Chi ha detto che grande è bello?
Vivere in uno spazio più piccolo è uno dei modi più semplici per limitare gli sprechi di materiali e di energia, riducendo la nostra impronta ecologica.
Ma è anche un modo per vivere con meno oggetti, passare più tempo all’aria aperta, avere meno preoccupazioni.
Una piccola casa può diventare davvero un lusso!
Mi ha colpito la storia di uno dell’americano Graham Hill, che dopo essere passato da un piccolo appartamento in centro ad una grande casa a tre piani con giardino e piscina, si è accorto di quanto il suo tempo libero fosse drasticamente diminuito.
Sopraffatto dal lavoro e dalle nuove incombenze, ha dovuto addirittura delegare alla sua segretaria il compito di arredare la sua nuova casa!
Oltre al’enorme costo energietico e al maggiore impegno che la nuova casa richiedeva, la sua qualità di vita era drasticamente peggiorata.
E’ bastato questo per convincere Graham ad aderire al movimento del “Living with Less”, che ha come obbiettivo la riduzione della propria impronta ecologica vivendo in spazi minimi, in alcuni casi, addirittura, inferiori ai 9 mq.
Un altro americano, Jay Shafer, fondatore di Tumbleweed Houses, dal 1997 vive in una casa di 8 mq, più piccola degli armadi di molte case americane!
Nonostante le sue dimensioni, questa casetta di legno, che assomiglia ad un gioco per bambini, ha al suo interno tutto quello che serve: uno spazio di lavoro, camera da letto, bagno (con wc e doccia) e una zona giorno.
In altre micro case costruite da Tumbleweed Houses vi è anche un piccolo portico in cui sedersi e godere degli spazi aperti circostanti.
Anche in Texas, dove di solito tutto è esageratamente grande, sempre più persone desiderano vivere in meno spazio.
Le piccole casette in legno costruite dalla Tiny Texas Houses, realizzate con materiali di recupero riciclati, sono pensate per “svoltare pagina, dopo una generazione che ha avuto tutto e ha sprecato tanto, per preservare ciò che abbiamo, senza perdere altre preziose e limitate risorse.”
La “Quay House”, la casa più piccola della Gran Bretagna, misura solo 3 metri per 1,8 di altezza, e si trova a Conwy, Galles. Fino al 1900 è stata comodamente abitata da un pescatore e oggi è diventata una vera attrazione turistica.
Una casetta rossa tipicamente Svedese su un isoletta privata galleggiante nel bel mezzo del lago Västerås, vicino a Stoccolma. Questo hotel è un progetto artistico di Mikael Genberg, scultore locale.
Ci si arriva dopo aver attraversato il lago in barca, per rimanere totalmente isolati in uno spazio minimale e accogliente.
La camera da letto, posizionata al di sotto della superficie dell’acqua, è un vero e proprio acquario all’inverso, dove gli esseri umani (all’interno) ammirano i pesci (al di fuori) attraverso le finestre panoramiche sottomarine.
“The Eh`häusl”, che significa “piccolo matrimonio”, è stato dichiarato il più piccolo hotel del mondo: largo solo 2,5 metri e occupa 53 metri quadrati di spazio in tutto.
Si trova ad Amberg in Germania e vi può soggiornare una sola coppia per volta. L’edificio è stato costruito nel 1728, quando, per aggirare una legge che consentiva di unirsi in matrimonio solo alle coppie che esibivano un certificato di proprietà, due amanti avevano approfittato del piccolo spazio vuoto tra due edifici per erigere un fronte, un retro e un tetto provvisorio, dichiarandolo la propria casa. Da allora è stata utilizzata sempre per lo stesso scopo, ecco il perchè del suo nome particolare. Nonostante le sue piccole dimensioni è dotato di ogni confort, persino di un piccolo centro benessere. Un altro piccolo spazio per una grande vacanza.
Ed ora aiutateci a scovare il più piccolo hotel Italiano!