Sottoposta a procedimento di asta fallimentare dal Tribunale di Tempio, l’Isola di Budelli rischia di diventare proprietà privata al costo di tre milioni di euro. Sono state immediate le reazioni per favorire una raccolta fondi che garantisca l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola facente parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena e patrimonio ambientale e paesaggistico del Mediterraneo.
Promosso dall’Ente Parco, l’appello rimbalza tra le maggiori associazioni ambientaliste italiane, ed è rivolto a chiunque voglia partecipare ad una raccolta fondi finalizzata al salvataggio di quest’isola come luogo pubblico. L’appello è sottoposto soprattutto al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, pur dovendo confrontarsi con le difficoltà economiche dovute alla crisi economica che sta passando il paese.
«Sarebbe opportuno e importante che un così pregevole e per certi versi unico patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico, riconosciuto a livello mondiale, possa diventare patrimonio di tutti. – spiega il Presidente Giuseppe Bonanno – Proprio per questo motivo ci siamo rivolti alle associazioni ambientaliste perché possano valutare, insieme al Parco, il lancio di una grossa campagna di raccolta fondi nazionale.»
Basterebbe che tre milioni di italiani donassero un euro alla causa per regalare al mondo intero questa ricchezza. L’obiettivo è ambizioso ma non impossibile.
«Le ultime notizie apparse sugli organi di informazione relative all’asta dell’Isola di Budelli non devono comunque spaventare i lettori – continua il Presidente Bonanno – I vincoli di tutela promossi e messi in atto dall’Ente Parco in particolare sulla Spiaggia Rosa proteggono l’area anche di fronte all’acquisizione da parte di privati. Chiaramente il nostro bilancio ordinario ci impedisce di partecipare direttamente all’asta ma promuoveremo con determinazione qualsiasi soluzione perché questo patrimonio possa essere tutelato e garantito alle generazioni future».