La scelta di energia rinnovabile per la propria azienda e la propria casa è già oggi attuabile, pragmaticamente, per diminuire il costo energetico-ambientale delle attività.
In Italia abbiamo una forma di turismo che ci invidiano tutti. Gli inglesi, i tedeschi, gli americani s’industriano ad andare sui portali di turismo e digitano la parola chiave “agriturismo”, in cerca di casolari di campagna, paesaggi incontaminati, esperienze genuine, cibi saporiti e freschissimi, un tuffo nella civiltà contadina. Poi, quando vengono in Italia, rimangono estasiati. Un grande cantante inglese trova nei boschi toscani ispirazione per i propri dischi, un ex cancelliere tedesco stava decidendo di stabilirvicisi, un’attrice francese si mette a coltivare uve per il passito a Pantelleria, un calciatore fuoriclasse olandese dopo sei mesi decide di sposarsi qui, nei dintorni di Siena. E noi italiani? Abbiamo la possibilità di scoprire ogni weekend una nuova collina, una casa di pietra, un angolo di rurale bellezza a due ore da casa, ma non lo facciamo. O meglio, non tutte le volte che potremmo.
I fenomeni del turismo responsabile, dell’agriturismo e del turismo di qualità stanno comunque crescendo in modo sbalorditivo negli ultimi anni. Ad alcuni, pensando all’agriturismo, potrebbe ancora venire in mente la sveglia all’alba per mungere le mucche, o la raccolta di uova in un’aia pulciosa. Macché. Sebbene esistano posti dove si lavora come in fattoria, nella stragrande maggioranza degli agriturismi l’ospite è trattato come un nobiluomo d’altri tempi. L’agriturismo è vita lenta e genuina, è esperienza di suoni e gusti autentici, di panorami incantevoli. Molti agriturismi offrono corsi di cucina, cavalcate, tour guidati di degustazione di cibi e vini, escursioni in mountain-bike. Oppure si può decidere di non far nulla e ritemprarsi in veranda con un buon libro. Spesso si spende meno che in hotel. L’unica accortezza è che, non tanto per raggiunger questi posti quanto per fare una gitarella un po’ più distante in giornata, occorre un’automobile.
Sempre più posti, già favoriti da paesaggi suggestivi, regioni dove si coltivano piante locali magari con i principi dell’agricoltura biologica, adottano un’attenzione aggiuntiva alla salvaguardia dell’ambiente: dove si promuove tutt’intorno l’agricoltura biologica e i cibi di qualità, si incentiva la difesa del territorio e si evitano cementificazioni e speculazioni. Agricoltura pulita, cura dell’ambiente e del paesaggio, valorizzazione delle produzioni tipiche, della tradizione sono i requisiti per rimanere in questi circuiti, a cui sempre più persone sono interessate.
La scelta dell’ energia rinnovabile
In un quadro così idilliaco, è impensabile che poi, all’interno di strutture ricettive gestite in modo così attento, luci ed elettrodomestici funzionino a carbone. Eppure è così. Questo perché purtroppo al momento, l’energia elettrica che arriva dalla rete unica nazionale verso un utente ancora con il vecchio fornitore rientra nel fabbisogno nazionale di energia attualmente coperto secondo queste distinzioni: 72% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili, 14% con l’utilizzo di fonti rinnovabili, 14% importandola dall’estero. Le centrali termoelettriche italiane sono alimentate a gas per circa il 65%, a carbone per un 20% e da derivati petroliferi per il restante 15%. Dunque per ogni kWh – per esempio, facendo andare l’aspirapolvere per un’ora – si bruciano 30 g di petrolio, 40 g di carbone, 0,16 m3 di metano.
Questo, a meno che non si cambi il proprio fornitore di energia, cambiandolo con un fornitore che certifichi che l’energia elettrica consumata sia coperta da impianti a fonti rinnovabili. Che sia idroelettrico, fotovoltaico o eolico, secondo le stime del Politecnico di Torino, le fonti rinnovabili hanno emissioni di CO2 da venti a duecento volte inferiori rispetto alle centrali a combustibili fossili.
L’ energia rinnovabile è già, giustamente, uno dei dieci requisiti caldeggiati da Ecobnb. Si possono installare impianti rinnovabili in azienda, oppure cambiare il proprio fornitore di elettricità con uno che assicuri l’immissione in rete di energia elettrica prodotta da impianti certificati GO. Anche perché le persone se lo aspettano.
L’esperienza del viaggio completa l’essere umano. Ma la sua realizzazione non deve pesare sull’ambiente, sul clima, sull’habitat visitato. Maturare la consapevolezza che il viaggio, come qualunque attività umana, ha un impatto sull’ambiente, è il primo passo per approntarsi a ridurlo, a partire dalla scelta dell’ energia rinnovabile. Questo vuol dire rispetto dell’ambiente, della natura e… degli ospiti.
Foto di copertina: agriturismo biologico Sant’Egle, Toscana