Nell’ultimo decennio è in atto un grande processo per portare il mondo ad acquisire una mentalità più sostenibile e attenta all’ambiente. Tuttavia, un Paese è riuscito prima degli altri nell’impresa (ed è ancora uno degli stati più sostenibili del pianeta): si tratta del Costa Rica.

Chiunque abbia visitato questo stato è sicuramente rimasto colpito dala sua grande attenzione alla sostenibilità e dal basso impatto ambientale. Basta osservare i paesaggi stessi: foreste pluviali verdissime da togliere il fiato, giungle ricche di biodiversità e tantissime aziende che hanno a cuore obiettivi eco-sostenibili.

Ma quali sono gli esempi concreti? Alcuni studi hanno scoperto che il Costa Rica è il Paese più verde del mondo, e anche il più felice. Ma per quale motivo e quanto ancora si spingerà nella missione di diventare il gigante per eccellenza della sostenibilità? Abbiamo riportato tre esempi della mentalità green del Costa Rica e della loro importanza nel 2023:

Tornare indietro nel tempo

foresta pluviale del Costa Rica, un gigante della sostenibilità
foto di Alenka Skvarc, via Unsplash

A chiunque visiterà il Costa Rica nel 2023, consigliamo di noleggiare una barca e di partire alla scoperta del litorale del Paese. Davanti a voi si prospetterà la foresta pluviale, solo e soltanto la foresta pluviale. Ma non è stato sempre così. Questo paese ha iniziato ad esplorare il tema dell’ecoturismo solo intorno alla metà del XX secolo.

Ad esempio negli anni ’40 la foresta pluviale occupava più di tre quarti del Costa Rica, ma negli anni ’80 ne era rimasto solo un terzo. La nazione aveva uno dei tassi di deforestazione più alti dell’America Latina.

In seguito, la situazione è cambiata rapidamente, quando il governo ha dato priorità ai tentativi di salvaguardia per invertire gli effetti della deforestazione. Ad oggi, il 75 % del Costa Rica è ricoperto da foresta pluviale, il che significa che ora tutela il 5 % della biodiversità globale.

Un obiettivo per il futuro

coloratissimo pappagallo Ara in volo
foto di Zdeněk Macháček, via Unsplash

Il Costa Rica è già un paradiso dell’ecoturismo, ma per il Paese dell’America centrale questo non è abbastanza. Oltre a essere attualmente uno dei Paesi più sostenibili, da poco ha organizzato un piano dettagliato per decarbonizzare completamente l’economia costaricana entro il 2050. A dare la spinta per questo obiettivo è stato il premio Champions of Earth del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, che ha riconosciuto il Costa Rica come pionere della salvaguardia della natura.

Il Costa Rica sta facendo passi da gigante anche per quanto riguarda il prossimo futuro. Infatti, è la prima nazione a beneficiare del Fondo resilienza e sostenibilità dell’FMI, che si propone di aiutare i Paesi a basso reddito a garantire una crescita sostenibile e di fornire finanziamenti a lungo termine per tracciare la via contro il cambiamento climatico.

Spingersi oltre le proprie aspettative

amazing natural landscape in Costa Rica
Foto di Nat Fernández su Unsplash

Una cosa importante da osservare è che il Costa Rica è un Paese “a basso reddito” e vulnerabile. Quindi non sembra esserci nessuna ragione specifica per la quale debba essere il pionere e riferimento in materia di sostenibilità. Eppure, il Costa Rica è un gigante della sostenibilità ed è stato in grado di dimostrarlo grazie a un particolare controllo sulle finanze e sulla destinazione dei finanziamenti governativi.

Ad esempio, dopo la seconda guerra mondiale il Costa Rica ha abolito l’esercito, destinando le proprie risorse alla sicurezza, all’istruzione e, naturalmente, alla tutela del patrimonio naturale e alla cultura. È questo il fattore più importante quando si parla del Costa Rica come gigante della sostenibilità. Tutti i Paesi possono esserlo, ma il Costa Rica è uno dei pochi che ha messo tutte le carte in tavola e che sta veramente combattendo per la costruzione di una cultura interamente sostenibile.

Immagine di copertina: Vulcano Tenorio, Costa Rica, foto di Sterlinglanier Lanier via Unsplash


Autore: Amanda Passerini

Ciao! Mi chiamo Amanda, ho 20 anni e studio Mediazione Linguistica e Interculturale a Forlì. Amo le lingue perché mi permettono di viaggiare e di scoprire il mondo da prospettive sempre differenti. Quando ho bisogno di ricaricarmi, la natura è il mio rifugio: adoro passeggiare all’aperto e prendermi cura dei miei animali!
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