Pizza “Banco”, Bologna, fotografia di Andrea Chierici, via Taste Bologna
Un buon bicchiere di vino e un’ottimo cibo (meglio se biologico e a km zero), è il modo migliore per cogliere l’atmosfera autentica di un luogo.
Abbiamo conosciuto e intervistato Andrea Chierici, 28 anni, ingegnere e viaggiatore curioso, che nel suo blog (solo in lingua inglese) Taste Bologna condivide le sue passioni per il cibo e per il viaggio sostenibile, offrendo a tutti percorsi di scoperta delle eccellenze della sua città, lontane dai percorsi più turistici.
Rovina di noto antica, fotografia di Luca Di Ciaccio, via Flickr
Un luogo che ti ha sorpreso per la sua bellezza e che ci consigli di scoprire?
Sono rimasto letteralmente a bocca aperta tra le strade di Lecce, ho visitato altre città di stile barocco come Modica, Noto, Siracusa, Scicli (tutte bellissime) ma girare solo in una sera di Maggio per Lecce è stato davvero una folgorazione.
Giri l’angolo e trovi Chiese, piazze e palazzi davvero sorprendenti e unici. Per tornare invece alla mia terra, ci sono tesori nascosti che penso pochi conoscano. Per esempio pochi giorni fa ho visitato Villa Guastavillani sui colli bolognesi, una vera chicca.
Baklava, foto di Dominique de Izaguirre, via Flickr
Cibo e Viaggio, un connubio vincente, perché?
Penso che viaggiare non significhi solamente visitare i monumenti principali di una città o chiudersi all’interno di un museo. Quando viaggio il mio desiderio è quello di cercare di capire il più possibile riguardo alle abitudini, alle tradizioni e le radici delle persone che vivono quel luogo e credo che il cibo sia forse uno degli strumenti più importanti (sicuramente il più gustoso) per avvicinarsi a questo obiettivo.
I colori e gli odori dei mercati, gli acquisti nelle botteghe storiche, le conversazioni anche a gesti con i vicini di tavolo in una taverna: sono queste le esperienze di un viaggio che amo portare con me. Forse tra qualche anno avrò un ricordo soffuso degli splendidi mosaici blu della Chiesa della Chora a Istanbul, ma il sapore di una baklava, bè quello è sempre con me.
Mercato della Terra, uno dei più famosi mercati degli agricoltori di Bologna, fotografia di Andrea Chierici, via Taste Bologna
Come possiamo rendere le nostre vacanze più sostenibili?
Potrei ripeterti la solita lezione sul viaggiare coi mezzi pubblici, utilizzare le biciclette ecc. La verità è che, soprattutto in Italia, per muoversi e poter vedere ciò che merita di essere visto è spesso necessario viaggiare in auto. Possiamo tuttavia cercare di migliorare l’impatto della nostra presenza attraverso piccole azioni, ad esempio acquistando frutta e verdura dai contadini locali, mantenendo pulite le spiagge o soggiornando in agriturismi e fattorie verdi. In generale viaggiare in maniera sostenibile per me significa prima di tutto rispettare il luogo in cui sono ospite.
Se dovessi scegliere una colonna sonora del tuo viaggio, quale sarebbe?
Musica e cibo sono le mie più grandi passioni ed è spesso la ragione principale che mi spinge a viaggiare. Adoro vedere concerti all’estero, soprattutto nei paesi in cui la musica è considerata ancora Cultura, e visitare i luoghi della musica (consiglio ai lettori di ViaggiVerdi il Palau della Musica Catalana di Barcellona, un gioiello del modernismo catalano).
Quindi come colonna sonora di un viaggio spensierato e sostenibile sceglierei un album che mi ha spinto in Francia di recente, ossia l’omonimo disco di Bon Iver.
Grazie Andrea per le suggestioni e per il bellissimo video di viaggio “green”, siamo pronti per partire!
Info: per maggiori informazioni riguardo il Bologna Food Tour offerto da Andrea visitate il sito www.tastebologna.net