile dal 20% al 30% del peso del corpo, facilitando la camminata e rendendola meno faticosa.

Ma il Nordic Walking nasce solo nel secolo scorso, da una tecnica di allenamento legata allo sci di fondo, praticata dagli inizi del 900. Tra il 1950 e il 1960 questa tecnica è stata adottata nel programma di educazione fisica delle scuole finlandesi, grazie agli studi del Ministero della Salute che ne avevano evidenziato i benefici sulla coordinazione, la postura, la decontrazione dei muscoli del collo e delle spalle, il controllo del peso e dei valori ematici.

In Finlandia, tra gli anni ’80 e ’90 del Novecento il “Sauvakavely” (questo è il nome finlandese del Nordic Walking) era diventato uno sport molto praticato e diffuso. Nei venti anni successivi è arrivato anche in Europa e in Italia. Nel 2000 è infatti nata l’associazione internazionale Nordic Walking (INWA), e nel 2005 quella Italiana (ANWI).

In Italia il Nordic Walking sta diventando una vera e propria mania, sarà perché camminare piace, sarà perché è bello fare sport, stare bene, ma senza faticare troppo. Sta di fatto che il nordic walking si sta diffondendo dappertutto, nei parchi delle città e nei centri storici, lungo gli itinerari verdi delle colline o i tracciati delle vecchie ferrovie trasformati in green ways, in alta quota ma anche in spiaggia e addirittura in acqua di mare. Ezio Bianchi, istruttore di nordic walking in Romagna, ha inventato il Nordic Walking in acqua di mare, e così nel 2007, è nata la sezione “beach” di questo sport.

foto di Ben Mendes
Le origini finlandesi del Nordic Walking, foto di Ben Mendes, via flickr

Siete curiosi, e volete provare il Nordic Walking?

Se cercate un’occasione per approcciarvi a questo meraviglioso sport, ve ne proponiamo 2 all’interno del Festival del Turismo Responsabile IT.A.CA’ 2014:

Nordic Walking al chiaror di luna: una lezione per scoprire le basi del Nordic Walking, a Parma, Venerdì 30 maggio, ore 20.00, nel Parco Ducale (prenotazioni entro il 25 maggio, info@camminafacile.it).

Sulle tracce del Turismo Responsabile. A piedi (e Nordic Walking) nell’Alta via dei Parchi: 3 giorni di trekking lento, da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno, lungo l’Alta via dei Parchi, dal Parco dei Cento Laghi alla Valle dei Cavalieri, con degustazioni, pernottamenti, intermezzi artistici e conviviali (prenotazioni entro il 20 maggio, info@ecobnb.it).

Lago Mesca, Alta via dei Parchi, foto di Mattia Notari, via flickr
Lago Mesca, Alta via dei Parchi, foto di Mattia Notari, via flickr

Foto di copertina: nordic walking, foto di oberhoftourismus, via flickr


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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