Prova a chiudere gli occhi e ad immaginare un mondo senza i rumori di tutti i giorni, dove il silenzio non è silenzio, ma una musica dolce intonata dalla natura… E’ solo un assaggio di questa indimenticabile esperienza in canoa nella Riserva Naturale del Fiume Tirino.

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C’è un fiume in Abruzzo che è famoso per essere il più limpido d’Europa. Si tratta del Tirino che con i suoi 25 km di lunghezza tocca diversi paesi della provincia di Pescara e a volte ne conferisce il nome, come per “Bussi sul Tirino“, un piccolo paese di poco più di 2.000 abitanti.

A Bussi è stata fondata una cooperativa che da anni s’impegna per il rispetto della natura coniugando turismo responsabile ed educazione ambientale. “Il Bosso” è il nome dell’associazione e numerose sono le attività estive che propongono ai visitatori: escursioni a piedi o in mountain bike, visite guidate nei boschi o al centro recupero del lupo, incontri di formazione sulle tematiche ambientali. Ma quella che merita più di tutte è senza dubbio l’escursione in canoa fino alla sorgente del fiume Tirino.

Accompagnati dalle simpatiche e competenti guide dell’associazione, si parte in un tratto di fiume situato in località San Martino, nel comune di Capestrano (Aquila), è si rema controcorrente verso la sorgente per circa 5 km. Durante il viaggio di andata le guide danno informazioni storiche e ambientali sul fiume e suoi abitanti. Descrivono la flora e la fauna caratteristica della zona e sono a disposizione per svelare ogni curiosità dei turisti. A pochi metri dall’arrivo è possibile tuffarsi nel fiume, freddissimo anche in piena estate ma limpido così tanto da riuscire a vedere il fondo.

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Il corso idrico è talmente pulito che i ragazzi della cooperativa propongo ai visitatori di bere l’acqua e di assaggiare la sedanina: un’erba che cresce sott’acqua e che, come è facile da immaginare, ha un gusto che ricorda il sedano. Un’erba che cresce rigogliosa perché si trova in un luogo incontaminato.

Il giro meriterebbe anche solo per questo primo tratto e per questa insolita esperienza, ma il bello deve ancora arrivare: il ritorno al punto di partenza viene fatto in assoluto silenzio e trasportati dalla corrente. E se si rispettano queste due semplici regole, non fare rumori e non remare, il viaggio diventa indimenticabile.

Si sente la voce della natura, i canti degli uccelli e i frusci di animali in mezzo alla vegetazione. Si possono vedere le folaghe avvicinarsi alla canoa oppure giocare a distanza. Si possono incontrare piccoli e teneri uccelli marini che chiamano “tuffetti” che sguazzano veloci tra le canne ai bordi del fiume e spariscono in acqua.

I suoni della natura stimolano i pensieri e sembra davvero di trovarsi in una sorta di paradiso terreste.

Come ogni bel sogno anche il viaggio finisce. Si torna al punto di partenza, si smonta dalla canoa e ci si toglie l’imbracatura di salvataggio.

Ma anche se il viaggio è terminato un senso di pace e serenità accompagna l’escursionista per tutto il resto della giornata. Ci si sente parte della natura e, senza rendersene conto, la si vuole un po’ più bene.

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Info: cooperativa “il Bosso”

 

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Autore: Andrea Merusi

Sono nato a Parma nel 1984. Mi sono laureato in Biologia (specializzazione Ecologia) e lavoro nel campo dello sviluppo sostenibile aziendale. Coltivo la passione della scrittura e nel 2009 ho partecipato al corso di giornalismo ambientale "Laura Conti". Ho collaborato con diversi giornali: "il Melograno", "Il Punto Magazine", "InfoPo" scrivendo articoli di divulgazione scientifica e nel 2014 ho aperto "il Taccuino di Darwin" (www.iltaccuinodidarwin.com) un portale d'informazione ambientale e culturale. Dal 2009 pubblico i miei pensieri su blog personale: www.andreamerusi.ilcannocchiale.it
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