Quando Giovanna e Paolo hanno letto i commenti su quell’ospite non potevano credere fosse vero: amichevole, attento ai bisogni dei couchsurfer che passavano dalla sua casetta, in grado di dare preziose informazioni sui dintorni, ma anche pronto a condividere una tazza di té fumante facendoti scegliere dalla sua selezione vastissima e di raccontarti della sua famiglia e dei suoi antenati, forse arrivati in America con i Pilgrim fathers. Un sogno, no?
Un sogno che diventa reltà per chi ha deciso che la vacanza è una vera immersione nella realtà del luogo che si visita e quindi ha scelto il “couchsurfing” ovvero lo “scambio di ospitalità” (fonte Wikipedia) su base totalmente gratuita sia da parte di chi ospita che di chi è ospitato.
Immaginatevi la sorpresa quando, dopo aver fatto una deviazione all’itinerario studiato a tavolino per incontrare e farsi ospitare da una persona così deliziosa, Giovanna e Paolo si sono visti aprire la porta da un omone alto quasi 2 metri con già in mano una bella tazza di té fumante e vestito solo con… 2 calzini.
Ebbene sì, il nostro super ospite era un nudista. A dire il vero tale caratteristica del gigante buono era segnalata nel suo profilo, ma …nessuno l’aveva citato nei commenti e, vuoi l’entusiasmo, vuoi la stanchezza di giornate piene al lavoro e serate spese a leggere pagine su pagine per programmare il viaggio, quel piccolo dettaglio era proprio sfuggito ai nostri due couchsurfer.
L’economia della condivisione: tutto quello che volete sapere e non osate chiedere
Questi aneddoti e altre storie raccontate dai protagonisti oltre alla spiegazione di cosa sia il “couchsurfing” (le vacanze “saltando di sofà in sofà” le chiamano loro) come funziona e perché oggi 7 milioni di persone nel mondo lo praticano, tanto da essere couchsurfaholic, le potete trovare nel libro di Davide Moroni e Elena Refraschini “In viaggio sul sofa” edito da Morellini editore. E’ stata proprio Elena a raccontarci del super-ospitante con i calzini.Elena e Davide hanno parlato di “couchsurfing”, un nuovo modo di viaggiare, ma nell’aria, da un pò, c’è tutta una nuova economia che si sta facendo avanti e in cui il condividere, il conoscere e fare network sono gli elementi principale. A tal punto che anchela Doxa, con la Duepuntozero, ha iniziato a monitorare la situazione e i grandi protagonisti dell’informazione hanno iniziato a prenderne atto e a raccontare anche loro il cambiamento in atto (vd Corriere Sera e The Economist e articoli relativi).
E’ un mondo di uomini?
La chiamano “sharing economy” e nel 2013, ultimi dati disponibili della ricerca, il 59% del campione di italiani presi in esame sapeva di cosa si parlava o ne aveva comunque sentito parlare. Le punte di eccellenza, ovvero gli “early adopters”, cioè chi ci ha provato, sono concentrati al nord Italia e sono soprattutto uomini tra i 18 e i 35 anni.
A fine Ottobre inizi Novembre 2014, il Dottor Federico Capeci che ha curato la pubblicazione dei dati per la Duepuntozero mi anticipa che uscirà la nuova ricerca: le donne avranno fatto il sorpasso come “early adaptors”? Il Sud dei millenials ci darà qualche sorpresa?
Nel frattempo, è innegabile che la ricerca ha messo sotto i riflettori la forte tendenza verso una nuova economia caratterizzata da domanda (clienti) con bisogni più sofisticati e un’offerta che si sta adattando a questi bisogni. Tra questi due punti, la tecnologia è la famosa retta che li unisce nel modo più veloce.
La tecnologia e soprattutto la tecnologia applicata al web hanno reso l’accesso alle informazioni più immediato e meno costoso, lo scambio di beni e servizi più sicuro e conveniente e unito a questo un aspetto ludico sempre più rilevante.
La ricerca della Duepuntozero ha individuato 5 caratteristiche vantaggiose alla base dell’adozione della nuova economia di scambio, ma sicuramente l’aspetto emotivo esperienzale è quello più rilevante.
In una società in cui pare siamo tutti sempre e comunque connessi, in cui le distanze si abbreviano e le informazioni sono accessibili in un click, la necessità di esperienze concrete e genuine si avverte come sempre più dirompente.
Si viaggia fino ai confini del mondo, si vogliono vedere nuove realtà e essere immersi in quelle realtà.
E quale modo migliore che dormire sul sofa di chi vive lì?
Nei prossimi post vogliamo parlare ancora di economia dello scambio e parleremo di viaggiare condividendo l’auto o il mezzo con altri, di scambiarsi abiti e accessori agli swappy party, di condividere i libri tramite il bookcrossing e di altro ancora.
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