Comune Parma Piazza duomo di notte foto Carra                     Parma di notte, foto Carra

 

“Per un Turismo Responsabile: territorio, reti, attori” è il titolo della conferenza che ha messo a confronto – moderati dal giornalista Giorgio Triani – i diversi punti di vista su un argomento che si avvia a divenire sempre più cruciale.

Vedi il video dell’evento!

 

lemanisullacitta2                                                       Le mani sulla città, di Francesco Rosi (1963)

 

Marco Boschini

Le mani sulla città: più turisti, meno capannoni!

L’Italia siede su una miniera d’oro. E’ un fatto che il nostro patrimonio paesaggistico e storico è una potenziale fonte di ricchezza economica e benessere collettivo. Potremmo vivere tutti molto meglio se i governi centrali e gli enti locali investissero nel turismo, che deve necessariamente essere sostenibile, sobrio e virtuoso.  Invece sembra che tutti lavorino per distruggere la nostra bellezza. Capannoni, centri commerciali, strade e viadotti, rotonde, outlet. Ci mangiamo interi pezzi di nazione per inseguire i capricci e gli affari di speculatori e palazzinari. E’ giunto il momento di interrompere questa spirale perversa.

Marco Boschini è coordinatore nazionale dell’associazione italiana Comuni Virtuosi (www.comunivirtuosi.org), una rete di enti locali impegnati nella riduzione della propria impronta ecologica. E’ autore dei volumi: “Caro sindaco new global. I nuovi stili di vita nella politica locale” (2004); “Comuni virtuosi. Nuovi stili di vita nella pubblica amministrazione” (2005); “In Comune. Idee semplici, concrete ed efficaci” (2006),  “La mia scuola a impatto zero” (2012) e “Viaggio nell’Italia della buona politica” (Einaudi, 2012).  Ha collaborato alla stesura di “Programma politico per una decrescita felice” (Roma, 2008) a cura di Maurizio Pallante ed è stato parte del consiglio direttivo del Movimento per la decrescita felice (www.decrescitafelice.it).  Dal 2005 collabora con la Libera Università di Alcatraz diretta da Jacopo Fo, è autore di un blog sul sito del quotidiano “Il Fatto” (www.ilfattoquotidiano.it) e uno sulla’”Huffington Post“.

 

 

 

via Festivalitaca.net

 

Pierluigi Luigi Musarò

It.a.cà il Turismo Responsabile in Festival

Ogni anno sono circa un miliardo i turisti nel mondo, quasi una persona su sei. Il turismo è uno dei principali settori dell’economia globale e può rappresentare un’importante opportunità per i Paesi più svantaggiati, purché se ne preservino economie, culture, società e ambiente. Non solo: il turismo, e il turismo sostenibile in particolare, può aiutare l’Italia a uscire dalla crisi. Negli ultimi 30 anni siamo scivolati dal 1° al 5° posto nella classifica dei Paesi più visitati al mondo, ma possiamo risalire. È necessario, però, mettere a sistema il patrimonio culturale e naturalistico della Penisola: le politiche del turismo non possono più esimersi dal creare un network tra saperi locali, città d’arte e le centinaia di festival italiani, perché non si può più vivere di rendita, il Colosseo non basta più.

Dall’ecoturismo al trekking, dal cicloturismo agli agriturismi, un altro modo di viaggiare oggi è possibile. La progressiva presa di coscienza dei limiti sociali e ambientali dello sviluppo ha infatti portato istituzioni, operatori e intere comunità a sperimentare modelli alternativi. IT.A.CÀ è non solo la vetrina dei progetti italiani e internazionali più interessanti, ma offre la possibilità di vivere in prima persona esperienze di turismo sostenibile alla scoperta dell’Emilia-Romagna. IT.A.CÀ prende piede dall’idea che l’esotismo è dietro l’angolo e che per sentirsi turisti non serve partecipare a lunghi viaggi. Anche perché il turismo è quotidiano e il viaggio non finisce nel momento in cui si raggiunge la meta: parte da casa e a casa ritorna (‘ît a cà’ in dialetto bolognese vuol dire ‘sei a casa’) e più che la meta conta il percorso e il modo in cui ci si mette in cammino.

Pierluigi Musarò è docente di “Sviluppo Sostenibile, cittadinanza attiva e turismo responsabile” presso l’Università di Bologna, Presidente dell’Associazione YODA (www.gruppoyoda.org), Ideatore e Direttore di I.TA.CA’, migranti e viaggiatori. Festival di Turismo Responsabile  (www.festivalitaca.net).

 

 

eco leaf

 

Simone Riccardi, fondatore di ViaggiVerdi

Nuove tecnologie & Reti: verso un viaggio più consapevole

Viviamo in un mondo in movimento, e sempre più ci affidiamo ai dispositivi mobili, a internet, e ai social media per per pianificare i nostri viaggi e per essere guidati nei percorsi di scoperta dei luoghi.

Il viaggio è diventato sempre più un’esperienza condivisa.  Se nel 2009 solo l’8,5% dei viaggiatori avevano condiviso online i contenuti della propria vacanza, attraverso foto o recensioni, nel 2011 questa percentuale è passata al 43% (State of America Travel Survey). La rete, attraverso blog, recensioni, social network e applicazioni mobile, ha cambiato il modo di fare e di usufruire il turismo, e ha riportato le persone al centro.

Da un lato, le nuove tecnologie hanno trasformato il nostro modo di viaggiare, dall’altro stanno sempre più democratizzando il turismo, facendo collassare i grossi monopolisti e attivando una moltitudine di realtà locali autentiche che possono far rifiorire il viaggiare. 

Si è passati dalla scarsità (di grandi alberghi) all’abbondanza (di piccole e medie strutture) ed è diventato estremamente facile trovare prodotti di nicchia attraverso la rete (Chris Anderson, La Coda Lunga 2007).

Con un clic possiamo trovare un agriturismo che serve cibo biologico e a km zero, sapere quale hotel mette a disposizione le biciclette per i suoi ospiti, quale struttura ricettiva utilizza energia pulita al 100% o prodotti per la pulizia ecologici, dove è meglio fare tappa se si viaggia in bicicletta o a cavallo, quale bed & breakfast è raggiungibile anche senza automobile, quale agriturismo ospita gratuitamente chi ha voglia di barattare il proprio lavoro in cambio di ospitalità.  Il turismo tradizionale entra in discussione, mentre prende spazio il viaggio intelligente e consapevole, la scoperta autentica dei luoghi, la vacanza come occasione di apprendimento e di scambio.

Da questa idea nasce ViaggiVerdi, non solo un sito web in cui trovare ogni tipo di struttura ricettiva ecosostenibile in Italia, ma una community online proiettata verso un modo di vivere e viaggiare più responsabile ed autentico. Codivisione, Tecnologia e Creatività (le strutture ricettive non offrono solo un letto, ma esperienze, dalla casa sull’albero, alla vita in fattoria o all’igloo tra i ghiacci) sono le basi di un nuovo modo di viaggiare più consapevole e rispettoso dell’ambiente, ma anche più autentico, vicino ai luoghi e a chi li abita.

ViaggiVerdi è un’avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per far emergere, mettendole in rete, le possibilità di turismo responsabile, rispettose dell’ambiente e delle comunità locali. ViaggiVerdi.it è il sito web dedicato al turismo responsabile in Italia, in cui trovare e prenotare ogni tipo di alloggio amico dell’ambiente: dall’hotel a 5 stelle ecosostenibile alla casa sull’albero, dall’albergo diffuso negli antichi borghi italiani all’igloo tra i ghiacci, dall’agriturismo biologico immerso nella natura al rifugio di montagna a zero emissioni.  Il progetto ha ricevuto il finanziamento Spinner 2013 dedicato allo sviluppo di idee e progetti innovativi.

 

 

 

AssociazioneNazionaleAlberghiDiffusi2

 

Eleonora Fioriti, Associazione Nazionale Alberghi Diffusi

L’albergo diffuso: un modello originale di ospitalità, autenticamente made in Italy, un’esperienza di vita.

L’albergo diffuso sa usare e apprezzare l’esistente: nell’ecosostenibilità si completa il suo progetto e si concretizza la sua filosofia.  Un albergo diffuso è sostanzialmente due cose: un modello di ospitalità originale e un modello di sviluppo turistico del territorio. In estrema sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro. Ma l’Albergo Diffuso è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un Albergo Diffuso infatti non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già. Inoltre un Albergo Diffuso funge da “presidio sociale”, favorisce il recupero degli antichi borghi Italiani e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta.

L’associazione Nazionale Alberghi Diffusi nasce dall’idea di ridare vita a borghi, agglomerati, villaggi in disuso attraverso un turismo in località fuori dalle rotte consuete e dedicate al contatto con aree ruralli e piccole realtà. Al momento ci sono oltre 40 realtà nel nostro paese, che forniscono al viaggiatore una prospettiva di integrazione con il territorio e la popolazione in maniera del tutto totale.

 

 

Marco Fiori, Club d’Eccellenza “Accoglienza Emiliana Bio Agriturismi”

Turismo rurale e ricerca di autenticità

Secondo il rapporto Ecotur 2012 il turismo natura non soffre la crisi, anzi, la richiesta di mete ecoturistiche è in costante aumento. A cosa è dovuto questo successo in pieno periodo di crisi economica? I turisti non cercano solo strutture a basso costo, ma ricercano sempre di più il contatto con la natura e un’ accoglienza spontanea e autentica. C’è una maggiore attenzione alla sostenibilità, il cui concetto si sta ampiamente diffondendo in tutto il mondo. Natura, tipicità e sostenibilità sono le caratteristiche che influenzeranno le scelte turistiche future, per questo gli agriturismi biologici sono degli attori importanti nel sistema turistico attuale. I Bio Agriturismi emiliani, ancora prima di un gruppo di aziende agricole, sono un insieme di persone che crede fermamente in uno stile di vita sostenibile. Uno stile di vita e di viaggio che vogliamo trasmettere con passione attraverso il turismo rurale e la sensibilizzazione dei nostri ospiti: il turismo come veicolo per promuovere e incentivare la sostenibilità ambientale, culturale ed economica. 

 

I Bio Agriturismi Emilia sono il primo club d’eccellenza di agriturismi nato in base alla legge regionale n. 4/2009 dell’Emilia Romagna, il cui scopo è valorizzare il territorio, la cultura contadina e diffondere uno stile di vita più sostenibile attraverso il turismo rurale.   E’ un gruppo di agriturismi Emiliani che crede fortemente nel valore di un’accoglienza calda e genuina, in un’ospitalità rurale e sostenibile.

 

 

Antonella Schivazappa, Club Verdeccellenza

Club VerdEccellenza: pratiche di eco-sostenibilità e valorizzazione del territorio. 

Con l’introduzione dei “club di eccellenza” la Regione Emilia Romagna ha fornito un impulso a migliorare l’offerta agrituristica in un’ottica di specializzazione e di valorizzazione dei servizi o dei prodotti offerti” (delibera di g.r. n. 1693/2009, art. 20). per chi fa impresa in un settore come quello agrituristico, si incrementano le opportunità della propria azienda  Seguendo questa traccia , il Club di eccellenza “Verdeccellenza”, promosso dall’associazione agrituristica Terranostra, ha scelto di porre in essere attività orientate al rispetto dell’ambiente, della biodiversità e del paesaggio, facendo adottare agli agriturismi consorziati comportamenti virtuosi e servizi ecosostenibili che soddisfino i bisogni di una clientela alla ricerca di un’offerta ricettiva rispettosa dell’ambiente e della tradizione rurale.In questo senso il club si potrebbe qualificare come un esempio di green economy applicata (permette di fruire le risorse del territorio con un risparmio delle stesse)!  La definizione degli obiettivi che il club persegue, proviene dall’esito di un’analisi SWOT ha consentito di valutare la fattibilità del progetto sottolineando i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e i rischi connessi agli scopi.

 

VerdEccellenza è costituito da imprenditori agricoli e agrituristici che amano la loro attività e il territorio dove vivono. Insieme hanno deciso di mettere in rete le loro aziende per condividere l’impegno a valorizzare le risorse ambientali e promuovere le bellezze naturali, culturali e storiche.  L’obiettivo è offrire a chi ama le vacanze nel verde la possibilità di scoprire il territorio in tutti i suoi aspetti, dalla buona cucina all’arte, dalla natura alla storia. Il tutto con stili di vita che consentano un turismo a basso impatto ambientale. Le aziende di VerdEccellenza hanno adottato un disciplinare che prevede l’impiego in cucina di prodotti agricoli locali e di stagione, presentati agli ospiti secondo le ricette tradizionali; l’adozione di tecnologie per ridurre i consumi di energia e acqua; la raccolta differenziata dei rifiuti e il compostaggio di quelli organici; mezzi di trasporto meno inquinanti. Il disciplinare è quello previsto dal marchio di qualità ambientale di Legambiente Turismo.